Sciamanesimo |
Post Tenebras Lux, dopo le tenebre la luce |
02 Ottobre 2019 | ||||||||||||
L’antico motto druidico guida la ricerca
Pubblichiamo l’introduzione del libro di Giancarlo Barbadoro “Meditazione e ecospiritualità. All’origine dello sciamanesimo” di prossima uscita
Meditare con lo spirito invitto del Drago primordiale per giungere alla Luce che, come avviene simbolicamente nel fenomeno transitorio del “sole nero”, l’eclisse, nulla e nessuno può occultare. Una Luce che l’antico sciamanesimo druidico esprime nell’esperienza interiore della “Kemò-vad” ovvero “danzare nel vento per divenire vento nel vento”. Un’esperienza di armonia e di conoscenza che può essere ottenuta vivendo la qualità trascendente dello Shan, la qualità invisibile e immateriale dell’esistenza, intesa anche come il Vuoto che è origine del tutto e che è impossibile da descrivere o da concepire con il solo intelletto, ma è raggiungibile attraverso la meditazione. La Scuola di Kemò-vad Sole Nero propone la rivalutazione del messaggio lasciato nei miti di Fetonte e del Graal per contribuire alla realizzazione di un mondo ecospirituale, dove tutte le creature di Madre Terra possano convivere in fratellanza e in libera e pari dignità. L’ecospiritualità è un’esperienza che nasce dalla meditazione praticata dall’antico sciamanesimo druidico e che può portare pace al mondo e salvare il pianeta dall’ignoranza e dalla violenza verso tutte le creature di Madre Terra. L’ecospiritualità per la nascita di una Nuova Terra Recita una dichiarazione che proviene dal tempo più remoto che si possa immaginare ad opera di un druido dell’antica schiatta del pianeta: “Noi abbiamo un ideale. Da millenni sogniamo un mondo a misura di questo pianeta perso nel buio dello spazio per un disegno misterioso di vita e di conoscenza. Da millenni sogniamo un mondo nuovo che celebri Madre Terra e i suoi figli, di ogni razza e specie, tesi ad abbracciare in pace ogni figlio delle stelle. Da millenni sogniamo che Fratellanza, Libertà di pensiero e Gioia di vita alla luce della Conoscenza possano essere le sole leggi ispiratrici di un mondo a misura di tutti. Da millenni ci ispiriamo al Mistero che ha dato esistenza a tutti noi, qui e là nell’universo e in questo troviamo forza per viaggiare attraverso il tempo”. Per secoli questa prosa di Harvan, un mitico druido della foresta di Brocéliande in Bretagna, è stata lo stimolo poetico e il punto di riferimento ideologico del Black Sun Order, l’Ordine del Sole Nero. Una organizzazione monastico-guerriera che, secondo le narrazioni delle comunità druidiche europee, ha preceduto l’idea civilizzatrice e i costumi cavallereschi dell’Ordine del Tempio, comparso molti secoli più tardi.
Una organizzazione che ha sempre sognato il ritorno all’Eden perduto sul piano storico, ma mai dimenticato nel cuore di quanti hanno sempre sperato in un mondo di giustizia dove anche i deboli trovino posto in piena dignità con gli altri. A maggior ragione inteso come un mondo di armonia e di equità rivolto da molto tempo a tutti i figli di Madre Terra, dopo che al termine delle grandi glaciazioni, il folle Patriarcato ha cancellato con la sua quotidiana violenza e restrizione delle libertà degli individui il glorioso passato del pianeta ed ha precluso il ritorno all’Eden con la sua ideologia antropocentrica e misogina. Una concezione dell’individuo e della società ben conosciuta da tutti i Popoli naturali, culture native del pianeta libere da millenni dalle ipoteche ideologiche, che vivono nel concetto di “Cuore Antico”, ovvero di tradizione e che esprimono da sempre con la way of life interpretata nel concetto dell’ecospiritualità. Una filosofia naturale di vita che pur nella sua apparente semplicità, che rasenta la banalità, manifesta una grande forza di armonia e di conoscenza. Una filosofia che concepisce un’esperienza di armonia interiore dell’individuo che si esprime in una altrettanto coerente armonia verso tutte le forme di vita, umane e non umane, di Madre Terra e verso l’ambiente, tracimando il senso della Natura nel contesto mistico attribuibile al piano di esistenza globale dove tutto esiste. Una concezione di vita che rappresenta l’esperienza naturale dello sciamano che è in ciascuno di noi, di ogni individuo che vuole dare un senso concreto alla sua esistenza, del fisico ricercatore dei fenomeni della natura, dell’Alchimista che lavora alla realizzazione della “pietra filosofale”, di chi è inevitabilmente richiamato dall’esigenza del Mistero a cui gli è impossibile non rispondere. Si potrebbe dire con una terminologia moderna, dell’esperienza di un antropologo che vuole conoscere e rapportarsi con ogni esperienza possibile nel grande teatro dell’universo per capire e capirsi. La storia dimenticata del pianeta L’antico sciamanesimo druidico è rimasto testimone nel tempo degli eventi che si sono