Tradizioni Celtiche |
Dopo Torino e Roma… La Grotta di Merlino è anche ad Asti! |
20 Ottobre 2015 | ||||||||
Il format di successo inaugura festosamente nell’Astigiano
Nei primi anni ’90, Rosalba Nattero, voce del gruppo celtic-rock LabGraal e appassionata di cultura celtica, ebbe una felice intuizione: portare al grande pubblico le bellezze della cultura e della spiritualità del celtismo e dei popoli nativi attraverso una vetrina costantemente aperta che ne proponesse l’arte, l’artigianato, la musica, l’editoria. Fu così che nacque “La Grotta di Merlino”, la prima boutique “celtic & native” d’Italia, con il negozio ormai storico di Piazza Statuto a Torino, un cult per il pubblico torinese. Una decina d’anni dopo il format si ripropose a Roma, dove aprì la seconda Grotta di Merlino… e ora apre i battenti il terzo “clone”, La Grotta di Merlino di Asti, in pieno centro cittadino, al n. 43 della suggestiva Via G. Aliberti. Si può ben dire che l’originale iniziativa abbia avuto grande successo: dagli scorsi anni ’90 a oggi l’attenzione e l’interesse per il mondo celtico e nativo si sono ampliati a dismisura, in un processo evolutivo che coniuga la difesa delle tradizioni, dell’identità culturale e dei luoghi sacri con la riscoperta delle arti.
Ed eccoci a sabato 10 ottobre: un’autentica folla di visitatori (più di duecento persone) ha rallegrato l’inaugurazione della Grotta di Merlino di Asti! Tanto interesse, tanto stupore di fronte a un mondo magico che si apriva. Una partecipazione attenta da parte delle Autorità locali: erano presenti il Vicesindaco di Asti, Avv. Davide Arri, colpito dall’originalità e dell’atmosfera del negozio, e il direttore del Polo Universitario astigiano, Dr. Francesco Scalfari, che ha ipotizzato una collaborazione sui temi culturali propri della Grotta. Un graditissimo buffet “cruelty free” è stato per l’occasione organizzato dal “Convivio”, storico ristorante cittadino. Diversi media locali si sono interessati all’evento, con notizie e servizi, ma, sopra ogni cosa, è stato lasciato il segno di un’atmosfera calorosa e partecipativa che ha coinvolto tutti e che è sicuramente un piacevole viatico e buon augurio per l’avvio delle attività.
Tutto questo è anche festa di colori e di immagini: La Grotta di Merlino di Asti, come le precedenti Grotte torinese e romana, è un “antro” dove si rivelano tutti i meravigliosi oggetti dell’arte nativa, a partire dal grande mondo dei Nativi europei, i Celti, la prima vera Europa Unita che sta alle radici di tutta la storia e di tutti i popoli del nostro continente. Radici che non hanno mai cessato di dare frutti e che si sono mantenute vive nei millenni, facendo arrivare fino a noi una raffinata oreficeria, un artigianato affascinante, un mondo di conoscenza dei cristalli e delle gemme, una musica suggestiva, un patrimonio di immagini e simboli che si trasformano in oggetti, abiti, bandiere.
Radici nei confronti delle quali si sta sviluppando un interesse sempre più sentito: i promotori della Grotta di Merlino di Asti hanno nel cuore il desiderio di contribuire alla condivisione di questo patrimonio e di fare del negozio di Via Aliberti un “negozio dell’ecospiritualità”, un luogo di calore e di fantasia che risvegli e rallegri quel “Cuore antico” che alberga in tutti noi. La Grotta di Merlino di Asti ospiterà anche la sede astigiana di SOS Gaia, associazione promossa da Rosalba Nattero che opera come commissione della Ecospirituality Foundation, ONG in stato consultativo con le Nazioni Unite fondata da Giancarlo Barbadoro. SOS Gaia agisce nei campi dell’animalismo e dell’antispecismo per la tutela degli animali e per il loro riconoscimento come “persone”, figli come noi della stessa Madre Terra. Un impegno, anche questo, ispirato all’ecospiritualità, la filosofia della Natura dei Popoli naturali, esperienza di armonia interiore che si estende a tutto ciò che ci circonda, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita. |