Misteri

Uomo contro Uomo-Sauro

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31 Maggio 2011


I dinosauri hanno dominato la Terra per 140-150 milioni di anni e se non si fossero estinti per caso fortuito, la storia dell’evoluzione sarebbe stata piuttosto diversa. La teoria più accreditata sostiene che l’evento che provocò l’estinzione è rappresentato da un enorme asteroide che ha colpito la Terra, eliminando ogni forma di creatura del Cretaceo. Ma il tema va oltre la semplice estinzione e si ipotizza che i dinosauri si siano evoluti fino a raggiungere un livello di intelligenza e di civiltà superiore a quello degli umani, poiché il loro sviluppo evolutivo è iniziato molti milioni di anni prima rispetto a quello dell’uomo.
Infatti, alcuni dinosauri avevano una struttura antropomorfa simile all’uomo: erano circa due metri di altezza quando si mettevano in piedi sulle gambe posteriori, avevano una scatola cranica relativamente grande, le loro zampe anteriori erano sviluppate per essere prensili, ed erano ben organizzati - cacciavano in gruppi coordinando i loro attacchi. Negli ultimi anni, l'idea che la vita sulla Terra sarebbe estremamente diversa se i dinosauri non si fossero estinti è diventata una convinzione molto diffusa. Ma è opportuno chiedersi se, di fatto, i dinosauri possedessero tutti gli attributi ritenuti necessari per classificarli mammiferi “intelligenti”. Fu davvero possibile per i dinosauri superare gli esseri umani in astuzia e dominare sul nostro pianeta? Secondo molti studi e pubblicazioni recenti, la risposta sarebbe “sì”.


La riproduzione

I rettili – quali i dinosauri - e i mammiferi hanno modi diversi di riprodursi. Grazie alla vasta documentazione fossile di uova di dinosauri estinti, gusci d’uovo ed embrioni, è provato che i dinosauri depositassero le uova, e come la maggior parte dei rettili e degli uccelli viventi, costruivano nidi. I nidi erano scavati nei terreni e nelle sabbie umide, erano poi coperti di sabbia, di terra o di vegetazione in decomposizione (calore dalla fermentazione) per fornire una temperatura stabile e umidità elevata. Tutte le uova di dinosauro sembrano essere state almeno parzialmente sepolte.
Il modello tipico di riproduzione dei rettili è oviparo - le uova vengono covate al di fuori del corpo materno.
Le sostanze nutritive all'interno dell'uovo sono molto limitate rispetto al continuo approvvigionamento nel sistema riproduttivo mammifero, come anche il livello di ossigeno. La temperatura dell’embrione rettile non è costante come nel feto dei mammiferi, e i neonati non ricevono il cibo mammifero ricco di nutrimento, il latte.

Esisteva un ristretto gruppo di rettili, ora estinto, quasi pienamente viviparo (animali che partoriscono prole viva e già sviluppata) ma gli embrioni si sviluppano all’interno dell’uovo. Essi si nutrivano solo con il tuorlo d'uovo. Tali rettili conservano le uova all’interno del corpo per la maggior parte della gestazione, le quali si schiudono poco dopo la loro deposizione.


Tirannosaurus Rex

Alcuni rettili moderni hanno sviluppato una placenta semplice, con struttura simile alla placenta dei mammiferi: alcuni serpenti e lucertole australiane, la vipera comune europea e alcune lucertole.

Il cervello sofisticato in via di sviluppo ha bisogno di una quantità maggiore di ossigeno, di sostanze nutritive, di temperatura costante e di tempo. Il feto mammifero si sviluppa all'interno del corpo materno e può così ricevere un apporto continuo e abbondante di ossigeno e di sostanze nutritive necessarie per formare un cervello complesso. Il latte mammifero contiene tutti i nutrimenti insieme agli anticorpi e globuli bianchi essenziali, costituendo una fonte di cibo perfetto per i neonati e per la fame di energia dei loro cervelli in via di sviluppo.

I Mammiferi nascono con uno sviluppo più marcato rispetto ai rettili, risultato del periodo di gestazione più lungo.
Le uova si schiudono tra i 60 e i 105 giorni dopo essere state depositate. Il feto umano impiega circa 266-270 giorni per svilupparsi appieno e il cervello dei mammiferi ha un periodo di sviluppo di circa 4 volte più lungo posto all’interno di un ambiente molto più favorevole rispetto al cervello dei dinosauri. Inoltre, i cuccioli di mammiferi continuano a ricevere del cibo ad alto valore nutritivo per i loro cervelli ancora in fase di sviluppo e di crescita.
In sintesi, il cervello degli animali vivipari è più evoluto rispetto a quello degli animali che si riproducono depositando uova, non solo, ma è anche molto più evoluto.

