Megalitismo

Le Piramidi dell’Isola di Mauritius

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24 Maggio 2011

Una delle piramidi scoperte nell’isola Mauritius

Sull'isola di Mauritius sono state individuate sette piramidi che presentano un tipo di costruzione molto simile a quelle dell'isola di Tenerife, nelle Canarie, sul lato opposto del continente africano. Questa scoperta scoperta lascia ipotizzare che una civiltà sconosciuta navigasse nelle varie isole al largo della costa africana e costruisse queste strutture.
L'isola di Mauritius fa parte dell'arcipelago delle Mascarene nell'Oceano Indiano, circa 900 chilometri a est del Madagascar. L'isola, di origine vulcanica, misura 61 km per 47 km ed è poco a nord del Tropico del Capricorno.

L’isola era ben nota agli Arabi, che la chiamavano Diva Harab, e ai Malesi sin dal X secolo. Si suppone tuttavia che altri popoli navigatori, nell'antichità, abbiano fatto scalo nell'isola Mauritius o l'abbiano abitata. La prima carta europea che raffiguri correttamente l'isola è del 1502, fatta dall'italiano Alberto Cantino. I Portoghesi la "scoprirono" nel 1505 e la battezzarono Ilha do Cerne ("isola del cigno"), ma l'isola rimase disabitata sino al primo insediamento olandese, nel 1598. Furono gli Olandesi a darle il nome di Mauritius, in onore del principe Maurizio di Nassau.

Le sette piccole piramidi sono state identificate sul lato sud dell 'isola, in una pianura conosciuta come Magnien, tra l'Oceano Indiano, la montagna Creola e Lion Mountain.


La loro base è di forma rettangolare e l'altezza non supera i dodici metri, con un numero tra 6 e 11 terrazzi. In apparenza, sono simili alle piramidi trovate su un'altra isola vulcanica al largo delle coste occidentali d'Africa, Tenerife. Strutture simili esistono anche in Sicilia, che è pure un'isola di origine vulcanica.

Ci sono molti parallelismi tra le piramidi di Mauritius e Tenerife. Su entrambe le isole, le piramidi sono parte di un complesso: una serie di piramidi raggruppate in un solo luogo. Su entrambe le isole, le piramidi sono fatte di pietra lavica e la costruzione non fa uso di malta o di qualsiasi altro agente di collegamento. Alcune delle strutture su Mauritius sono state parzialmente smantellate, con le pietre riutilizzate nelle vicinanze.


I terrazzamenti di una delle piramidi

Le piramidi di Tenerife ugualmente non superano i 12 metri di altezza, e dalle dettagliate fotografie dei terrazzamenti, è chiaro che non si può distinguere se si sta osservando una piramide a Tenerife o a Mauritius.

Nella prima piramide di Mauritius, l'accesso alla piattaforma superiore avviene attraverso una scala centrale. Questa è stata restaurata in pietra bianca, ed è quindi più visibile. Non tutte le piramidi hanno un tale accesso - come avviene anche a Tenerife. Ciò suggerisce una comunanza tra le due isole al di là della coincidenza. Alcune delle piramidi di Mauritius, con le loro piattaforme, avrebbero potuto essere utilizzate per osservazioni astronomiche. Anche in questo caso si riscontrano similitudini con Tenerife, in particolare con il complesso Guimar. Se questa correlazione si applica alle piramidi di Mauritius, queste piramidi dovrebbero essere allineate a fenomeni solari e, in particolare, le terrazze dovrebbero essere allineate ai due Solstizi. I primi calcoli indicano sia effettivamente così, ma occorrono ulteriori verifiche.

In particolare la Piramide 2 di Mauritius è probabile che sia allineata con il Solstizio d'Estate (che nel sud del mondo si verifica il 21 dicembre) e si dovrebbe essere in grado di osservare un doppio tramonto. Il primo tramonto si avrebbe dietro la montagna Creola, il secondo dietro la vicina montagna Lion. Un doppio tramonto dietro un orizzonte montano è anch’esso un fenomeno osservato nel complesso Guimar a Tenerife.


Alcune delle piramidi scoperte sull’isola di Mauritius

Il ricercatore Stéphane Mussard ha potuto constatare che le persone residenti nella zona affermano che queste piramidi sono solo cumuli di pietra, ammucchiati per liberare i campi per la coltivazione della canna da zucchero. Se ciò fosse vero, ci sarebbe da chiedersi il motivo per cui alcune delle piramidi su Mauritius sono state protette come monumento storico, sino alla prima metà del XX secolo. Sorprendentemente, però, da allora il luogo ha perso il suo status di sito protetto, senza dubbio in conseguenza del cambiamento di governo (Mauritius è stato sotto dominio britannico fino al 1968). Sembra pertanto evidente che chi sostiene che non si tratti di piramidi bensì "mucchi di pietre" teme di vedere i propri terreni agricoli confiscati, o di dover rispettare le norme che proteggono i siti archeologici. Sembra che non si tenga conto dei benefici economici che potrebbero derivarne per il turismo locale nel caso si appurasse che si tratti effettivamente di piramidi.

Le ricerche in ogni caso sono in atto e si attendono risultati concreti.


Un particolare della piramide

Il ricercatore a cui si deve la scoperta del complesso di Guimar è stato Thor Heyerdahl (1914-2002), un esploratore norvegese, che ha dimostrato che i nostri lontani antenati erano in grado di navigare gli oceani e ha organizzato varie spedizioni per dimostrare il suo punto di vista. Heyerdahl ha trovato una piramide nelle Maldive, a Gan. Questa piramide è allineata al Sole e misura 8,5 metri di altezza. E' stata chiamata "Hawittas". Heyerdahl ha sostenuto che le Maldive si trovavano su una rotta orientale marittima commerciale utilizzata da varie antiche civiltà, provenienti dal Medio Oriente. Gli antichi Egizi usavano la flotta fenicia per effettuare spedizioni, ed è noto che i Fenici costruirono templi astronomici perfettamente allineati ai punti cardinali e ai fenomeni solari. Con la scoperta di complessi identici di piramidi a Tenerife, in Sicilia e adesso a Mauritius, è chiaro che questi sono i resti di una cultura marinara, che ha lasciato tracce su diverse isole intorno al continente africano.



Antoine Gigal, scrittrice e ricercatrice, è corrispondente permanente per l’Egitto della rivista francese “L’Egypte”

 

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