Tradizioni Celtiche |
Viaggio in Irlanda |
07 Dicembre 2023 | ||||||||||||||
Un Paese che vive in bilico tra contraddizioni storiche e guerre di religione
In Irlanda l’impronta lasciata dai Celti si vede ad ogni angolo, dai cartelli rigorosamente in gaelico prima ancora delle scritte in inglese, che ti accolgono già all’aeroporto, alle insegne dei negozi che portano simboli celtici, alle croci celtiche presenti in tutti i cimiteri, fino alla naturale propensione degli irlandesi per quel senso di amicizia e cortesia che abbatte qualsiasi barriera generazionale, tipica dei Paesi celtici. Del resto il santo patrono dell’Irlanda era Saint Patrick, che notoriamente era considerato un druido, quindi appartenente alla casta sacerdotale dei Celti. Si dice che l’Irlanda fu cristianizzata da Saint Patrick, ma questo fu un espediente per continuare a trasmettere l’antica tradizione, in tempi in cui la Chiesa annientava le culture considerate “pagane”. È famoso il fatto che Saint Patrick insegnava la sua dottrina con lo Shamrock, il trifoglio, simbolo celtico che rappresentava il Triskel, con un profondo significato mistico: corpo, mente e spirito. Ossia: siamo fatti di corpo, di mente, ma abbiamo una qualità spirituale che può andare oltre la mente. Un grande insegnamento pieno di speranza che tuttavia fu eliminato nel Concilio di Nicea indetto dall’Imperatore Costantino, in cui venne abolito lo spirito introducendo il concetto di anima, più consona alla mentalità cattolica. A seguito di questa impronta celtica, il cattolicesimo irlandese è molto diverso da quello che respiriamo in Italia, così vicini al “centro perturbatore”, così come è stato definito dagli eretici. L’Irlanda è una continua contraddizione. Può non sembrare strano che l’Irlanda del Nord con le sei contee della provincia dell'Ulster a maggioranza protestante, si sia schierata contro i cattolici. Tuttavia la guerra tra i due schieramenti ha profonde e antiche motivazioni. In pratica, l’Irlanda si trova in un perenne conflitto per l’indipendenza dell’isola.
Alla divisione tra cattolici indipendentisti e protestanti lealisti si sono aggiunti i problemi economici e amministrativi causati dalla Brexit e le tensioni tra i due principali partiti di governo nordirlandesi. L’Irlanda del Nord, popolata in maggioranza da protestanti fedeli a Londra, è infatti dotata di una cospicua minoranza di cattolici nazionalisti legati a Dublino. Una chiave interpretativa di queste guerre di religione che hanno sempre turbato l’isola è l’ipotesi che gli inglesi siano sempre stati dietro a questi schieramenti manovrando di volta in volta le parti e soprattutto, sottoponendo i cattolici (che ricordiamo sono l’eredità celtica) a repressioni e discriminazioni. Le discriminazioni, economiche, politiche e sociali subite dalla minoranza cattolica determinarono uno stato di tensione tra le due comunità religiose che si protrasse per decenni, esplodendo verso la metà degli anni '60. Mentre si riaffacciava sulla scena politica l’organizzazione estremista nazionalista dell’Irish National Army (IRA), il movimento dei cattolici per i diritti civili subiva le violente reazioni delle componenti della comunità protestante organizzate in formazioni paramilitari.
Contraddizioni Le contraddizioni si notano anche oggi. Il nostro viaggio aveva lo scopo di ripercorrere i luoghi megalitici dell’antica tradizione celtica, ma anche qui abbiamo potuto notare le contraddizioni tra quei luoghi molto esaltati dalle guide turistiche e quelli semisconosciuti che trovi solo se hai delle indicazioni precise. Ci siamo recati a Newgrange, uno dei migliori esempi, non solo in Irlanda, ma di tutta Europa, del tipo di tumulus conosciuto come tumulus a corridoio. La sua probabile data di erezione è intorno al 3000 a.C., quindi ha almeno 5.000 anni di età. La sua particolarità è che il primo raggio di sole del Solstizio d’Inverno attraversa tutto il corridoio e va a posarsi su una pietra su cui sono incise delle spirali. Avevo un ricordo bellissimo della prima volta in cui lo vidi: ero riuscita ad entrare, ad attraversare tutto il corridoio per vedere la pietra incisa con un Triskel. Ora non è più possibile. È diventata un’operazione commerciale, in completa antitesi con il National Museum di Dublino in cui l’entrata è libera e gratuita. Il biglietto costa ben 18 euro! Per un’opera che dovrebbe essere patrimonio dell’umanità, così come è stata inserita dall’Unesco. Ma non è questa la cosa più grave, Newgrange val bene 18 euro. La cosa grave è che devi prenotare ben 30 giorni prima per poter entrare a vedere il sito dal di fuori, e di entrare non se ne parla nemmeno perché è chiuso. E per andare a vedere i luoghi megalitici lì intorno, devi sborsare altri 10 euro ciascuno. In compenso c’è uno Shop Center dove puoi trovare ogni genere di souvenir. Stessa cosa per il Trinity College: eravamo convinti di vedere il famoso Book of Kells, ma niente da fare: bisogna prenotare con pagamento anticipato di 18 euro! Questi irlandesi di origine inglese hanno una mentalità molto capitalistica.