succeduti sul pianeta. Una storia sconosciuta oggi all’umanità, occultata dal Patriarcato attraverso l’azione della “Discovery Doctrine” promulgata dalla Chiesa del tempo, che ha distrutto popoli e tradizioni attraverso una selvaggia colonizzazione dei continenti. Una storia sconosciuta che ha visto più volte l’umanità incontrarsi con creature venute da altri mondi e da altri tempi. Una storia che oggi sopravvive attraverso le tradizioni sciamaniche dei Popoli nativi che hanno continuato con coraggio la vera storia dell’umanità e perpetuato la speranza che mai ha abbandonato tutti i figli di Madre Terra di fare ritorno all’antico e mai perduto Eden. La Scuola di Kemò-vad Sole Nero In tempi più recenti il proclama dell’antico sciamanesimo druidico è stato fatto proprio dalla Scuola di Kemò-vad Sole Nero, nata per volontà di un’antica comunità druidica della Foresta di Brocéliande allo scopo di operare a far conoscere e consentire di vivere le aspirazioni della prosa di Harvan. Un’esperienza espressa nel concetto di “Kemò-vad”, ovvero “trovarsi a danzare nel vento” per divenire ed essere poeticamente “vento nel vento” e interpretare la natura mistica dello Shan, la qualità invisibile e immateriale, come il vento, in cui tutto esiste, dall’individuo, ai suoi pensieri, all’universo e allo scopo della sua manifestazione come teatro dell’esistenza di tutte le creature senzienti. Un’esperienza che si concretizza nella proposta e nella pratica della meditazione sviluppata sia sul piano della postura statica sia di quella dinamica che si attua attraverso “l’arte del gesto”, praticata nell’esecuzione del movimento che è in grado di condurre dal benessere della fisicità alla spiritualità interiore.
Il tutto viene svolto nell’ambito della “Zaibasta”, la palestra, in cui vengono vissuti insegnamenti e pratica ginnica alla luce della consuetudine tradizionale dell’antico sciamanesimo druidico. I membri di questa Scuola possono essere definiti viandanti posti sull’infinito sentiero dell’esistenza alla ricerca del Graal, guidati dal bisogno della libera conoscenza che troviamo riposta nel Gran Libro della Natura per poter contribuire ad una Nuova Terra, dove tutte le creature di Madre Terra possano convivere in fratellanza e in libera e pari dignità. Una Scuola che non è di natura confessionale e che propone l’insegnamento della meditazione come laboratorio di Trascendenza promuovendo la libera discussione sui temi dell’ecospiritualità, tra filosofia e scienza, con l’intento di parlare e di divulgare la meditazione intesa come fulcro dell’esperienza sciamanica. Un ente dichiaratamente di natura sciamanica che va controcorrente rispetto alle varie forme dello sciamanesimo etnico che, per quanto possa essere affascinante con i suoi riti e i suoi personaggi pittoreschi, ha spesso poco da dire e depista gli individui nel risolvere i loro problemi e nel dare la risposta al richiamo del trascendente. Offrendo peraltro una improbabile cosmologia mistica basata sulla superstizione e sul luogo comune. La Scuola Sole Nero intende infatti lo sciamanesimo come un’antica collettività planetaria di “elders” che raccoglie i ricercatori dell’Invisibile di ogni tempo e che ha radici nell’arcaica storia dell’umanità che affonda le sue radici negli eventi del mito del Graal e di Fetonte, come viene ricordato dalle culture a posteriori. La Scuola, basandosi sull’antica saggezza del pianeta, vuole essere un cenacolo di confronto di esperienze tra meditanti e di presa di visione della sapienza tradizionale dell’umanità, ispirandosi alla profonda esperienza vissuta e proposta dall’antico sciamanesimo druidico nel suo rapporto con il senso mistico manifestato dall’esistenza con cui partecipare attraverso la meditazione. Il Black Sun Order La storia dell’umanità è ricca di esperienze spirituali che hanno prodotto culture planetarie e civiltà sotto ogni latitudine, dall’Antico Egitto alle pianure dei Nativi nordamericani. Ma una di queste grandi civiltà è sorta anche sul continente europeo migliaia di anni orsono, prima ancora che le grandi migrazioni dei popoli che giungevano dall’Africa, circa 350 mila anni fa, facessero la loro apparizione. Una civiltà nata sull’opera dell’antica forma di sciamanesimo druidico che ha preso vita su questo arcaico continente e che ha lasciato la sua impronta culturale attraverso una serie di miti e di reperti ancora oggi giudicati inspiegabili. Lo sciamanesimo druidico, a cui fa riferimento la Scuola di Kemò-vad Sole Nero, prende origine dall’antica fonte rappresentata dall’arcaica ed evoluta civiltà dei Nativi europei. Fonte che si viene a fondere con il mito del Graal. E qui parliamo di una fonte di conoscenza antica di milioni di anni che si è manifestata con un preciso evento avvenuto nel lontano passato e a cui hanno attinto poi in seguito tutte le altre culture a posteriori.