Perciò, i dinosauri, che si riproducevano con la deposizione delle uova, non avrebbero mai potuto avere un cervello superiore a quello umano, e quindi non è possibile che, ad esempio, siano atterrati sulla Luna nel Cretaceo.

Ma il fatto è che i dinosauri si sono evoluti a livello di intelligenza e di civiltà.
I terapsidi sono rettili del Permiano e del Triassico (286-208 milioni di anni fa). Sono considerati antenati dei mammiferi, quindi degli esseri umani. Perciò, noi siamo gli “umano-sauri“ sopravvissuti a quel periodo. I mammiferi Cretacei simili a roditori erano una specie più evoluta dei dinosauri, avevano delle possibilità nettamente superiori ai dinosauri, come si evince poi dallo sviluppo della vita.


Scheletro di dinosauro al Museo di Storia Naturale di Londra

Ma anche se tutti i dinosauri fossero sopravvissuti all'estinzione del K-T (il passaggio tra Cretacico e Cenozoico) che avvenne 65 milioni di anni fa e fossero rimasti in vita fino ad oggi, non cambierebbe di molto lo scenario per gli umani. I dinosauri erano già in declino e al momento del K-T vi era solo un numero limitato di specie. I dinosauri sopravvissuti a quel disastro si sono poi evoluti negli uccelli di oggi. Gli scienziati dicono che gli uccelli moderni possiedono un livello d’intelligenza maggiore a confronto con la maggior parte dei dinosauri del Cretaceo.

L’intelligenza degli esemplari più evoluti si può comparare a quella dei suini moderni, questi ultimi da considerarsi piuttosto intelligenti.


Il Paradosso di Fermi

Riflettendo sul paradosso di Fermi (se esiste la vita intelligente nello spazio, perché non è giunta sulla Terra? Perché non siamo in grado di rilevare i segnali alieni o la dispersione delle onde radio? Perché non si riesce a rilevare la loro attività nel cosmo: sonde, incidenti, astro-ingegneria, guerre, viaggi in astronave?) spesso si è ipotizzato che alcuni dinosauri bipedi si trovavano nelle condizioni piuttosto adatte per sviluppare l'intelligenza, la civiltà e forme avanzate di tecnologia avrebbero permesso loro di colonizzare la Galassia milioni di anni prima di noi, se non fossero stati spazzati via da un asteroide.

Si suppone, inoltre, che gli esseri simili ai dinosauri su altri pianeti non siano stati sterminati da un caso fortuito, riuscendo così a evolvere, e forse in questo momento stanno vagando per lo spazio dell’intera Galassia che stanno già colonizzando. Tali speculazioni presumono differenze significative, di milioni di anni - anche 65 milioni di anni, per quanto riguarda l'età delle civiltà.
Mentre delle civiltà più progredite hanno la possibilità di esistere, rimane il fatto che queste differenze enormi di età andrebbero contro le idee centrali della biologia evolutiva. La vita biologica e l’intera storia dell’uomo sulla Terra definiscono una traccia storica fatta di dura lotta per la sopravvivenza: tra Cro-Magnon e Neanderthal, fra le cellule, gli stati, le aziende, le specie, le lingue, gli individui…

Niente e nessuno può sfuggirne.

I concetti di sviluppo e di forza di sopravvivenza sono centrali nella biologia evolutiva.
Tutta la vita nel nostro Universo si basa sulla competizione in modo da accelerare l’evoluzione, costituendo così la biodiversità, la qualità e la quantità delle civiltà. Le civiltà possono competere con successo solo se sono, all’incirca, allo stesso livello di sviluppo. La scala della competizione continua a salire. Ai primordi dell’uomo, a competere erano le tribù, ma ora riguarda gli stati, e domani le civiltà intergalattiche.
Le differenze eccessive dei livelli di sviluppo portano all’inevitabile distruzione delle specie tardo-emergenti.


Teratolepis, un genere di piccoli sauri della famiglia dei Gekkonidae

Secondo la mia ipotesi di uguaglianza iniziale, “equal start hypothesis”, vi è una finestra relativamente limitata di opportunità per l'avvio di specie intelligenti. Le civiltà del nostro Universo hanno preso inizio all’incirca nello stesso periodo. L’ipotesi di uguaglianza iniziale suppone che l’evoluzione della vita nell’Universo sia orchestrata.


