Scienze

La fusione fredda attira l'attenzione della NASA

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19 Agosto 2011

Rossi e Focardi accanto all’apparato denominato E-Cat, Energy Catalyzer, con cui hanno dato dimostrazione della produzione di calore a partire da Nichel ed Idrogeno

L’invenzione di Rossi-Focardi, tanto osteggiata dalla comunità scientifica, è ora oggetto di studio da parte della NASA perché più performante di un razzo a funzionamento termo-nucleare per la messa in orbita di navi e satelliti


Il 14 luglio scorso l'ingegner Andrea Rossi, scopritore insieme al fisico Sergio Focardi della fusione fredda, e i rappresentanti delle società coinvolte nella realizzazione della centrale a fusione fredda da 1 megawatt in Grecia sono stati convocati alla NASA per discutere del funzionamento dell'E-Cat, ovvero l'Energy Catalyzer che dall'inizio di quest'anno polarizza l'attenzione di tutti coloro che seguono i destini di questa scoperta.

A quanto pare la NASA è ben a conoscenza dei meccanismi base di funzionamento dell'apparato di Rossi-Focardi. Lo stesso Rossi, rispondendo ad un lettore sul Journal of Nuclear Physics ha detto di essere stupito di quanto i tecnici della NASA abbiamo recuperato in modo indipendente sul funzionamento dell'E-Cat. Rossi ha inoltre affermato che i prossimi studi saranno condotti insieme ai tecnici NASA.

D'altronde è già da qualche tempo che la NASA mostra interesse per questa tecnologia. Il dirigente Dennis Bushnell ha dichiarato in precedenza che le basi teoriche del funzionamento dell'E-Cat sono ormai oltre la fase del “non capisco cosa succede”. Bushnell si riferisce al lavoro effettuato nel 2005 da Widom e Larsen. Questi scienziati hanno studiato i fenomeni relativi alla fusione fredda e hanno concluso che in realtà ciò che accade è un processo di “decadimento beta” che coinvolge l'interazione nucleare debole e non una fusione nucleare vera e propria.

Questo modello interpretativo ha attirato l'interesse della NASA che negli anni 2006 e 2007 ha studiato il problema ed ha messo a punto degli esperimenti. Bushnell asserisce che i tecnici NASA hanno applicato la teoria quantistica per ottimizzare la particolare morfologia della superficie per la realizzazione del fenomeno. Tale meccanismo nucleare viene chiamato LENRs, Low Energy Nuclear Reactions ovvero reazioni nucleari a bassa energia.

La caratteristica di questi fenomeni è quella di produrre calore ed essere puliti, ovvero non generare radioattività. Non dobbiamo dimenticare che gli impianti nucleari convenzionali non fanno altro che produrre vapore d'acqua, cosa che l'E-Cat sembra poter fare molto bene.

Quando all'inizio dell'anno Rossi e Focardi hanno dato dimostrazione della notevole efficacia del loro apparato, dimostrazione che hanno ripetuto a febbraio e poi a marzo, producendo molti kilowatt di potenza sotto forma di acqua calda con il semplice utilizzo di Nichel ed Idrogeno, i tecnici NASA erano già pronti ad accogliere la scoperta in quanto ormai le basi teoriche sono piuttosto accettate e sembra proprio che loro le conoscano molto bene.

Bushnell asserisce nella sua intervista che a livello di simulazione la realizzazione di razzi basati sull'E-Cat di Rossi-Focardi è più performante di quella ottenuta con reattori a fissione nucleare convenzionali. Ovviamente queste affermazioni sono notevoli da parte di un dirigente NASA.

Dopo decenni durante i quali la fusione fredda era sinonimo di frode o, nella migliore delle ipotesi, di illusioni, improvvisamente il quadro della ricerca in questo campo sembra subire un'improvvisa accelerazione.

Bushnell afferma che “se l'E-Cat funziona” precisazione doverosa da parte di un serio dirigente NASA, “tutto andrà avanti molto rapidamente d'ora in avanti e l'E-Cat sarà in grado da solo di cambiare completamente la geo-economia, la geopolitica e risolvere il problema dell'energia.

A quanto pare si prospettano tempi entusiasmanti per l'E-Cat “se tutto funziona”.

A ben vedere la situazione che si presenta oggi appare bizzarra ed in piena e rapida evoluzione.