Gli alchimisti del medioevo celebravano l’antico evento che aveva dato origine all’arcaica civiltà dei Nativi europei attraverso l’evento mistico e storico identificabile nel mito del Graal sviluppando la storicizzazione degli eventi nelle cronache relative al mito di Fetonte, disceso con il suo carro celeste dorato sulla terra. Una fonte di conoscenza la cui importanza epocale è stata fissata dagli esoteristi medievali nell’acronimo di “Gnosis Recepita Ab Antiqua Luce”, che forma la parola Graal, ovvero la “Conoscenza ricevuta da una antica Luce”. La figura di Fetonte, paragonabile a quella degli Elohim biblici e dei Signori della Fiamma degli aborigeni australiani, è ben lontana da quella narrata da Ovidio. Fetonte, o chi per esso, non precipitò affatto con il suo carro solare, ma scese a posarsi ai piedi del Roc Maol, l’attuale Monte Rocciamelone della Valle di Susa, in un tempo in cui esistevano in loco solo isole e grandi acquitrini paludosi. Qui fece erigere dai suoi due aiutanti di metallo dorato, simili a quelli cantati da Omero che servivano il dio Efesto, un grande cerchio di pietre erette. Sempre qui Fetonte incontrò nella grande grotta che si apriva sulle falde del Roc Maol la sparuta consorteria sciamanica con cui saldò l’evento storico della sua discesa unendolo alla storia del pianeta che aveva trovato. Secondo la leggenda, una cometa fuggitiva si chiudeva a spirale nel cielo notturno. L’antico sciamanesimo druidico del continente europeo si identificava nell’Ordine monastico-guerriero del mistico Black Sun Order, lo “Za-basta” che si diceva fosse stato fondato direttamente da Fetonte al tempo della sua discesa sulla Terra, che rappresentava a memoria d’uomo la prima comunità di liberi ricercatori e pensatori che sia nata sul territorio d’Europa. Lo testimonia ancora oggi l’ampia narrazione che si evince dal noto “Libro d’Oro” custodito dalle Famiglie celtiche ancora esistenti nelle valli del Nord del Piemonte. Un libro prezioso che è sfuggito alle persecuzioni e alle razzie dei popoli che si sono succeduti nel corso della storia in questi luoghi. Le origini e l’opera millenaria del Black Sun Order si riferiscono al mito druidico del Drago primordiale, sempre da fonte del libro citato, che avrebbero dato origine al concetto di Kemò-vad, ovvero dell’“essere vento nel vento”, che descriveva simbolicamente la partecipazione alla natura immateriale e invisibile dello Shan, il piano reale dell’esistenza e il nome dato dagli antichi sciamani alla Natura. Una dimensione spesso anche definita con la qualità di Vuoto poiché nessun concetto umano avrebbe mai potuto interpretarla se non attraverso l’intuizione balenante come il lampo che illuminava e poi svaniva. Il mito druidico narra che il Drago primordiale, fiammeggiante e possente, sorse all’improvviso dal varco che si era aperto sul Vuoto cosmico, che preesisteva all’universo, e dopo aver aperto le sue ali si mise a compiere, come suo atto creativo consapevole, i primi passi di danza dando origine alla prima stirpe di dèi e poi all’umanità. Dai