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Nasce il Centro Studi Giancarlo Barbadoro

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16 Ottobre 2020
Rosalba Nattero presenta il Centro Studi Giancarlo Barbadoro insieme con il Collegio dei Saggi. Da sinistra: Annamaria Bonavoglia, Gino Steiner Strippoli, Guido Barosio, Antonello Micali, Enrico Moriconi.
Rosalba Nattero presenta il Centro Studi Giancarlo Barbadoro insieme con il Collegio dei Saggi. Da sinistra: Annamaria Bonavoglia, Gino Steiner Strippoli, Guido Barosio, Antonello Micali, Enrico Moriconi.

Un progetto per “colorare” la cultura resa grigia dallo status quo della società maggioritaria


Domenica 27 settembre, nella magica atmosfera dell’Ecovillaggio di Dreamland, è stato inaugurato il Centro Studi Giancarlo Barbadoro, creato da Rosalba Nattero con l’aiuto del selezionato e prestigioso ‘Collegio dei Saggi’, al fine di mantenere vive le ricerche e la cultura portate avanti da Barbadoro.

Giancarlo Barbadoro è sempre stato un pioniere, in tutti i campi di ricerca verso cui il suo genio eclettico e l’insaziabile curiosità l’hanno spinto nel corso della vita. Pioniere perché aveva il coraggio di avventurarsi in territori inesplorati, senza cedere mai nella rigorosa pragmaticità della ricerca. L’ha sempre fatto armato di chiavi di lettura capaci di illuminare gli ambiti intellettuali di una nuova luce: l’Ecospiritualità e l’antica conoscenza dello sciamanesimo druidico, al cui studio si era dedicato fin dalla più giovane età. Questo approccio lo ha portato a una ricerca libera, rigorosa nell’applicazione del metodo scientifico, ma senza limiti preconcetti né dogmatismi di parte, in naturale contrapposizione con la cultura dominante nella società maggioritaria, basata su posizioni antropocentriche e materialiste spesso banalizzanti.

La scomparsa, il 6 agosto 2019, ha segnato un grave lutto nel cuore di quanti aveva aiutato con la sua azione (Barbadoro ha combattuto a lungo per i diritti dei popoli indigeni e nel campo dell’animalismo), e per i tanti che nelle sue ricerche si erano riconosciuti, intravvedendo uno spiraglio colorato e magico in mezzo alla banalizzazione omologante della società maggioritaria.

Rosalba Nattero presenta il Centro Studi Giancarlo Barbadoro insieme con il Collegio dei Saggi.Da sinistra: Annamaria Bonavoglia, Gino Steiner Strippoli, Guido Barosio, Antonello Micali, Enrico Moriconi.
L’inaugurazione si è svolta all’Ecovillaggio di Dreamland nel Parco della Mandria.

Nessuno più di Rosalba Nattero ha condiviso con lui la missione di lanciare un vero rinascimento culturale, basato sul concetto di Ecospiritualità, che potesse fungere da messaggio di speranza tanto per i liberi ricercatori, quanto per l’intero pianeta, stretto nella morsa di una società produttiva interessata solo a spremere guadagno da tutto e tutti, incurante delle conseguenze per uomini, animali e ambiente.

È quindi naturale che Nattero abbia raccolto l’immensa e preziosa eredità culturale lasciata da Barbadoro: a partire dalla scoperta della città di Rama - strappata alla dimensione del mito dai ritrovamenti archeologici di Nattero e Barbadoro – arrivando all’esobiologia, alla meditazione, alla scienza di confine dell’esp. Quattro macroaree di ricerca che definiscono l’ampio campo d’azione del Centro Studi: un richiamo ai quattro ambiti che erano al centro di Spazio4, la storica associazione culturale con cui Barbadoro aveva iniziato l’azione divulgativa negli anni ’70, cambiando la faccia culturale di Torino.

Uno dei campi di ricerca che più hanno appassionato Barbadoro, e in cui il suo impatto a livello culturale è innegabile, è quello della ricerca esobiologica. Un campo spesso diviso tra ‘skeptics’ che negano qualsiasi evidenza e la mancanza di metodo scientifico di quanti, volendo credere, finiscono per cadere in una ricerca senza basi empiriche. In mezzo ci sono quanti cercano veramente delle risposte a domande come “Siamo soli nell’universo?”, “Cosa si può definire come vita intelligente?”, “Siamo già stati visitati in passato? Lo saremo nel futuro? Lo siamo oggi stesso?”. A queste domande Barbadoro ha cercato risposte, scrivendo il libro “Alla ricerca di intelligenze diverse”, che proprio in questa occasione è stato presentato in una versione aggiornata con le sue ultime ricerche. Un lavoro che ancor di più è prova di quanto Barbadoro fosse in grado di vedere gli argomenti da un punto di vista diverso, sempre rivolto a una dimensione oggettiva, universalistica e profondamente filosofica, o per rubare una definizione “tra Terra e Cielo”.

 Nasce il Centro Studi Giancarlo Barbadoro

Intorno a questi principi, Rosalba Nattero ha riunito il ‘Collegio dei Saggi’: un gruppo variegato di ricercatori, pensatori, giornalisti e artisti di rilievo in grado di rappresentare le varie anime di Barbadoro, e uniti indissolubilmente da visione e obiettivi comuni, ma soprattutto dalla profonda e inossidabile stima verso Barbadoro e la sua ricerca.

Sono queste le sensazioni che si respirano mentre, nella piazzetta dell’Ecovillaggio di Dreamland, Nattero e il Collegio dei Saggi presentano il Centro Studi Giancarlo Barbadoro. Partecipano al Collegio dei Saggi Guido Barosio (direttore di Torino Magazine), Antonello Micali (direttore del Risveglio), Enrico Moriconi (garante diritti animali Regione Piemonte), Massimo Centini (scrittore e antropologo), Annamaria Bonavoglia (scrittrice), e Gino Steiner Strippoli (giornalista).

Non è un atto commemorativo fine a se stesso, non ci sono solo l’affetto e la stima, c’è anche e soprattutto la ferma volontà di portare avanti quanto iniziato da Barbadoro. Consapevolezza di un bagaglio ricco e profondo lasciato in eredità, da raccogliere e divulgare, verso un Rinascimento Ecospirituale veramente in grado di risanare un mondo malato. Può sembrare un po’ folle l’idea di cambiare il mondo con le idee, con il confronto, con la ricerca, con la sete di conoscenza, ma insieme i sognatori possono, con coraggio e mantenendo le proprie convinzioni, riuscire nell’impossibile. Anche questa certezza fa parte della ricca eredità lasciata da Giancarlo Barbadoro.

Per informazioni: www.centrostudibarbadoro.it

 

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