Scienze |
Fabiola Gianotti Direttore Generale del CERN |
10 Novembre 2014 | ||||||||||||
Succede a Rolf-Dieter Heuer nella direzione del più importante centro al mondo di fisica delle particelle
Fabiola Gianotti sarà il nuovo Direttore Generale del CERN di Ginevra, il più importante centro del mondo di fisica delle particelle. Prenderà il posto di Rolf-Dieter Heuer, l’attuale Direttore che ricopre la carica dal 2009. La scelta su Fabiola Gianotti ha entusiasmato il mondo della fisica italiano, che già aveva visto la carica ricoperta da uno scienziato italiano con la direzione del Premio Nobel Carlo Rubbia, ed è una novità assoluta per il CERN in quanto si tratta della prima donna a ricoprire questa carica da quando è nato il Centro. È stata una riunione lampo quella del Consiglio del CERN che si è svolta il 4 novembre scorso: la scelta di Gianotti tra i tre candidati alla direzione ha richiesto solo una manciata di minuti. Gli altri due scienziati in lizza per il prestigioso incarico erano l’olandese Frank Linde, direttore dell’Nikhef, e il britannico Terry Wyatt, professore dell’università di Manchester. La Presidente del Consiglio del CERN, Agnieszka Zalewska, ha dichiarato: “Abbiamo avuto delle impressioni estremamente favorevoli dei tre candidati proposti dal Comitato di candidatura. È la visione che ha Fabiola Gianotti dell'avvenire del CERN in quanto laboratorio di acceleratori di riferimento sul piano mondiale, così come la sua conoscenza approfondita del CERN e della fisica delle particelle sperimentali che hanno determinato la nostra decisione.” Il Direttore Generale Rolf-Dieter Heuer ha aggiunto: “Fabiola Gianotti è un'eccellente scelta ed è stato un piacere lavorare con lei tutti questi anni. Mi rallegro alla prospettiva di collaborare con lei lungo tutto l'anno di transizione, nel 2015, e so che lascerò il CERN in buone mani.”
Fabiola Gianotti probabilmente si aspettava questo incarico, perchè era già nell’aria, ma è rimasta stupita della celerità della scelta. Durante la conferenza stampa ha dichiarato: “È un grande onore ed una grande responsabilità per me essere scelta per occupare questa funzione, facendo seguito a 15 Direttori Generali di grande valore. Il CERN è un centro di eccellenza scientifica e un punto di riferimento e di ispirazione per i fisici di tutto il mondo. È anche la culla della tecnologia e dell'innovazione, una sorgente di sapere e di educazione e un esempio brillante, e concreto, di cooperazione scientifica e pacifica nel mondo. È la combinazione di questi quattro aspetti che fanno del CERN un luogo così eccezionale, un luogo che produce dei progressi scientifici ed una società migliore. Mi dedicherò totalmente a mantenere l'eccellenza del CERN in tutti i suoi aspetti, con l'aiuto di tutti, compreso il Consiglio del CERN, il personale e gli utenti venuti dal mondo intero”. Fabiola Gianotti entrerà ufficialmente in carica nel gennaio 2016. Fino ad allora, e per più di un anno, lavorerà fianco a fianco dell’attuale Direttore Rolf Heuer per il passaggio di consegne, e questo lungo training può far capire quanto sia delicato e importante il suo incarico. La scienziata italiana era già balzata agli onori delle cronache quando il team di cui è coordinatrice, composto da più di tremila scienziati di tutto il mondo, ha scoperto il famoso bosone di Higgs, teorizzato già nel 1964 dal fisico britannico Peter Higgs che per questa teoria si è aggiudicato il Premio Nobel.