passi segreti della sua danza ebbe quindi origine la pratica interiore e mistica della Kemò-vad, ancora oggi conosciuta e praticata. Mito parafrasato, molti millenni più tardi, ad esempio nel mito greco di Eurinome e di Ofione, oppure da quello induista di Shiva danzante, oppure ancora in quello del dio Ga’an, ricordato dalle tradizioni degli Apache nordamericani come un dio giunto dal cielo per insegnare la “danza spirituale”. Dall’esperienza dell’antico sciamanesimo druidico hanno avuto origine nel tempo vari e minori rami storici ripresi dal Patriarcato che, pur trasmettendo un implicito messaggio di conoscenza, alle volte purtroppo è andato a mescolarsi con oscuri esoterismi e interessi di parte. Non mancano esempi rilevabili nelle tradizioni storiche del Patriarcato che, dopo essersi imposto sull’umanità al termine delle ultime grandi glaciazioni, ha scippato qui e là antiche conoscenze edeniche. Il Black Sun Order dal canto suo, incurante dell’azione imperante del Patriarcato, ha continuato incessantemente la sua opera attraverso i millenni mantenendo le caratteristiche primigenie che dichiara di avere avuto origine nell’antico Eden, la “Terra Imperitura” di tutti i Popoli naturali. Lo testimonia l’indiscutibile bagaglio di conoscenze dell’interiore e della storia che trattiene e che oramai è andato perduto nel mondo maggioritario attuale. Conoscenze antiche che trovano riscontro nelle moderne scoperte della scienza, ad esempio che i grandi sauri del passato erano a sangue caldo e che erano ricoperti di variopinti piumaggi. Oppure le conoscenze della moderna fisica quantistica sugli effetti del viaggio nel tempo, concezioni appartenenti al bagaglio di conoscenze che riecheggiano ancora oggi in numerosi racconti lasciati in eredità ai Celti storici. Il simbolismo mistico del “Sole Nero” L’esperienza del Black Sun Order si manifesta nel profondo concetto di “Post Tenebras Lux”, ovvero nella constatazione che dopo le tenebre dell’ignoranza c’è sempre inevitabilmente la luce della conoscenza. La Natura ha da sempre offerto per gli individui senzienti esperienze simboliche spontanee. Proprio nella manifestazione significativa dell’eclisse l’antico sciamanesimo druidico ha trovato un simbolo per il suo Ordine in cui riconoscere il suo motto antico. L’eclisse rappresentava il manifesto potere della Natura sulle vicende soggettive degli uomini richiamandoli alla sua logica armonica e trascendente e riportando l’attenzione dell’individuo alla sua simbiosi esperienziale con la natura dello Shan e alle potenzialità interiori che poteva sviluppare in ogni caso. Per gli antichi sciamani, il Sole oscurato dalla Luna era il simbolo della consapevolezza mistica dell’individuo risvegliato allo Shan che, anche se temporaneamente oscurato dal plagio della mente e dalla violenza degli oppressori, non era destinato ad essere mai vinto poiché le tenebre avrebbero lasciato inevitabilmente posto alla luce. Ed era possibile quindi sviluppare le potenzialità interiori dell’individuo per giungere alla conoscenza.
