Rosalba Nattero, giornalista, scrittrice e musicista, parla delle proprietà dei Menhir secondo la tradizione celtica.
I menhir erano considerati dai druidi, i sacerdoti dei Celti, come un ponte tra terra e cielo, un collegamento che unisce l’energia tellurica di Gaia, il nostro pianeta, a quella del cosmo. Gli antichi Celti usavano i luoghi megalitici come siti sacri e terapeutici. Ancora oggi i menhir in molti paesi celtici, come la Bretagna, vengono usati a scopo terapeutico e per trarre energia positiva.
A Dreamland, in Piemonte, è in corso un progetto per la sperimentazione degli effetti dei Menhir. Il cerchio di pietre di Dreamland è stato realizzato su un progetto di Giancarlo Barbadoro, ricercatore che da molti anni studia il megalitismo e gli effetti psicofisici dei menhir sull’individuo. Nella scelta e nella collocazione delle pietre è stato tenuto conto della loro proprietà e dei loro effetti psicofisici sull’individuo ed è stata fatta una ricerca basata sulla geobiologia sacra, una nuova scienza, già conosciuta dai Celti, che indaga sulle proprietà energetiche dei Menhir. Il cromlech di Dreamland è stato progettato secondo criteri di archeoastronomia delle tradizioni celtiche, e si rapporta energeticamente ad altri luoghi megalitici, come Stonehenge in Inghilterra, gli allineamenti di Carnac in Bretagna, Newgrange in Irlanda. Ognuna delle 12 pietre è stata scelta accuratamente per le sue specifiche proprietà ed è stata collocata seguendo un sistema cosmologico che rispecchia il ciclo del percorso del Sole nello zodiaco. Gli effetti del cromlech e delle singole pietre si manifestano con evidenza. La casistica che si sta raccogliendo a Dreamland conferma come ognuna di queste pietre produca degli effetti di benessere e armonia psicofisica.
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