Megalitismo

Lo Stone Circle di Dreamland

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11 Aprile 2011
Lo Stone Circle di Dreamland, Piemonte
Lo Stone Circle di Dreamland, Piemonte

In Piemonte esiste un’opera megalitica che sta attirando l’attenzione degli abitanti, tanto che viene ormai definita la “Stonehenge delle Valli di Lanzo”.

Il Cromlech, o cerchio di pietre, sorge a Dreamland, all' interno del Parco Regionale La Mandria, in un'area privata e protetta. Il progetto ha lo scopo di dare visibilità alla cultura dei Celti e di realizzare un osservatorio archeoastronomico che consenta le esperienze dirette del cielo come presso le civiltà antiche e quella dei Celti in particolare.

L’osservatorio archeostronomico in questione è costituito da un grande cerchio di pietre erette posizionate in modo tale da mantenere una relazione con i fenomeni della volta celeste.

Lo Stone Circle di Dreamland rappresenta un esempio di "Land art". Un'opera architettonica realizzata e integrata in seno all’ambiente naturale con elementi scelti e raccolti dalla stessa natura. Rappresenta un’opera d’arte che si identifica in uno specifico evento ambientale. Un evento che è in grado, attraverso la sua dimensionalità, di manifestarsi nella qualità di un vero e proprio simbolo che riveste il ruolo di catalizzatore del rapporto tra l’individuo e il cosmo che lo circonda.

Lo Stone Circle è un segno ancestrale di perfezione e eternità conosciuto da tutti i Popoli naturali dell’intero pianeta come un simbolo dell’energia che nasce dal suo centro e converge verso di esso. Un centro invisibile che si rivela come necessità strutturale e evento di conoscenza.
Un opera d’arte che, come per i grandi petroglifi preistorici di Nazca (Perù) disegnati al suolo, può essere vista nella sua totale completezza solo dall’alto oppure deducendo la sua struttura da terra, camminandole intorno.

L’opera è nata per iniziativa della Ecospirituality Foundation che raccoglie gli appassionati della cultura celtica, con l’intento di avvicinare il pubblico ad una esperienza di contatto più intimo con la natura dando la possibilità di interagire con gli eventi del cielo e dell’ambiente.

 L'opera megalitica ormai definita la “Stonehenge delle Valli di Lanzo”
L'opera megalitica ormai definita la “Stonehenge delle Valli di Lanzo”

E' anche occasione di conoscere la cultura dei Popoli naturali, che proprio nella natura trovano un riferimento ambientale e spirituale, e in particolare la cultura celtica che costituisce le radici storiche e morali di tutta l’Europa. La sua realizzazione vuole rappresentare un segno tracciato nella natura per dare una testimonianza poetica della continuità e della vitalità storica degli antichi miti.
Lo Stone Circle di Dreamland vuole creare l’occasione di un legame spirituale tra l'individuo e l'universo in armonia con la natura. Non cattedrali urbane, ma l'inserimento spirituale dell’individuo nella natura. Vi si può trovare una dimensione di silenzio nell’immutabilità dell'esperienza mistica del "giardino di pietra" rappresentato dalle pietre che con il loro disegno segnano un preciso spazio spirituale in cui raccogliersi.
Il simbolismo del cerchio di pietre conduce dalla materialità della pietra strutturata architettonicamente alla scoperta della Natura come manifestazione dello "Shan", ovvero la Natura intesa come l'immaterialità dell'esistenza in cui tutti, noi e gli altri abitanti del pianeta, viviamo ed esistiamo. Seguendo le consuetudini delle antiche tradizioni dei Popoli naturali, per tentare di attivare le eventuali potenzialità terapeutiche, spirituali e magiche dell'individuo secondo quanto è consentito dalle proprietà archetipali del simbolismo del cerchio di pietre.
Sul piano didattico, in campo astronomico lo Stone Circle può rappresentare la riscoperta di uno strumento arcaico che consente di rapportarsi alla natura ed interagire con essa, tanto sul piano dei fenomeni del visibile quanto su quelli dell’invisibile. Lo Stone Circle si rivela così come uno strumento astronomico in grado di rilevare la posizione del Sole, della Luna e delle stelle, identificando la posizione delle galassie e delle costellazioni.
Grazie a questa sua funzione si possono condurre ricerche nel campo dell'archeoastronomia e osservare come gli antichi Celti rilevavano la posizione del Sole e delle stelle per determinare l’alternarsi dei Solstizi e degli Equinozi e per stabilire le loro celebrazioni rituali.
L'utilizzo più immediato della struttura dello Stone Circle è quello della "Rosa dei Venti", che pone l'osservatore al centro della carta geografica virtuale di tutta la superficie del nostro pianeta grazie alle dodici standing stones che mostrano le direzioni dove si trovano le grandi città, le grandi opere umane e gli altri monumenti megalitici del pianeta.

