Società

Sole: attacco pronto al pianeta Terra

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17 Maggio 2012

Sole e clima in mutazione continua, la guerra sta per iniziare... proprio in questo mese


Siamo arrivati appena a metà del 2012 e la guerra sta già per iniziare. Ma stavolta non si tratta di un esercito di soldati: ad essere pronto all'attacco è, infatti, un bombardamento di particelle di vento solare che viaggia all'incredibile velocità di 1000 km/s.

I Maya lo sapevano, ma anche gli astronomi moderni ci stanno arrivando. La parola "pericolo" si incarna in una piccolissima sigla: AR1476. Due lettere e quattro numeri per parlare di una macchia solare, la più spaventosa che abbiamo potuto vedere fino a ora, ma non necessariamente la peggiore con cui avremo a che fare.

Macchia, in ogni caso, è un eufemismo, perché è talmente enorme da poter essere vista a occhio nudo. Pensate che ha un diametro di circa 100.000 chilometri!!

L'astronomo Mike Hapgood, del Rutherford Appleton Laboratory di Oxford in Gran Bretagna, ci mette in guardia dai possibili - imminenti - danni: "Una tempesta solare è causata da particelle altamente cariche che vengono emesse dall'attività del Sole. Tempeste di grandi proporzioni sono accadute in passato, ma la nostra attuale tecnologia non è sufficientemente schermata da queste particelle e non esistono piani di riserva nel caso qualcosa vada storto", scrive Hapgood su Nature.

L'energia della AR1476 è incredibilmente enorme e potrebbe scatenare niente meno che la più grande tempesta del secolo, definita dagli scienziati, come classe X.

Cosa implica tutto questo? Sovraccarico delle reti elettriche che come ben sappiamo non sono sufficienti a sostenere un carico simile, e, ovviamente, blocco totale dell'intera società e dell'economia.



Se il danno fosse vasto, infatti, ci vorrebbero moltissimi anni (mediamente 14) prima che GPS ed elettricità possano essere ripristinati. Significa niente più industrie, alimenti, computer, mezzi di trasporto e soccorsi. Una tragedia per una società come la nostra che non è stata in grado - o ha preferito non esserlo - di utilizzare energia intelligente e i cui esseri - cosiddetti evoluti - non sono assolutamente autonomi in quanto a sopravvivenza. Ovvero, hanno un'autonomia di gran lunga inferiore a quelli che noi giudicavamo come esseri primitivi.

Gran parte dell'umanità, infatti, vive in città, lontano dalla natura, non conosce le erbe selvatiche che si possono mangiare, non sa curarsi con rimedi naturali, non sa difendersi dagli agenti esterni, né tantomeno capire quando stanno per arrivare cataclismi. La verità è che senza tecnologia, l'umanità non è in grado di fare niente, perché non ha mai avuto a che fare realmente con la conoscenza. Non a caso ha dato vita a una società così vulnerabile, nella quale una semplice tempesta solare, o una semplice inversione del ciclo precessionale - peraltro previsto da migliaia di anni - può distruggere qualunque cosa, esseri umani compresi. Probabilmente gli unici che potrebbero sopravvivere sono i contadini che possiedono cascine con animali e terreni relativamente vasti.



Ma questo è solo l'inizio, perché secondo alcuni esperti, le tempeste solari giocano un ruolo fondamentale anche sulla salute umana: aumentano gli stati di ansia, stress, e possono verificarsi allucinazioni. Non gestibili da chi non comprende la natura dei fenomeni.
Una cosa è certa: se mai accadrà qualcosa, l'umanità, questa volta, se l'è davvero voluta! Ha dimenticato completamente il proprio contatto con la natura, ha distrutto un intero pianeta, con onore del dio denaro, del proprio ego e di una tecnologia distruttiva.

Presa da se stessa l’umanità ha completamente perso gli insegnamenti che ci sono stati dati in passato, convinta che un tempo viveva gente primitiva. La realtà è che la gente, un tempo, non era affatto primitiva. Testi indiani antichi riportano di operazioni di altissima chirurgia che noi abbiamo imparato a fare solo oggi, i reperti mostrano edifici con fognature e impianti idrici migliori dei nostri, teschi riportano otturazioni d'avanguardia. E, allora, come mai vivevano diversamente da noi? Semplicemente perché non hanno mai perso il contatto con la "natura", non hanno creato una tecnologia distruttiva, ed erano in grado di sopravvivere a cose ben peggiori di quelle che stanno accadendo oggi. Perché sapevano riconoscere in anticipo i segnali e l'essere umano di allora non diveniva vittima, ma complice delle mutazioni universali.

Ci sono stati 39 terremoti in due giorni, il pianeta sta per collassare... ma nessuno ci fa caso (http://www.express-news.it/misteri/la-terra-trema-troppo-cosa-sta-accadendo). Ogni giorno, la gente torna a casa dal lavoro e si domanda cosa potrà acquistare di bello per essere felice... Questa è l'umanità "svuotata" di oggi.


Per capire meglio cosa potrebbe accadere a una società come la nostra, guardare un video tratto da un articolo di Luigi Grassia per LaStampa: http://youtu.be/1G1rigouHv4


Stefania Del Principe, giornalista e scrittrice, da anni scrive per diversi quotidiani e riviste di settore. Ha pubblicato oltre venti libri tradotti in inglese, spagnolo, sloveno e altre lingue.


 

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