Il cuore del nostro viaggio Siamo arrivati al cuore del nostro viaggio: Lough Gur, dove secondo la Tradizione dell’antico Sciamanesimo Druidico, nell’Anno Mille è avvenuto un evento straordinario: l’esposizione della Tavola d’Oro. La repressione della Chiesa nei confronti del druidismo e delle tradizioni pagane in quei tempi si faceva sempre più pesante e violenta, con l’abbattimento dei menhir, dei luoghi sacri e degli alberi che i druidi veneravano. Nell’anno 452 d.C. ci fu il Concilio di Arles, che decretò la condanna a morte di tutti gli alberi secolari presenti sul territorio, nonché tutti i boschi ritenuti sacri dalle popolazioni che ancora non erano convertite al cattolicesimo. Le piante andavano eradicate, arse e al loro posto in molti casi veniva eretta una Chiesa. L’accanimento contro gli alberi e i boschi sacri durò per gran parte del Medioevo. In effetti chiedetevi come sia possibile che in Europa non esistano alberi secolari come quelli descritti da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Stessa sorte la subirono le pietre, o i menhir: dallo stesso Concilio leggiamo “Che siano distrutte dalle fondamenta e che siano gettate in luoghi dove non potranno mai più essere ritrovate!” Erano i prodromi dell’Inquisizione con tutto quello che ha generato e tutte le vittime che ha creato. Erano anche i prodromi delle colonizzazioni, che hanno ridotto in schiavitù centinaia di migliaia di persone perché la “terra nullius” per diritto divino apparteneva alla Chiesa con tutti i suoi abitanti i quali divenivano automaticamente schiavi. Sono state fatte delle vere e proprie nefandezze che sono proseguite indefessamente ancora non molte decine di anni fa. Proprio in Irlanda, pochi anni or sono, sono stati trovati 800 corpi di bambini malati e malnutriti, seppelliti in una fossa comune tra il 1925 e il 1961. Seppelliti senza nome nel cortile attorno a una struttura di accoglienza per ragazze madri, gestita da suore cattoliche nella contea di Galway.
Per contrastare questa azione, prevedendone il nefasto futuro, i depositari dell’antica tradizione nell’Anno Mille hanno fatto un’azione dimostrativa: hanno esposto per tre giorni e tre notti una grande Tavola d’Oro verde che esprimeva i capisaldi della Tradizione druidica per far capire che il druidismo, al di là della repressione violenta, non era e non sarebbe mai morto. Dopo questi tre giorni la grande Tavola d’Oro è stata fusa e sono state ricavate delle piccole ruote forate in ricordo di questa azione, che vennero consegnate ai rappresentanti del druidismo locale. Il luogo dove è stata esposta la Tavola d’Oro era Lough Gur, dove esiste tuttora il più grande cerchio di pietre esistente in Irlanda, con i suoi 45 metri di diametro, risalente ad almeno 5.000 anni fa, ma molto probabilmente è molto più antico. La particolarità di questo Stone Circle è che ne fanno parte non solo i menhir ma anche gli alberi. L'ingresso del cerchio è allineato con il sole che sorge al Solstizio d’Estate. Considerando che Lough Gur ha anche un’abbondanza di antichi monumenti archeologici (le mappe ne segnalano almeno 2.000), nonché reperti come torc, monili, scudi (uno di questi è il famoso “scudo del Sole” conservato al Museo Nazionale di Dublino) e agli infiniti ritrovamenti di monili a forma di pietra forata, si presume che nell’area ci fosse un insediamento celtico di rilevante importanza, che gli storici fanno risalire ad almeno 9.000 anni fa. O meglio, più insediamenti in epoche diverse, il che sta ad indicare l’importanza che rivestiva questo luogo per lo sciamanesimo druidico. Lough Gur è stato visitato da notevoli personalità tra cui il presidente John Fitzgerald Kennedy e Al Worden, l’astronauta che ha fatto parte della missione lunare Apollo 15. A quest’ultimo è stato conferito il titolo di “Patrono di Lough Gur”. Ci chiediamo di quale importanza strategica sia rivestito un sito come Lough Gur che tutto sommato non è tra quelli più citati dalle guide turistiche.
Abbiamo celebrato un rito di gemellaggio tra il cerchio di pietre di Lough Gur e quello di Dreamland con un grande cristallo già usato a Dreamland. Abbiamo anche potuto vedere come le usanze dei Paesi celtici si manifestino tuttora, come l’usanza pagana di lasciare nastrini appesi agli alberi che esprimono una richiesta verso l’Assoluto o un impegno preso con sé stessi. Anche noi abbiamo onorato questo impegno mettendo dei nastrini alle piante del luogo, considerati come il nostro pegno.
