Leggende e Tradizioni |
Gesù Cristo, Maria Maddalena e il Graal |
23 Luglio 2021 | ||||||||
Gesù Cristo è realmente esistito? E tutto il pantheon cristiano? Dalle evidenti mancanze di prove della sua esistenza tutto farebbe pensare che la figura del Cristo sia stata creata ad arte attraverso un’attenta operazione di marketing
Nel complesso e cruciale passaggio dalle antiche tradizioni cosiddette “pagane” al cristianesimo è difficile stabilire se i personaggi del pantheon cristiano siano veramente esistiti. Non ci sono tracce di Cristo nella storia, molte fonti affermano che il cristianesimo sia una invenzione di Paolo di Tarso e i documenti esistenti, come i manoscritti del Mar Morto, ritrovati nel 1945, coprono un periodo che va da 100 anni prima e 100 anni dopo Cristo e non c’è nessun accenno a Gesù Cristo. Gli storici si dividono in due fronti: chi accetta la tesi dell’esistenza storica e chi appoggia l’origine esclusivamente mitica. La prima si avvale delle testimonianze dei vangeli, ma gli stessi vangeli spesso sono in contrasto tra di loro e comunque sono racconti da parte di membri di una religione che aveva fretta di affermarsi, ma non contengono documentazioni storiche. La seconda, ossia la tesi secondo cui Gesù Cristo sarebbe un simbolo, trae spunto soprattutto dal fatto che moltissimi fatti riguardanti la vita di Cristo trovano analogie in altri miti derivati da religioni molto più antiche e da culti misterici, come ad esempio la figura di Osiride-Dioniso e di suo figlio Horus, ma anche di Mithra, il Sol Invictus. I sostenitori della tesi del mito ricordano in particolare che Gesù (in aramaico: Yeshua) è un nome comune di persona, e in quel periodo molti si definivano dei Messia con il nome Yeshua. Oltretutto il materiale più importante a supporto dell'esistenza di Gesù proviene da fonti cristiane postume e non da fonti indipendenti o neutrali. C’è anche da dire che tutta la storia delle religioni, sia cristiane che pagane, è stata riscritta intorno all’anno 1000 dai monaci cistercensi. Le stesse fonti cristiane sono successive agli eventi di cui il Cristo sarebbe protagonista: le lettere di Paolo di Tarso furono scritte venti o trent’anni dopo la morte di Gesù e non contengono alcun resoconto sulla sua vita. La persona di Gesù sarebbe quindi il risultato di un'elaborazione teologica posteriore, con l’obiettivo di costruire una nuova religione.Una religione che sarebbe stata creata a tavolino e istituzionalizzata da Paolo di Tarso. Tuttavia, anche se si trattasse di un mito, il peso storico che ha avuto non si può trascurare e ci porta ad interrogarci anche sulle figure che hanno fatto parte della mitologia cristiana.
È indubbio che ci sia stata una fase di passaggio in cui molti miti pagani sono stati traghettati nel cristianesimo, tanto da far pensare che nei primi secoli dell’era cristiana il druidismo abbia fatto un pezzo di cammino al suo fianco. Molti sono i miti druidici che ancora oggi troviamo nell’esoterismo cristiano, e si pensa che personaggi come ad esempio Saint Patrick, patrono dell’Irlanda, fosse un druido, infatti insegnava la trinità con il trifoglio, simbolizzazione del triskel celtico. Possiamo anche citare San Giovanni Battista, per molti studiosi esponente di una tradizione pagana che viene celebrata ancora oggi in tutta Europa con l’accensione di fuochi in occasione della celebrazione della festa del santo, il 24 giugno, in prossimità del Solstizio d’Estate. San Giovanni è il patrono di Torino, e in occasione della sua ricorrenza viene tramandata una festa antichissima che ha per protagonista il “farò”, parola piemontese che significa “falò”. La stessa usanza in Bretagna, il 24 giugno, viene celebrata con i falò nelle colline, usanza decisamente pagana. Ebbene, San Giovanni Battista ha battezzato Gesù, chiaro simbolo di una trasmissione di una conoscenza antica. Tutta la saga di Gesù Cristo ha delle straordinarie analogie con tradizioni precedenti: ad esempio la nascita. Per i cristiani di tutto il mondo il 25 dicembre è il giorno in cui è nato Gesù.Tuttaviala tradizionale collocazione è stata fissata alcuni secoli dopo la presunta nascita del Cristo. Forse non a caso, questa data riveste la stessa importanza per moltissime altre antiche religioni di tutto il mondo. Il 25 dicembre è la data di nascita di moltissimi dèi, quasi tutti nati da una vergine, che hanno avuto una vita terrena di 33 anni con 12 discepoli e poi sono stati traditi ed uccisi e risorti dopo 3 giorni! Può sembrare incredibile ma è proprio così e questo può far riflettere sulle vere origini del cristianesimo e il significato simbolico di questi eventi. Questa data, di cui non si trova traccia nei Vangeli, fu probabilmente scelta per sostituire la festa del Sole invitto, introdotta a Roma nel 274 dall'imperatore Aureliano. Anche Maria Maddalena non sappiamo se sia veramente esistita, ma la sua figura controversa merita un’analisi approfondita. Gli evangelisti la citano come facente parte del gruppo di donne che seguiva il Maestro; ma i ruoli che le sono stati attribuiti dalla tradizione successiva sarebbero in realtà riconducibili a due o tre donne diverse, in un’epoca e in un contesto geografico nel quale molte donne portavano il nome di Maria. Si può ipotizzare che Maria Maddalena sia a sua volta un mito che rivela le origini pagane trasfuse nel cristianesimo dei primordi.Prima del X secolo non vi è traccia alcuna di qualche luogo di culto in occidente dedicato alla Maddalena. L’idea della Maddalena sposa di Gesù, di cui si parla in vari romanzi, il più famoso il “Codice Da Vinci”di Dan Brown, nasce nella “controcultura” parigina di fine Ottocento formata da artisti che volevano scuotere le convenzioni.
