Indigenous Peoples |
Quale Ordine Mondiale? |
25 Giugno 2022 | ||||||||||||
Confronto tra la società maggioritaria e la società ecospirituale dei Popoli naturali
Oggi viviamo in un mondo pieno di conflitti, la guerra in Ucraina è solo una delle tante guerre, al momento ce ne sono almeno 59 nel mondo. Il vuoto di valori della società maggioritaria accresce questa situazione e non si prospettano situazioni di pace sul pianeta. Le società dei Popoli naturali, quei popoli indigeni che hanno conservato le loro tradizioni e non si sono fatti assimilare dalle grandi religioni storiche, non incidono minimamente sulla situazione planetaria perchè sono state relegate in sacche storiche che non contano niente. Eppure avrebbero molto da insegnare. Possiamo fare qualche esempio. La società Vichinga, che di solito è considerate formata da guerrieri rozzi e senza cultura, aveva un parlamento, il Thing, definito “assemblea degli uomini liberi” a cui tutti i cittadini partecipavano. In questa assemblea si prendevano le decisioni più importanti che riguardavano la comunità, in una forma di democrazia diretta. Le donne votavano e combattevano con gli uomini alla pari, come è stato dimostrato dai ritrovamenti, gli ultimi dei quali in Svezia e in Norvegia dove in cimiteri vichinghi sono stati ritrovati resti di donne guerriere seppellite con i loro arsenali di armi. In Islanda sono stati ritrovati resti di tombe vichinghe contenenti ossa canine, il che fa pensare che avessero cura dei loro animali. Anche i Gorsedd dell’antico druidismo rispecchiano questi principi, del resto i Celti e i Vichinghi provenivano da una stessa cultura.
Abbiamo una similitudine nella “Gayanashagowa”: la Grande Legge della Pace della Confederazione irochese che rappresenta ancora oggi la costituzione più antica del mondo ed è un modello per le democrazie moderne. È convinzione comune che le moderne democrazie occidentali derivino, in maniera più o meno diretta, dall’Antica Grecia, in particolare l’Atene dell’Era Classica, e dalla Repubblica dell’Antica Roma. Tuttavia, secondo gli standard moderni, queste società non si potrebbero definire in alcun modo come democratiche: la maggior parte della popolazione non aveva potere decisionale, e molti non erano neanche considerati cittadini, il che equivaleva a non avere diritti. Le donne erano poco più che proprietà dei loro mariti, i bambini erano una proprietà, e la schiavitù era all’ordine del giorno. Tuttavia la Gayanashagowa ha avuto una grande influenza sulle Costituzioni occidentali. Nel 1988, il Congresso degli Stati Uniti approvò la Risoluzione 331, che “Riconosce il contributo apportato dalla Confederazione Irochese e dalle altre nazioni Indiane nella formazione e sviluppo degli Stati Uniti.” Benjamin Franklin, in particolare, aveva un rapporto comprovato con i rappresentanti della Confederazione. La Gayanashagowa ha origini nel mito. La leggenda narra di un tempo antico, si parlerebbe addirittura di migliaia di anni fa, in cui le nazioni Irochesi erano in guerra. Un uomo chiamato Portatore di Pace voleva diffondere la pace e l’unità e nel suo viaggio incontrò un leader Moicano e i due partirono insieme, per diffondere di villaggio in villaggio il loro messaggio di pace e unità. Fu così che le Nazioni Irochesi seppellirono le armi sotto l’Albero della Pace, simbolo della Grande Legge della Pace. La Gayanashagowa è una costituzione sovranazionale: riunisce infatti in una federazione nazioni differenti che, pur appartenendo allo stesso popolo, hanno differenze rilevanti (tra cui la lingua). Per gli Irochesi, la Grande Legge della Pace rappresenta molto di più di un semplice codice di leggi: è il fulcro della loro vita culturale, la base dell’identità sociale e personale del popolo ed è un compendio di princìpi sia morali che spirituali. Non c’è differenza tra legge, lingua, cultura, spiritualità e socialità: fa tutto parte della stessa identità.
La missione della Gayanashagowa consiste nel dare un contributo per un mondo migliore, basato sulla pace, la libertà e la conoscenza. È il concetto dell’Ecospiritualità, ossia una filosofia di vita basata sulla consapevolezza che l’uomo non è il centro dell’universo, non può disporre del pianeta e di tutti gli esseri viventi come fosse il dominatore assoluto. Ciò che lega queste Nazioni, e le lega anche a tutte le altre Nazioni native, è il riferimento a Madre Terra, vista come l’unica vera madre, da cui apprendere e crescere. Madre Terra non è vista solo come il nostro pianeta a cui dobbiamo rispetto, ma anche come depositaria di un grande segreto mistico. Così come devono essere rispettati tutti i suoi figli, a qualsiasi specie appartengano. Questi principi si trovano anche nella “Rasna”, la Costituzione dell’antico sciamanesimo druidico: le elezioni e le decisioni avvengono in forma di democrazia diretta tra tutti i membri della comunità, a cui tutti partecipano senza differenza di genere o ceto sociale. Purtroppo queste società altamente evolute sono state cancellate dalla storia con le colonizzazioni. Tutto ha avuto inizio da una Bolla papale del 1452, la “Discovery Doctrine” chiamata anche “Doctrine of Discovery”, un atto ufficiale emesso da Papa Nicola V che consentiva al Portogallo di colonizzare le terre in Africa. In seguito, nel 1493, Papa Alessandro VI estese tale atto ufficiale di conquista anche alla Spagna, dopo l’arrivo di Cristoforo Colombo nel nuovo mondo, al fine che potesse colonizzare le terre d’oltre Atlantico senza problemi. Il principio stabilito dalla “Discovery Doctrine” decretava l’ufficializzazione di ogni possibile sopruso sulle terre di cui si impadronivano i conquistatori europei in ogni continente del pianeta, in cui giungevano a uccidere, saccheggiare e schiavizzare popolazioni inermi. Per diritto divino, infatti, risultava a loro lecito impossessarsi delle terre scoperte con tutto quello che c'era sopra, abitanti compresi, per farne tutto quello che volevano. Naturalmente, come accadeva in Europa, ci furono popolazioni che, nel segreto delle loro istituzioni più tradizionali, resistettero alla furia devastatrice degli invasori.