Lo scienziato Dennis M. Bushnell, dirigente della NASA, è responsabile per la supervisione tecnica e la formulazione di programmi avanzati

Ad esempio è notizia recentissima che l'ing. Rossi avrebbe dichiarato che la Defkalion non ha alcun rapporto con l'E-Cat. L'annuncio ha colto tutti di sorpresa e non si capisce dove possa condurre. La Defkalion è di proprietà della Praxen, una società con sede a Cipro costituita da soci anonimi. Secondo le affermazioni di Christos Stremmenos, professore dell'Università di Bologna oggi in pensione, la Defkalion aveva già stanziato 200 milioni di euro, tutti di capitale privato, per la costruzione di una centrale a fusione fredda in Grecia. Tale centrale da 1 megawatt avrebbe dovuto addirittura essere inaugurata il prossimo ottobre. La produzione di energia era basata sul funzionamento dell'E-Cat di Rossi-Focardi di cui la Defkalion aveva acquisito i diritti per l'Europa. Con le ultime affermazioni di Rossi apparse sul suo blog tutto viene cancellato e smentito. La Defkalion non possiede alcun diritto sull'E-Cat, nessuna dimostrazione è stata fatta in Grecia la quale non possiede alcuna tecnologia in merito. L'annuncio è stato fatto all'inizio di agosto ed ha fatto molta impressione tra chi segue gli sviluppi della vicenda. Non si capisce bene cosa stia succedendo ma evidentemente il quadro della E-Cat è molto mutevole, e a questo punto non è più sicura neanche la realizzazione della centrale in Grecia.

Altre notizie piuttosto bizzarre si inseguono sul web e parlano di voci non confermate di un sottomarino della marina militare americana che sarebbe già in fase di sperimentazione. Questo sottomarino ha propulsione basata sulla LENRs ed utilizza Nichel ed Idrogeno per generare energia. Pur non essendo chiara l'origine di queste voci, che si possono riportare ad articoli sul web di testate americane che le riferiscono come “rumors”, non è poi così assurdo immaginare un prototipo di sottomarino basato sulla LENRs. Come si sa, sin dal 2004 aveva fatto scalpore il fatto che la US Navy avesse dato notizia di aver duplicato e confermato gli esperimenti di fusione fredda proprio nell'ambito di un piano di ricerca di energie propulsive alternative. Vista la notevole reattività degli apparati militari americani, che notoriamente non si lasciano crescere l'erba sotto i piedi in fatto di nuove tecnologie, non ci sarebbe da stupirsi se sotto gli oceani viaggiasse già un prototipo di sottomarino a fusione fredda. Non è detto però che il principio di funzionamento sia esattamente lo stesso dell'E-Cat, anche perché nessuno al momento ha contestato la paternità del brevetto di Rossi.

Altro elemento sconcertante è la totale assenza di informazioni nel mainstream dei media televisivi e della carta stampata. A voler essere caustici sembra che le vere notizie si possano solo trovare nel web mentre le TV ed i giornali sembrano interessarsi solo della divulgazione delle “notizie delle fonti ufficiali”, qualunque cosa questo significhi.

Il fatto che sia messa in forse la costruzione della centrale in Grecia ovviamente può dare adito alle più svariate congetture. Forse Rossi ha preso nuovi accordi con la NASA ed ha ritenuto più conveniente non essere vincolato da altre società? Oppure c'è stato un lavoro sotterraneo per fare naufragare questo primo importante progetto da parte di chi non lo vede esattamente di buon occhio? Purtroppo al momento non ci sono informazioni chiare e quindi siamo nel campo delle illazioni pure e semplici.

Quello che rimane allo stato attuale delle cose è una maggiore credibilità di tutta la materia concernente la fusione fredda o le LENRs. Infatti, anche se è opinione di Bushnell che il fenomeno puro e semplice della fusione fredda non sia confermato e che sia invece molto interessante il meccanismo delle LENRs basate sul decadimento beta, non bisogna dimenticare che comunque le conferme ottenute dalla classica fusione fredda a base Palladio e Deuterio (e derivati) sono molte ed incontrovertibili. In una recente intervista Emilio del Giudice, storico ricercatore nel campo della fusione fredda e collaboratore del fisico Giuliano Preparata, ha affermato che ambedue i fenomeni sono suffragati da abbondanti prove sperimentali.

Del resto possiamo tranquillamente affermare che il meccanismo di base, che si chiami fusione fredda o LENRs, non è che abbia grande importanza al di fuori degli ambiti accademici. Di fronte ad un'energia pulita, a basso costo, in grado di modificare il quadro geopolitico e geo-economico, di salvaguardare l'ambiente e garantire un futuro sostenibile, l'unica cosa che viene spontaneo dire è: “basta che funzioni!”


 

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