Tara Hill Secondo la leggenda, LiaFàil, la Pietra del Destino di Tara, fu portata in Irlanda dai mitici Tuatha De Danann. Questa pietra avrebbe gridato quando si fosse posato sopra di essa un Ard-Rì, il re d’Irlanda, degno di questo nome. Il panorama è mozzafiato. Pieno di tumulus e collinette che fanno intuire un passato mitico. Tara Hill, secondo la leggenda, era la dimora dei Feniani, i mitici Cavalieri del Destino che si ispiravano a principi cavallereschi a cui apparteneva il leggendario Ossian. I Feniani erano considerati i protettori dell’Irlanda. Alla fine del tour ci accoglie una grande statua di Saint Patrick, uno dei patroni dell’Irlanda, con in mano un trifoglio, ovvero un Triskel con cui insegnava l’aspetto ternario, a dimostrazione una volta di più che era un druido. Il luogo è davvero magico. Un viaggio nel passato Un passato di circa 5.000 anni fa, se non molti di più, in cui fratelli di un’altra epoca hanno voluto lasciare una traccia della loro presenza. Depositario di questo antico passato è un enorme sito megalitico, chiamato Loughcrew, anche questo non molto considerato dalle guide turistiche, pur essendo un patrimonio immenso.
Una vasta area che comprende tumulus, cerchi di pietre, pietre incise con spirali, coppelle. Il luogo era in cima a una collina, in un posto magico dove regnava il silenzio, con un panorama impressionante. Abitato da arieti e capre che sembravano godersela un mondo. Non si capisce perché questi luoghi megalitici vengano considerati tombe o luoghi di sepoltura, quando invece non viene rinvenuto alcuno scheletro. È così difficile considerarli semplicemente luoghi sacri? Magari concepiti per riti di iniziazione o altri riti sciamanici? Siamo immersi in una cultura maggioritaria che non contempla l’idea che si possa avere un rapporto prioritario e individuale con la Natura. Il mondo maggioritario considera la Natura come uno scenario, una tappezzeria da depredare, così come considera purtroppo tutti gli esseri viventi, ad esempio la fauna selvatica, qualcosa da distruggere anziché da preservare. The Cobblestone Non potevamo tralasciare i Pub irlandesi: non puoi visitare l’Irlanda se non visiti almeno un Pub. Il pub è probabilmente l’istituzione irlandese più conosciuta al mondo. In Irlanda il pub è il centro nevralgico della vita quotidiana, il punto di riferimento di ogni cittadino, il luogo di ritrovo per eccellenza. Non ci si va solo per bere, ma per parlare e per incontrare gli amici. E alla sera, per dedicare una serata all’insegna della musica e della buona compagnia. Infatti il pub è il luogo preferito dai musicisti per esibirsi nelle loro session dal vivo. Il Cobblestone è considerato il vero e unico Pub irlandese di Dublino. È un’icona tradizionale, dove fanno ogni sera Irish Music dal vivo, che negli ultimi anni si è guadagnato la reputazione di essere uno dei luoghi più importanti della città per la musica tradizionale. Ci siamo recati lì parecchie volte e ci siamo molto divertiti ad ascoltare la vera musica celtica, quella a cui ci ispiriamo noi del LabGraal, una musica fatta di improvvisazioni, di autentico divertimento in cui il pubblico si trova inevitabilmente coinvolto.
Siamo stati anche coinvolti in esibizioni canore, quando i nostri amici musicisti hanno scoperto che eravamo un gruppo musicale, e inevitabilmente si è creata una situazione di grande amicizia e di confronto sulle storie reciproche. Un’altra differenza la abbiamo notata nell’atteggiamento del pubblico: nonostante il locale fosse strapieno, regnava la gentilezza, persone educate, di ogni età che si divertivano tra loro. Atteggiamenti che abbiamo riscontrato in pressoché tutti i Paesi celtici. Sono Nativi ed è questa caratteristica che li rende diversi. Negli anni passati c’è stato il rischio che questo Pub venisse abbattuto per costruirvi un hotel di lusso, ma questo fatto ha suscitato una tale rivolta tra i cittadini di Dublino, con cortei e manifestazioni di piazza, che il Consiglio comunale ha fatto marcia indietro e ha rifiutato il permesso di costruire. È stato un viaggio studio all’interno dell’antica Tradizione dello Sciamanesimo druidico e della cultura celtica in generale. È stato magico rivivere il momento dell’esibizione della Tavola d’Oro con tutto quello che ha comportato. Un atto coraggioso che voleva chiamare a raccolta tutti coloro che volevano battersi per un mondo migliore, basato sui principi di Amore, Libertà e Conoscenza. Un mondo a misura degli esseri viventi, basato sul rispetto della Natura e di tutti i suoi abitanti. E a questo proposito, è stata una piacevole sorpresa, per noi vegani, scoprire che tutti i supermercati avevano interi reparti di cibo per alimentazione vegana, segno anche questo che la cultura sta cambiando e si sta evolvendo nella direzione del rispetto per la Natura e per tutti gli esseri viventi e senzienti. Abbiamo anche notato la differenza tra due culture: quella dei Nativi irlandesi, che vanno fieri della loro terra e delle loro tradizioni, e quella di chi ha rifiutato questa cultura per interessi economici o per allinearsi con il Potere. |