Queste antiche tradizioni furono conservate dagli sciamani e ancora oggi sono vive e vitali e progrediscono. Secondo il luogo comune si pensa che siano stati gli europei i responsabili delle colonizzazioni. In realtà le prove generali sono state fatte proprio in Europa nell’anno 1200 con lo sterminio dei Catari e successivamente dei Templari. È da lì che è partita l’azione della Santa Inquisizione con tutti i massacri che ha comportato. Questo fatto i Popoli indigeni lo hanno ben chiaro, tanto che nel 2012 alle Nazioni Unite di New York si è tenuto un forum su questo argomento in cui è stato sottolineato che la Discovery Doctrine è la “radice vergognosa dell'umiliazione e dell'emarginazione che gli indigeni subiscono ancora oggi.” Ed è anche stato fatto notare che la Chiesa non ha mai disconosciuto questa Bolla. Così come l’Inquisizione non è mai stata ufficialmente abolita. “Siamo ancora qui, nonostante 500 anni di tentativi di farci scomparire”, ha affermato un oratore della Nazione Seneca. A seguito delle colonizzazioni, sul pianeta si sono create due realtà in contrapposizione: la società maggioritaria e la società dei Popoli naturali. La società maggioritaria, disegnata dalle grandi religioni storiche, è basata sull’antropocentrismo: l’uomo dominatore con il diritto di usare tutto il creato a suo piacimento. Lo sfruttamento delle risorse e degli animali sta provocando la sesta estinzione di massa causata per la prima volta nella storia da una sola specie: l’uomo. Gli allevamenti intensivi sono tra le maggiori cause di inquinamento, deforestazione, cambiamenti climatici. Stiamo andando incontro a una catastrofe. Dal canto loro, esistono le società dei Popoli naturali, quei popoli che non sono stati assimilati dalle grandi religioni storiche e che vivono in contatto con la Natura intesa come loro riferimento di vita. Bisogna sfatare il luogo comune secondo cui si pensa che vivano come dei primitivi. Sono perfettamente integrati nelle società in cui vivono ma mantengono i loro riti, le loro tradizioni e le loro società tribali. Sistemi sociali basati sull’ecospiritualità, sul contatto con Madre Terra e sul rispetto di tutto ciò che ci circonda, compresi il regno vegetale e gli animali. Questi popoli sono presenti alle Nazioni Unite con i loro capi clan e i loro leader spirituali. Alcune delle assemblee più numerose dell’ONU sono formate dai Popoli indigeni. Tuttavia non incidono nella storia perché la loro realtà è troppo lontana da quella della società maggioritaria.
I Popoli naturali (si definiscono così per via del loro legame con la Natura) sono presenti in tutti i continenti ed hanno fortissimi legami in comune. Un tipo di spiritualità che nasce da valori immateriali e mistici. Proprio alle Nazioni Unite abbiamo avuto modo di conoscerli ed è evidente il legame che unisce questi popoli pur se con usi, costumi e linguaggi diversi. Oggi questo messaggio è portato avanti dalla Ecospirituality Foundation, ONG in stato consultativo con le Nazioni Unite, fondata da Giancarlo Barbadoro (scomparso nel 2019) espressamente per diffondere la filosofia ecospirituale di cui aveva intuito la forza. Proprio per dare un esempio di società basata su valori morali che parlino del contatto con la Natura, la Ecospirituality Foundation ha promosso una serie di iniziative tra cui la Giornata Mondiale dell’Ecospiritualità, un progetto che vuole istituire una ricorrenza annuale sull’ecospiritualità. Se ne è parlato all’ONU e al Parlamento italiano ed ora l’istanza sta procedendo. L’ecospiritualità, secondo i fondatori della Ecospirituality Foundation, può essere una medicina per curare i mali di questo pianeta che sembra impazzito. C’è bisogno di ritrovare il contatto con Madre Terra, la nostra unica vera madre. Così come c’è bisogno di ritrovare le nostre vere radici e la nostra vera storia. Forse è proprio nelle sacche storiche dei Popoli naturali, quei popoli che sono dimenticati dalla società maggioritaria, che possiamo trovare la risposta alla domanda iniziale: Quale Ordine Mondiale?
Rosalba Nattero, presidente della Ecospirituality Foundation, ha presentato questo Statement al World Intellectual Forum a cui partecipa in qualità di rappresentante per l’Italia. Bibliografia: https://www.un.org/press/en/2012/hr5089.doc.htm https://www.nbcnews.com/id/wbna53363656 The Poetic Edda Natural Peoples and Ecospirituality https://www.un.org/press/en/2012/hr5089.doc.htm https://percevalasnotizie.wordpress.com/2016/05/10/thing/ https://percevalasnotizie.wordpress.com/2017/06/16/scoperta-tombe-vichinghe-islanda/
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