Narra la leggenda che il dio Fetonte, per avere un riferimento tra terra e cielo in cui insegnare agli uomini del tempo le sue conoscenze sulle Scienze del Cielo e della Terra e dell’Alchimia dell’interiore, fece costruire dai suoi due assistenti di metallo dorato un cerchio segnato da dodici pietre erette. Si pose al suo centro e accolse quanti giungevano ad ascoltarlo.
Questo modello di struttura megalitica fu adottato per secoli dalla cultura dei Nativi europei. In parte per rispettare e dare continuità all'antica conoscenza del Graal a cui viene associata la figura di Fetonte e in parte per poter utilizzare i siti sul piano dell'osservazione astronomica, consentita specificatamente da questo tipo di struttura.

Lo Stone circle della Tomba di Merlino nella foresta di Broceliande in Bretagna
Lo Stone circle della Tomba di Merlino nella foresta di Broceliande in Bretagna

Intorno al 5000 a.C., a seguito della diaspora delle popolazioni che fuggivano dal bacino fertile dell'attuale Mar Nero invaso dalle acque tracimanti del Mediterraneo, i cromlech oltre alla funzione astronomica assunsero principalmente un ruolo di culto e si trasformarono in strutture più complesse, ma meno significative. Lo dimostra il caso del sito di Stonehenge, ricostruito e rimodellato più volte seguendo le esigenze sociali del tempo.
Si fece quidi più rara la presenza dei cromlech dell'antica tradizione, preziosi siti dove i druidi davano continuità al mito del Graal su cui si reggeva tutta la cultura celtica.
Proprio per l’importanza spirituale che i cromlech rappresentavano, durante l'invasione delle terre celtiche da parte dell'Impero romano, oltre al genocidio sistematico dei druidi seguì la distruzione dei loro templi di pietra che testimoniavano maggiormente le basi della loro tradizione. Il successivo operato del cristianesimo del tempo abbatté i cromlech dell'antica tradizione che erano rimasti.

Oggi sopravvivono ancora alcune testimonianze degli antichi templi druidici, custodi della tradizione che è all'origine mitica dell'umanità.  Tra questi possiamo citare lo Stone Circle del Boroughbridge, nel North Yorkshire, oggi conosciuto con molti nomi: "The Three Sisters", "The Devil’s Arrows", "The Devil’s Bolts" o ancora "The Three Greyhounds". Le attribuzioni generiche del nome derivano dal fatto che del cerchio originario sopravvivono oggi solo tre pietre erette. A seguito della ricerca archeologica eseguita sul sito è risultato che il cromlech in origine era composto da 12 standing stones.
All’interno della foresta di Brocéliande, in Bretagna, è ancora esistente nella sua struttura originaria il piccolo cromlech di Paimpoint, realizzato sulla riva del lago che bagna la cittadina. Paimpoint è legata ad una antica tradizione e ospita da migliaia di anni una importante comunità druidica. Lo stesso cromlech è stato usato ancora all'inizio del secolo scorso per l’incoronazione di un’alta carica druidica.

 Visita guidata al Cerchio di Pietre di Dreamland
Visita guidata al Cerchio di Pietre di Dreamland

Un simbolo importante della continuità della tradizione del Graal nel nostro tempo è costituito dalla cosiddetta "Tomba di Merlino" che si trova nascosta nel folto bosco della foresta di Brocéliande. Rappresenta un luogo suggestivo su cui convergono la curiosità e la spiritualità di moltissima gente. Il sito è vissuto dai suoi visitatori in maniera particolare.

Centinaia di biglietti vengono infilati nelle fessure del grosso masso che segna il luogo che simboleggia la tomba del grande druido della saga arturiana. Altrettanti oggetti votivi vengono appesi alla quercia a ridosso dei menhir e agli alberi negli spiazzi vicini. Nei pressi è stato creato anche un grande spiazzo circolare dove persone anonime ogni giorno vengono a depositare i loro pegni, costituiti da piccoli altari fatti di ciottoli, foglie, ramoscelli.
Potrebbe risultare inspiegabile tanto interesse e devozione per questo luogo. Tuttavia, ad una più attenta osservazione, ci si accorge che la “Tomba di Merlino” in realtà non è altro che un cromlech dell'antico druidismo. E’ chiaramente il simbolo di una tradizione che non si è mai spenta e che continua in segreto a sostenere l'umanità sul suo cammino, un eterno riferimento per molti.
Come tutti gli antichi cromlech che celebrano il mito di Fetonte, anche la "Tomba di Merlino" è costituita da una identica struttura: un primo cerchio esterno di dodici standing stones circonda un secondo cerchio interno segnato da pietre basse, oggi ricostruite con piccoli blocchi di grès. Al centro dei due cerchi concentrici campeggia un grosso masso, simbolo del dio dalla forma di drago che iniziò l'umanità al mistero della conoscenza dello Shan, la natura immateriale e mistica dell’esistenza, ancora oggi considerato il cuore antico dei Popoli naturali.
Questa stessa antica e mitica struttura megalitica rappresenta l’archetipo arcaico su cui è stato edificato lo Stone Circle di Dreamland.


Il Cerchio di Pietre di Dreamland è aperto ai visitatori tutte le prime domeniche del mese dalle 16 alle 18. Tel: 011 9234 625
www.eco-spirituality.org/tdgr09.htm



http://www.eco-spirituality.org/tdgr09.htm
 

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