L’esperimento ATLAS, coordinato da Gianotti, è stato insieme al CMS l’artefice della scoperta. Per questo l’immagine di Fabiola Gianotti è rimbalzata sui media di tutto il mondo e si è conquistata, nel 2012, una copertina del Time. Fabiola Gianotti ha studiato Fisica all’Università di Milano dove, nel 1989, ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica sperimentale subnucleare. Lavora al CERN dal 1987 e dal 1994 è fisico di ricerca nel Physics Department del CERN. Si è occupata della ricerca e dello sviluppo così come della costruzione di rivelatori, e di sviluppo di software e di analisi di dati. Ha lavorato in vari esperimenti del CERN: UA2, ALEPH e ATLAS, di cui è stata coordinatore internazionale dal 2009 al 2013. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la nomina da parte del Presidente Giorgio Napolitano nel febbraio 2009 a Commendatore della Repubblica Italiana e nel settembre 2013 a Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Abbiamo già avuto modo di constatare la disponibilità e la semplicità degli scienziati del CERN, anche quando ricoprono incarichi di importanza internazionale. Già nel nostro incontro con il suo illustre predecessore, il Premio Nobel Carlo Rubbia che ha ricoperto l’incarico di Direttore generale del CERN dal 1989 al 1994, e con l’attuale Direttore Rolf Heuer, ci siamo resi conto di avere a che fare con persone speciali che si mettono a disposizione della Scienza con il nobile scopo di contribuire a migliorare la società.
Nel nostro incontro con Fabiola Gianotti, in occasione delle celebrazioni per i 60 anni del CERN, una volta di più abbiamo potuto avere la conferma che i veri scienziati sono coloro che sanno guardare al mondo con umiltà, sempre pronti ad imparare da qualsiasi esperienza, con la mente aperta e con la consapevolezza di essere di fronte, sempre e comunque, ad un grande mistero. Pubblichiamo uno stralcio dell’intervista realizzata in quell’occasione. Professoressa Gianotti, pome ha vissuto la celebrazione dei “60 di Scienza per la Pace”? È stata senz’altro una giornata molto emozionante. Il CERN è un laboratorio grandissimo non soltanto per motivi scientifici ma per l’impatto che ha anche sulla tecnologia, sulla vita di tutti i giorni, per il ruolo educativo che ha nel formare moltissimi giovani e anche per il suo ruolo nell’avvicinare i popoli facendo lavorare diecimila persone di più di cento nazionalità diverse in modo pacifico e costruttivo. È senz’altro un bene dell’umanità. Lei è stata determinante per la scoperta del Bosone di Higgs, è venuta alla ribalta delle cronache, le hanno dedicato una copertina sul Time. Tutto questo ha cambiato la sua vita?
La scoperta è stata una grandissima soddisfazione e ha coronato il lavoro di migliaia di fisici per moltissimi anni. Per un ricercatore fare una scoperta, scoprire una particella nuova e così importante come il Bosone di Higgs è senz’altro il sogno di una vita. Certamente è anche molto bello vedere l’interesse della società, del pubblico dei giovani anche dei non addetti ai lavori. Questo depone molto bene a favore dell’interesse che i giovani hanno anche per attività legate con la scienza e la cultura, quindi senz’altro sono molto felice di vedere la reazione positiva di tutti.
È senz’altro così. Come lei dice correttamente, non c’è mai fine alla ricerca, ogni passo è un piccolo passo avanti, ma il cammino della conoscenza è lunghissimo e una delle doti fondamentali degli scienziati è l’umiltà perché “sappiamo” quanto poco in realtà “sappiamo”. Per quanto riguarda il prossimo passo, l’LHC riprenderà a operare ad aprile 2015 a energie più alte e speriamo di scoprire nuove particelle, speriamo per esempio di poter dare un nome alla particella che compone la materia oscura che è circa il 20% dell’Universo. E speriamo di scoprire anche qualche sorpresa, perché la ricerca è anche… ...scoprire qualcosa che non ci si aspetta. Assolutamente! La ricerca si chiama così proprio perché significa cercare qualcosa di cui non si è al corrente, altrimenti che ricerca sarebbe! Articoli correlati: Vedere servizio:
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