Anche il concetto di femminile, o femminino sacro, non ha riscontro nelle antiche tradizioni. Lo sciamanesimo druidico vede l’individuo composto da tre istanze: corpo, mente e spirito. La spiritualità si colloca su un piano trascendente in cui il sesso non ha più motivo di essere identificato e non c’è distinzione tra maschio o femmina, così come per le persone di altre specie: sono viste come entità in cui può avvenire una trasformazione alchemica e mistica. Il simbolo di Maria Maddalena è stato accostato ai Catari e alla dinastia dei Merovingi. I Catari, secondo alcuni ricercatori, conservavano l’eredità di antiche tradizioni celtiche. L’appartenenza alla dinastia dei Merovingi farebbe pensare a una origine pagana. I Merovingi sono una dinastia in gran parte leggendaria, infatti non si sa molto dei personaggi delle origini. Ma la provenienza che viene attribuita ai Merovingi, ossia il Mar Nero, fa pensare a origini celtiche precristiane. Infatti attorno al Mar Nero erano insediate molte tribù celtiche unite in una federazione, come dimostra il ritrovamento del Calderone di Gundestrup, un reperto conservato al Museo Nazionale di Copenhagen costituito da una imponente coppa d’argento formata da placche ognuna delle quali rappresentava un clan e l’insieme documentava l’appartenenza delle varie etnie che si erano costituite in una federazione. Tribù che con l’esondazione del Mar Nero hanno subìto un esodo e si sono trasferite in varie parti d’Europa. Il primo Re dei Franchi era della dinastia dei Merovingi, ed è proprio nella Francia del Nord che secondo alcuni studiosi avvenne la “consegna” della Tradizione Celtica a quella cristiana. Anche il mito del Graal, che molti ricercatori accostano alla figura di Maddalena, è infinitamente più antico del cristianesimo. La tesi secondo cui Maddalena era il Sangreal,poiché portava nel suo grembo il sangue reale, non è accettabile in quanto il Graal è un simbolo infinitamente più antico che ricorre in moltissime tradizioni pagane, dai Celti ai Vikinghi e si estende anche ai Popoli nativi. Il suo significato, secondo le antiche tradizioni, è di natura spirituale, non fisica. Il Graal è stato visto come una pietra, come una coppa, come un libro. Ma il suo significato ha una valenza essenzialmente mistica. Rappresenta un percorso iniziatico, infatti il termine GRAAL è un acronimo degli alchimisti medievali: Gnosis Recepta Ab Antiqua Luce. Maria Maddalena è stata accostata anche alle vergini nere, simboli emblematici presenti su tutto il pianeta. Le Madonne nere rappresentano un culto pagano non spiegato dal cristianesimo. I Cavalieri Templari vedevano Maria Maddalena sotto le vesti di Madonna Nera; un culto così diffuso, al punto che sono state censite oltre cinquanta chiese templari dedicate a Maria Maddalena, dove si trovano statue o icòne di Vergini Nere. I primi gnostici cristiani accordavano a Maria Maddalena una reverenza particolare, perché ritenevano che il vero discepolo prediletto di Gesù fosse proprio lei, la compagna alla quale egli avrebbe trasmesso il più elevato e alto sapere segreto. Nella tradizione esoterica occidentale, Maria Maddalena è “simbolo della sapienza divina” e viene sempre descritta come vestita di abiti scuri o neri, come erano solite vestirsi le sacerdotesse della Dea egiziana Iside, la quale aveva sul capo, la corona di stelle della Sapienza, mentre il bambino che aveva in braccio, portava sul capo la corona dorata della regalità suprema.
Secondo le tradizioni antiche, la Madonna Nera è Madre Terra, è il Nigredo alchemico, la base del processo iniziatico dell’alchimia. E come sappiamo, l’alchimia è infinitamente più antica del cristianesimo, infatti affonda le sue radici nell’Antico Egitto. In definitiva, chi è e che cosa rappresenta Maria Maddalena? Si può pensare a un culto pagano che si è trasmesso nell’esoterismo cristiano, così come per altri simboli come il Graal. In Provenza, Francia, il culto pagano della Maddalena è molto sentito. Esistono tuttora cerimonie rievocative, sia in Francia sia in Italia che celebrano il culto pagano di Maria Maddalena. Ad esempio in Italia a Taggia, Liguria, la festività di Maria Maddalena viene celebrata ispirandosi a una tradizione pagana panteista, rappresentante la natura come fenomeno ciclico, in contrapposizione alla storia lineare della tradizione cattolica. Pertanto, la figura di Maria Maddalena può rappresentare un importante simbolo: la trasmissione e il tentativo di creare l’anello di congiunzione tra una tradizione pagana e il cristianesimo primitivo. Si può ipotizzare che per i druidi questo rappresentasse un tentativo di far sopravvivere una cultura altamente minacciata dalle invasioni romane e dall’avvento del cristianesimo, tentativo che purtroppo non è andato a buon fine. Tuttavia lo sciamanesimo druidico non è mai morto, ma è proseguito discretamente a fianco della storia grazie a coloro che lo hanno conservato e trasmesso.
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