Antartica

Cosa accade in Antartide? Il caso di Base Concordia

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22 Novembre 2017
L'immenso continente antartico. La sua superficie è ricoperta da ghiacci dallo spessore di 3-4 chilometri. Non si conosce lo stato del suolo sotto i ghiacci
L'immenso continente antartico. La sua superficie è ricoperta da ghiacci dallo spessore di 3-4 chilometri. Non si conosce lo stato del suolo sotto i ghiacci

Un continente tenuto in quarantena che ospita migliaia di ricercatori. Cosa stiano ricercando risulta un mistero. Gli eventi della base Concordia. Il continente conserva le antiche vestigia della prima terra abitata dagli uomini?


Il continente antartico tra omissioni storiche e conquiste militari

La storia del continente antartico affonda nel mistero. Già le prime carte geografiche medievali mostravano la sua esistenza e il suo profilo tratteggiato in maniera abbastanza precisa, anche se alcun esploratore del tempo vi era mai giunto.

In altre occasioni, planisferi dipinti in dimore rinascimentali, come quello del Castello della Manta in Piemonte, lo rappresentavano in un colore verde che può ricordare campi sterminati di vegetazione e non certamente il biancore dei ghiacci che siamo abituati a vedere nelle moderne immagini.

Durante la Seconda Guerra Mondiale in molti ambienti del nazismo tedesco si favoleggiava di una perduta civiltà che sarebbe esistita all'epoca dell'Eden biblico e che avrebbe lasciato resti di edifici e tecnologia sconosciuta al tempo.

Ma per il nazismo sembrò non essere solamente una leggenda. Il nazismo giunse a rivendicare vasti territori dell’Antartide che vennero battezzati con il nome di “Nuova Svevia”, la “Neuschwabenland” che poi al termine della II Guerra mondiale venne ribattezzata come “Terra della Regina Maud”.

Un tronco fossile di Glossopteris rinvenuto sul continente antartico. I ricercatori hanno potuto osservare gruppi di tronchi pietrificati, che potevano arrivare a circa 25 metri di altezza, che milioni di anni fa ricoprivano gran parte dell'Antartide. Un vero Eden
Un tronco fossile di Glossopteris rinvenuto sul continente antartico. I ricercatori hanno potuto osservare gruppi di tronchi pietrificati, che potevano arrivare a circa 25 metri di altezza, che milioni di anni fa ricoprivano gran parte dell'Antartide. Un vero Eden

Secondo varie testimonianze raccolte nel dopoguerra il nazismo organizzò nel '39 una spedizione militare composta da navi e sottomarini per poter giungere alle coste del continente antartico ed esplorarlo, ritenendo che esistessero nel sottosuolo una serie di caverne in cui potere realizzare la "Base 211", definita poi per la tecnologia impiegata dal Terzo Reich come la "Neu Berlin". Una grande base militare celata sotto i ghiacci per dare appoggio agli U-Boot che imperversavano nei mari contro i convogli alleati.

Terminata la Seconda Guerra Mondiale con la sconfitta del nazismo da parte degli Alleati e con la liberazione delle Nazioni occupate, il Pentagono prese sul serio la possibilità che reparti dell'esercito nazista avessero potuto sopravvivere tra i ghiacci dell'Antartico per prepararsi ad una inaspettata controffensiva oppure dedicarsi a sanguinosi atti di pirateria a danno delle navi delle grandi potenze vincitrici.

Per questo motivo il Pentagono, nel 1946, organizzò una colossale spedizione aeronavale chiamata in gergo "High Jump Operation" guidata dall’Ammiraglio Richard Byrd. La spedizione aveva lo scopo di esplorare militarmente il continente antartico e comprendeva una vera Task force di decine di navi e di circa cinquemila marines equipaggiati di tutto punto. La missione doveva approdare al continente antartico e rimanervi per condurre accurate esplorazioni per almeno diciotto mesi. Ma stranamente l'apparato aereonavale fece ritorno dopo appena una settimana.