Il Vettore

Secondo lo psicologo e psichiatra svizzero Carl Jung, l'inconscio collettivo contiene archetipi (dal greco “archetypes”, struttura originale) che sono immagini e concetti primordiali. A suo tempo gli archetipi venivano accettati per lo più come fenomeno culturale o come qualcosa che aveva origine nella struttura ereditata dal cervello.
Più tardi nella storia, gli scienziati hanno cominciato a cercare un intermediario fisico tra i cervelli degli individui, sempre supponendo che gli archetipi fossero una forma contenuta all’interno del cervello.
Nel 1981, Rupert Sheldrake nel libro “A New Science of Life: The Hypothesis of Formative Causation the existence of morphic resonances” ha ipotizzato che un campo morfico è un modello, una forma o struttura che organizza le forme e lo sviluppo degli organismi viventi, atomi, molecole, ecc. – che di fatto esercita un’influenza e un controllo su tutto ciò che esiste nel nostro Universo. Lo ha paragonato al campo intorno a un magnete che fa sì che la limatura del ferro si disponga in strutture predeterminate.

Secondo le mie speculazioni, l’universo in via di sviluppo eredita un vettore dagli universi precedenti (dal latino vector “colui che porta”): una struttura naturale di dati come il genoma e il meccanismo che organizza tutte le strutture viventi e non viventi nel cosmo. Le evoluzioni precedenti che sono avvenute miliardi e miliardi di volte hanno depositato degli schemi evolutivi nel vettore. Lo sviluppo degli umani precedenti è scritto nei nostri geni. Dove sia scritto il ricordo delle precedenti evoluzioni ancora non lo sappiamo. Potrebbe trovarsi nelle dimensioni superiori del nostro spazio-tempo, o in una specie di estensione del nostro spazio-tempo.
Il vettore e il nostro mondo nello spazio-tempo sono una sola entità inseparabile, proprio come gli umani e i loro geni sono inseparabili.


Scheletro di dinosauro conservato al Museo dell’Ontario
di Toronto

L’Universo si sta sviluppando rigorosamente secondo un modello scritto nel vettore. Gli esseri umani si stanno evolvendo rigorosamente secondo il modello scritto nel loro genoma. 
Carl Sagan cita il DNA come il "libro della vita". Questi bit di informazioni nell'enciclopedia della vita - nel nucleo di ciascuna delle nostre cellule - se messi per iscritto, potrebbero riempire circa un migliaio di volumi. Ognuno dei nostri cento miliardi di cellule contiene una biblioteca completa d’istruzioni su come fabbricare ogni parte di se stesso.

Ben presto gli scienziati inizieranno la ricerca del libro della vita dell'Universo.
Anche l’origine, l’evoluzione e la sostituzione delle specie sulla Terra con altre più avanzate segue un modello memorizzato nel vettore. Il vettore è una struttura estremamente complessa che ci appare nelle sembianze di un essere vivente.

Ma inserito all’interno delle estensioni senza tempo (dimensioni extra) del nostro spazio-tempo, non può avere le caratteristiche di una creatura vivente - non è vivo ma neppure morto perché ha alcune caratteristiche di un essere intelligente che organizza ogni cosa nel nostro universo (simile al modo in cui i nostri geni si sviluppano e comandano il nostro corpo). Chi è più intelligente - noi o i nostri geni? Sono in grado si compiere ciò che noi ancora non riusciamo! Ma sono delle creature viventi e/o consapevoli? O al contrario, sono solo stringhe di acidi inanimati? Il vettore contiene informazioni per l’evoluzione futura delle specie nel nostro Universo. 
Ora l'uomo comincia a riprogrammare il genoma, magari le generazioni future potrebbero intraprendere la riprogrammazione del vettore.

L’estinzione di massa delle specie fu, in realtà, una sostituzione di massa da parte del vettore con specie più avanzate. I dinosauri sono stati una linea di passaggio, non la linea guida verso il moderno essere senziente. Noi non sappiamo come terminerà l’evoluzione della Coscienza nel nostro Universo. Quale sarà il risultato finale: miliardi di specie super-intelligenti o un unico super organismo, o qualcos'altro?
Ma rimane sicuro un fatto, quello di dover superare numerose specie nella lotta per la sopravvivenza nel nostro Universo.


Al Vickers è scrittore, ricercatore e giornalista e collabora con la rivista Prehistoric Times (USA).




 

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