Società

Ricordi di voli felici

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20 Febbraio 2014


Il 22 Maggio 1970 entrò in servizio il primo Boeing 747 "Jumbo" dell'Alitalia. Come me era nato l'anno precedente, quello dello sbarco sulla Luna.
Alitalia era una delle prime compagnie aeree del mondo ad averlo in servizio. Era una delle compagnie migliori del mondo, una delle poche che volava ai quei tempi solo con aerei a reazione.
Ho passato tanto tempo a bordo degli aerei di Alitalia, il loro "Jumbo" mi ha portato per la prima volta a casa dopo essere stato negli USA, nel 1975 quando volare era un reale privilegio.
Lo aspettavo con ansia quel Jumbo a Malpensa, quando riportava a casa il mio papà dopo mesi in Arizona.
Nella classe turistica (che brutto nome "economy") il menù era alla carta e si beveva la spremuta d'arancia nei bicchieri di cristallo.
Un Boeing 767 con la coda dipinta della bandiera nazionale mi aspettava per riportarmi a casa da San Francisco il 17 settembre 2001, dirottato in Canada in uno dei giorni più tristi dell'Umanita..
Come ero felice di entrare dentro di lui e sedermi al mio posto accanto al finestrino. Era suolo italiano, mi avrebbe portato a casa lontano da una apparente guerra imminente.
Quante volte gli MD 80 del Milano-Roma-Milano mi hanno ospitato a bordo nei miei viaggi di un giorno, con il loro odore di caffé "aeronautico" e i sedili verdi. Quanti calciatori-cantanti-politici-starlet televisive si sono seduti di fianco a me...
Il decollo sul mare da Fiumicino, una virata secca verso nord, i motori mi cullavano e dopo una giornata di lavoro mi assopivo sopra l'isola d'Elba prima di arrivare a Linate. Quel volo era la ricompensa di una sveglia iniziata all'alba nello stesso aereo.
Un MD 11 di Alitalia mi portò per la prima volta in Argentina all'Osservatorio per la cattura dei raggi cosmici provenienti da un'altra galassia.
Che orgoglio avevo per la mia tessera da "volatore frequente", sino a diventare una "Freccia Alata" e bere un Campari nella saletta riservata di Fiumicino, in attesa di andare dall'altra parte del mondo con il mio "Maestro" e padre scientifico, scomparso recentemente.
Però c'è stato un giorno in cui sono stato profondamente deluso da Alitalia: di ritorno al CERN da un ciclo di conferenze in Campania e in Toscana mi ha lasciato a terra, vendendo il mio biglietto ad un altro passeggero e facendomi correre ad un gate vuoto: l'aereo era partito in anticipo.
Nulla mi è stato offerto in cambio ed alcuna scusa mi è stata fatta. Il personale non è più cortese. Il servizio è pessimo.
Purtroppo è ora che la compagnia davvero cammini con le sue gambe, senza più alcun aiuto. Che la comprino pure gli arabi.
Non voglio volare più con loro, proprio per la tristezza che mi generano i ricordi di quando Alitalia era una grande compagnia ed io volavo felice con loro, come era buono il menù dei voli intercontinentali...
Mi piace vedere la foto degli amici delle Frecce Tricolori insieme all'ultimo grande aereo Alitalia. Purtroppo è una immagine del passato.

 

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