| Società |
Giornata Mondiale dell’Ecospiritualità |
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| 18 Maggio 2022 | ||||||||||||
L’ecospiritualità è sbarcata a Roma. È stato ufficialmente varato il progetto che vuole istituire una giornata mondiale dedicata all’ecospiritualità
Al Campidoglio di Roma, presso la Sala della Piccola Protomoteca, si è parlato di animalismo, alimentazione vegetale, ecologia, cultura dei Popoli naturali. L’occasione era un convegno sull’ecospiritualità, la filosofia rivoluzionaria che accosta temi apparentemente slegati tra di loro ma uniti da un filo conduttore unico, un fil rouge che si traduce nell’amore per la natura, per tutti gli esseri viventi, per la nostra Madre Terra. Il convegno era promosso dall’Ecospirituality Foundation, ONG in Stato Consultativo con l’ONU, e si è tenuto Roma in Campidoglio venerdì 13 Maggio scorso in diretta Facebook. L’evento era dedicato alla filosofia ideata dallo scrittore, giornalista, poeta, musicista e ricercatore Giancarlo Barbadoro, scomparso nel 2019, che ha coniato questo termine insieme a diversi capi di comunità tribali del pianeta per definire l’esperienza che nasce dal contatto con la Natura. Sono intervenuti numerosi relatori: gli attori Massimo Wertmuller e Daniela Poggi, gli scrittori Massimo Centini e Guido Dalla Casa, la ricercatrice Susanna Penco, il garante diritti animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi. Come hanno evidenziato i relatori con i loro interventi, l’ecospiritualità è un concetto rivoluzionario che coniuga animalismo, antispecismo, ecologia, rispetto per l’ambiente, alimentazione sostenibile e spiritualità.
Ha aperto il convegno Daniele Diaco, vicepresidente Commissione Ambiente del Comune di Roma, dando insieme ai saluti istituzionali il suo sostegno all’iniziativa e all’istituzione della Giornata Mondiale dell’Ecospiritualità. È intervenuta Francesca Flati, deputata M5S, che ha sottolineato come l’ecospiritualità unisca molti argomenti che possono portare a una visione armonica verso l’ambiente e gli altri esseri viventi. L’Ecospiritualità è una filosofia che si ispira alla Natura, intesa non solo nella manifestazione dei suoi cicli naturali ma anche nella sua accezione mistica, depositaria di un grande mistero cosmico, riferimento di tutte le tradizioni dei popoli nativi; un’esperienza di armonia interiore che si estende a tutto ciò che ci circonda, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita. L’evento ha costituito la prima tappa di un percorso che si prefigge l’istituzione della Giornata Mondiale dell’Ecospiritualità nel calendario delle Giornate Internazionali delle Nazioni Unite come ricorrenza annuale. Il progetto è sostenuto da diversi deputati tra cui Daniele Diaco e Francesca Flati. L’intervento di Massimo Wermuller era imperniato sul rapporto con gli animali e conteneva un racconto molto toccante, scritto e letto dall’attore appositamente per questa occasione. Enrico Moriconi, garante dei diritti degli animali della Regione Piemonte, ha parlato di bioetica e benessere degli animali mettendo in rilievo che nonostante gli animali siano stati definiti esseri senzienti dal trattato di Lisbona dell’Unione Europea, c’è ancora molta strada da fare per riconoscerne i diritti. Massimo Centini, scrittore e antropologo, ha parlato dell’antica cultura megalitica legata alla Natura e ha dato una particolare interpretazione ai graffiti incisi nelle rocce, che potrebbero assumere simbolismi spirituali. Lo scrittore Guido Dalla Casa ha invece sottolineato gli straordinari legami tra ecologia profonda e eco spiritualità.
Daniela Poggi ha fatto un appassionato intervento mettendo in luce il suo amore per gli animali. Marco Pulieri, chef vegano, ha parlato dei problemi che l’alimentazione carnivora crea non solo agli animali ma anche al pianeta e agli esseri umani. L’evento è stato supportato da alcuni interessanti video sulla realtà storica dei Popoli naturali, illustrata attraverso il lavoro svolto su questo tema dall’Ecospirituality Foundation presso l’ONU. Sono state proiettate alcune video-testimonianze dalle comunità ecospirituali sorte nel continente africano: Samuel Brice Tjomb, rappresentante del Popolo Bassa, Mpo’ e Bati, ha parlato della montagna sacra Ngog Lituba profanata, e della lotta condotta insieme a Giancarlo Barbadoro per tutelarla. Paterne Bushunju ha parlato del rifugio per animali che gestisce nella Repubblica Democratica del Congo, nato a seguito dell’idea ecospirituale. Ange Yvon Hounkonnou, presidente dell’Ecospirituality Foundation Benin, ha parlato dell’ecospiritualità in Africa, sostenuta da molti capi clan. Roberto Garosci, vice presidente dell’Ecospirituality Foundation, ha presentato il libro “I Popoli naturali e l’Ecospiritualità” di Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero con interventi della leader Apache Ola Cassadore, testo base della teoria dell’ecospiritualità che ha ricevuto l’incoraggiamento delle Nazioni Unite, Alto Commissariato per i Diritti Umani, ed è attualmente esposto nei Bookshop dell’ONU in tre lingue. All’evento hanno partecipato il sodalizio di artisti Artists United for Animals e l’associazione animalista SOS Gaia.
L’evento ha segnato il primo passo verso il progetto che vuole segnare una ricorrenza annuale, rendendo così merito alla persona che ha aperto un varco verso un futuro migliore, Giancarlo Barbadoro. Il vice presidente della Commissione Ambiente ha presentato una mozione in cui l’Assemblea Capitolina impegna il Sindaco e la sua Giunta a farsi portavoce presso il Governo e il Parlamento italiano per l’istituzione della Giornata Mondiale dell’Ecospiritualità. Nella mozione si legge: “L’Ecospiritualità porta a rivalutare il rapporto dell’individuo con l’ambiente, dove tutte le creature viventi, e lo stesso pianeta, vengono ad assumere un valore e una dignità equivalenti a quelle dell’uomo. L’individuo non è quindi visto come il dominatore incontrastato del mondo che abita, ma si trova ad essere affratellato a tutte le manifestazioni della vita e con lo stesso pianeta, in una comune esperienza che è parte di un ecosistema che orbita nello spazio. Un’occasione di inserimento armonico nell’ambiente, sia esso inteso come dimensione sociale o come contatto con la natura, nel rispetto della sua armonia.”
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