L’affresco esistente nella sala delle feste del Castello della Manta, nei pressi di Cuneo in Piemonte. Il planisfero, realizzato nel 1560, riporta la raffigurazione del continente antartico, stranamente verdeggiante, trecento anni prima della sua scoperta ufficiale avvenuta nel 1773. Le società iniziatiche medievali ben conoscevano la sua ubicazione
L’affresco esistente nella sala delle feste del Castello della Manta, nei pressi di Cuneo in Piemonte. Il planisfero, realizzato nel 1560, riporta la raffigurazione del continente antartico, stranamente verdeggiante, trecento anni prima della sua scoperta ufficiale avvenuta nel 1773. Le società iniziatiche medievali ben conoscevano la sua ubicazione

E’ un mistero il fatto di essere stata organizzata una flotta così imponente per poi fare retromarcia così repentinamente. Avevano incontrato resistenza da parte di truppe naziste arroccate tra i ghiacci e di conseguenza gli americani si erano ritirati? Non c'è motivo di crederlo. Con la potenza di fuoco che possedevano avrebbero raso al suolo ogni forma di resistenza. E comunque avrebbero avuto più tempo per eliminare tutti i focolai di fanatica resistenza.


L'Antartide, un "patrimonio culturale da mettere in comune con tutta la specie umana"

E allora? Magari i militari USA, giunti sul posto, si erano resi conto che il continente era ancora abitato dai discendenti dei progenitori dell'umanità e se ne erano ritornati scusandosi dell'intrusione?

Ipotesi fantascientifica ma che potrebbe comunque stare in piedi basandosi sulle narrazioni di molte culture native che hanno da sempre asserito che l'umanità veniva dal perduto continente antartico e che vi era rimasta una rappresentanza del genere umano assieme ai suoi antichi tutori. A questo proposito la Bibbia potrebbe ricordarci lo strano serpente messo nell'Eden che di rettile aveva ben poco poiché aveva braccia a e gambe con cui poteva camminare.

Del resto, ad infittire il mistero, l’ammiraglio Byrd al suo ritorno dall’Antartico con la missione militare “High Jump” rilasciò una dichiarazione in cui ammoniva che gli Stati Uniti avrebbero dovuto rimanere “in uno stato di allerta continua” paventando una minaccia che poteva provenire da entrambi i poli. Ma se non era una minaccia nazista a chi si riferiva?

La Base Concordia, gestita dall'Italia, realizzata su un altopiano antartico al finire degli anni '90 sul sito "Dome C" che sembra nascondere misteriosi segreti
La Base Concordia, gestita dall'Italia, realizzata su un altopiano antartico al finire degli anni '90 sul sito "Dome C" che sembra nascondere misteriosi segreti

Altro fatto strano e inspiegabile è che gli USA, con la presenza delle loro prime basi organizzate sul continente antartico, avrebbero potuto reclamare la loro sovranità totale e annetterlo come un ulteriore “cinquantunesimo Stato” alla loro Repubblica Federale, ma stranamente non lo fecero. Gli USA uscivano vincitori dal conflitto della Seconda Guerra Mondiale e potevano, con l’appoggio della Società delle Nazioni, ridistribuire e ridisegnare la sovranità delle terre del pianeta secondo i loro interessi e nessuna altra Nazione avrebbe contestato la loro decisione.

Rimane ancora oggi un mistero il perché gli USA non abbiano reclamato la loro sovranità sul continente ricco di risorse minerali. Avendo vinto la guerra tra le Nazioni più contributive alla cessazione del conflitto e avendo teoricamente preso possesso dell'Antartide con i suoi primi isolati esploratori e con la presenza dell'armata aereonavale della Missione Hig Jump potevano trasformarlo in una stella da mettere sulla loro bandiera.

Considerando oltretutto la posizione strategica che l’Antartide poteva avere per gli USA e il fatto che nessun’altra Nazione avrebbe contestato la loro decisione poiché questo continente, fino agli anni ’50, non suscitava alcun interesse non mostrando altro che desolazione e infinite distese di ghiacci inospitali.

E invece, inspiegabilmente, gli USA non lo fecero. In occasione dell'Anno Geofisico Internazionale del 1957-58 gli USA in accordo con le Nazioni Unite stipularono il "Trattato Antartico" con cui veniva aperto l'accesso dell'Antartide alle Nazioni del pianeta e veniva regolamentato che il continente non avrebbe mai ospitato eserciti e armamenti, interdicendo assolutamente attività di tipo militare o di altro scopo bellico che implicasse esplosioni nucleari o depositi di materiale radioattivo.

