Società |
La politica parte dal Web |
21 Giugno 2011 | |||
Con Jolitics votare sul Web è già realtà
Vi siete mai chiesti che leggi avremmo se fossero i cittadini ad abbozzarne i disegni? Se non lo avete fatto e pensate sia un'ipotesi irrealizzabile allora Jolitics vi stupirà. In Irlanda e da alcuni mesi anche in Gran Bretagna è attivo un social network interamente dedicato alla politica, strutturato come un vero e proprio Parlamento. Ogni membro della comunità può avanzare una proposta di legge che diventa tema di discussione politica ed oggetto di modifica della formulazione. Successivamente si passa alla votazione e, se viene raggiunto un certo numero di approvazioni, la proposta arriva sul tavolo dei parlamentari. Un progetto ambizioso che, sfruttando appieno le potenzialità del Web 2.0 (termine che definisce l’evoluzione interattiva di Internet), mira ad investire gli utenti di un ruolo più attivo nella vita politica del proprio Paese. L'obiettivo dell'ideatore Michael Birch, è quello di offrire un "luogo" in cui siano sempre vivi il dibattito politico ed il confronto su tematiche di interesse locale e nazionale, in cui le persone possano reperire un'informazione plurale sui temi chiave della società e sentirsi politicamente motivate ed i politici rintracciare un valido strumento per comprendere meglio i bisogni dell'elettorato e migliorare la comunicazione reciproca.
Jolitics consente agli utenti di inserire commenti, effettuare aggiornamenti di stato in uno stile news feed-Facebook e nominare altri utenti come propri rappresentanti creando una "piramide di influenza" per il processo decisionale. In altre parole gli utenti potrebbero lasciare che altri utenti con un allineamento politico affine, che trascorrono più tempo sul sito e che dimostrano una certa esperienza in determinate questioni, gestiscano il loro voto diventandone i rappresentanti. Diversi aggiornamenti, poi, informano il singolo utente di come sia stato utilizzato il suo voto e, se l'operato del rappresentante è giudicato insoddisfacente, si può scegliere in qualunque momento di revocargli l'incarico. E' evidente che su Jolitics bisogna essere onesti, cioè avere una reale identità cosicchè ogni parere espresso sia univocamente attribuibile ad una persona. L'assenza di anonimato, però, potrebbe destare diverse perplessità dato che verrebbe rivelato apertamente l'orientamento politico di ciascuno sia durante le discussioni che al momento delle votazioni. Jolitics riuscirà nel suo intento? Da abituali ed appassionati utilizzatori e sostenitori del Web 2.0 ce lo auguriamo ed auspichiamo sbarchi presto anche in Italia. |