Il Sole Nero è il simbolo dello Spirito, il diamante interiore dell’Io consapevole, che non può mai essere sconfitto e che, per quanto l’individuo possa essere calpestato nei suoi diritti e nella sua dignità, emergerà sempre a beffarsi di ogni possibile oscurantismo destinato ad essere eternamente morente. L’esperienza del Black Sun Order si manifesta nel concetto di “Post Tenebras Lux”, ovvero dopo le tenebre dell’ignoranza appare sempre inevitabilmente la luce della conoscenza. Nella certezza che questo possa avvenire, poiché l’universo, come uovo cosmico generatore di vita senziente, applica benevolmente verso le sue creature tenute a genitura il motto druidico “gora gora te mem”, ovvero “che nessuno sia mai lasciato indietro”. Questo motto, “Post Tenebras Lux”, è stato preso dall’antico sciamanesimo druidico per essere copiato dal mithraismo e dal cristianesimo nel simbolismo del “Sole Invitto” e in tempi recenti anche dallo slogan omonimo della Riforma Protestante. L’antico sciamanesimo druidico e la meditazione Nell’esoterismo del Black Sun Order, il Sole Nero è anche l’immagine simbolica della Società Iniziatica che custodisce nel Tempio della discrezione i valori eterni della Conoscenza. Ovvero la possibilità di sviluppare, anche nelle situazioni di oscurità storica, le potenzialità interiori dell’individuo per giungere alla conoscenza del Trascendente. Il Sole Nero iniziatico nasconde temporaneamente nella storia, nonostante il timore che l’eclisse storica può generare nei cuori pavidi, la luce dell’immancabile Sole che finisce per mostrarsi sempre in tutto il suo fulgore. Operando anche a favore dei cuori pavidi che non se lo immaginano e che seguono inconsapevoli i miti impossibili del mondo maggioritario. Per il Black Sun Order, il Sole Nero è inteso pertanto come il contesto simbolico e alchemico in cui meditare con lo spirito invitto del Drago primordiale che prende coscienza del suo Potere interiore, giungendo alla Luce che, come avviene simbolicamente nel fenomeno effimero dell’eclisse, nulla e nessuno può occultare. Per noi stessi e per un mondo ecospirituale. L’Ordine ha da sempre considerato la meditazione come un dono della Natura, concesso dal Mistero mistico che anima e dà senso a tutta l’esistenza al fine che gli individui che cercano risposte sul senso della propria esistenza potessero avere uno strumento che consentisse loro di uscire dalle tenebre dell’ignoranza per giungere alla conoscenza delle cose. Così anche per la Scuola di Kemò-vad Sole Nero rappresenta un ambito dove l’individuo può trovare nella meditazione, senza maestri che si interpongano nell’esperienza individuale, uno spazio in cui confrontarsi con l’antica conoscenza della Tradizione dello sciamanesimo druidico per migliorare se stessi trovando benessere e gioia di vita per sé e per altri. Il simbolismo del Sole Nero, la luce che giunge inevitabilmente dopo l’oscurità, è l’invito rivolto al meditante di procedere nella sua esperienza senza curarsi degli ostacoli che si pongono sul suo percorso interiore giustamente gratificato dall’esperienza di Luce che inevitabilmente troverà al culmine del suo cammino. La meditazione è interpretata dalla Scuola come un laboratorio mistico di trascendenza dove lo sciamano ottiene quella che l’Alchimia medievale ha definito come “pietra filosofale”, il Nah-om del druidismo, il Potere interiore che porta a entrare in simbiosi con la natura dello Shan.
La “meditazione Shan” proposta dall’ordine sciamanico costituisce un’esperienza dell’interiore che non ha origine dal pensiero o dall’immaginazione di alcun essere umano, ma che rappresenta al contrario un archetipo evolutivo, la Korà, presente in maniera spontanea nella Natura. Un archetipo vitale che è stato riconosciuto nel simbolismo dell’Yggdrasil, l’Albero cosmico della Vita che attraversa i mondi dello sciamano. Un viaggio che parte dalle sue radici profonde del Mondo oscuro, passando per il tronco del vissuto quotidiano del Mondo di mezzo, e che si sviluppa sino all’arborescenza del Mondo superiore illuminato e vitalizzato dal Sole, simbolo dell’UNO. La Causa Prima, la natura reale e invisibile del tutto. La “meditazione Shan” proposta dal Black Sun Order non è quindi un orpello culturale asservito ad una qualsiasi religione, e non è solamente un mezzo per realizzare uno stato di benessere psicofisico, ma rappresenta soprattutto un’esperienza che consente di rispondere concretamente al richiamo del Trascendente. Un richiamo che fa parte della natura interiore degli individui e che molti giungono a percepire nella loro vita quotidiana. Un richiamo che porta a prendere consapevolezza di una dimensione di esistenza molto più reale di quella che sembrano offrire i sensi e l’immaginazione e che è in grado di portare benessere e conoscenza mistica. Una dimensione identificata dal Black Sun Order nell’esperienza interiore del “bien-être”, una condizione di essere che nasce dalla conoscenza di sé e delle cose e che si trasmette sia sul piano psicofisico sia su quello creativo attuato nell’ambiente. Da questa esperienza di meditazione nasce il concetto di ecospiritualità, una way of life che vede la realizzazione di un’armonia interiore e contemporaneamente la capacità di trasmetterla attraverso la propria creatività. Un concetto che può consentire di rendere concreto il sogno di realizzare un mondo migliore, una Nuova Terra, in cui si possa vivere in armonia con se stessi e con tutte le forme di vita di Madre Terra secondo l’esperienza mistica ispirata dalla Natura. Un mondo di pace, libertà e gioia di vita che nasce dalla conoscenza mistica del Tutto. |