 La mappa che mostra l'ubicazione strategica della Base Concordia tra altri due misteri antartici, quello dei "tunnel" e del Lago Vostok
La mappa che mostra l'ubicazione strategica della Base Concordia tra altri due misteri antartici, quello dei "tunnel" e del Lago Vostok

Un continente da preservare, come dichiararono gli USA nel Trattato Antartico, quale "Patrimonio culturale da mettere in comune con tutta la specie umana".

Ipoteticamente parlando, un simile atteggiamento da parte degli USA sarebbe giustificabile solamente se, come asseriscono le varie antiche tradizioni precristiane compresa quella dell'antico druidismo europeo, il continente poteva rappresentare effettivamente l'antico Eden, il "santuario dell'umanità" voluto dalla specie che l'aveva preceduta.

Una zona del pianeta in cui anche Dante Alighieri, esoterista rinascimentale, avrebbe collocato l'antico Eden che nella "Divina Commedia" declama come il luogo da cui "sortirono i primi uomini a rimirare le stelle".


Il mistero della base italiana Concordia

Ad oggi sul continente antartico ci sono circa trenta basi permanenti con costi elevati di realizzazione e di manutenzione logistica, che ospitano almeno trentamila ricercatori di tutti i Paesi della Terra.

Ma che cosa stiano ricercando, al di là di quanto dichiarato che riguarda la presenza delle polveri nell'atmosfera e della velocità dei venti, di preciso non si sa.

E soprattutto non si può sapere.

La rivista Shan Newspaper tentò qualche anno fa di stabilire un contatto con alcuni volontari della Base italiana Concordia. Ma il rapporto venne inspiegabilmente interrotto dai vertici della base antartica. Che cosa avevano da nascondere? Avevano paura che qualche volontario si lasciasse scappare informazioni imbarazzanti sulla loro precaria logistica o troppo riservate?

 I due tunnel misteriosi esistenti presso la Base Concordia. Hanno dimensioni considerevoli con una apertura di almeno 90 metri. Sono questi il reale oggetto della ricerca della base?
I due tunnel misteriosi esistenti presso la Base Concordia. Hanno dimensioni considerevoli con una apertura di almeno 90 metri. Sono questi il reale oggetto della ricerca della base?

Si riuscì a capire che la base era dedita alla ricerca astronomica… con un telescopietto amatoriale come si poté evincere dalle foto pubblicate su Facebook. Una base che non aveva neppure all'epoca un collegamento satellitare?

Si poté poi ancora giungere a conoscenza, prima della censura, che la base era stata costruita inspiegabilmente su un freddissimo altopiano antartico, poco adatto ad una base antartica, sul sito dove era esistita una base provvisoria statunitense che aveva operato per un tempo ristretto lavorando al recupero di un aereo militare che aveva effettuato un atterraggio di fortuna.

Per quanto riguarda i misteri dell'Antartide va citato il fatto che vicino alla base italiana di Concordia, posta curiosamente a relativa distanza dal famoso lago Vostok dove sembrerebbe che persino la NSA americana abbia fatto atto di presenza, sono state rilevate dai satelliti due misteriose grandi "bocche" che si aprono nel sottosuolo roccioso nei pressi del Mare Antartico e che sembrano essere l’ingresso di grandi gallerie che portano sotto la superficie del continente.

La particolare struttura di queste bocche, simile per entrambe, porta a ritenere che siano di natura artificiale. Le misure di ciascuna delle due "bocche" risultano considerevoli con un’apertura calcolata di almeno 90 metri di larghezza e 30 in altezza.

 Inseguendo il mito del Graal. Un documento rilasciato dalla Base di McMurdo porta a riconsiderare il mito di Fetonte in una chiave storica. Nell'immagine una figura, sauroide e antropomorfa, raffigurata in dipinto medievale mentre dona nell'Eden la conoscenza ai progenitori dell'umanità
Inseguendo il mito del Graal. Un documento rilasciato dalla Base di McMurdo porta a riconsiderare il mito di Fetonte in una chiave storica. Nell'immagine una figura, sauroide e antropomorfa, raffigurata in dipinto medievale mentre dona nell'Eden la conoscenza ai progenitori dell'umanità

Che siano questi gli obiettivi non dichiarati, e mantenuti ermeticamente secretati, della presenza di Base Concordia sull'inospitale altipiano antartico?


Un segreto sotto gli occhi di tutti

Ma Base Concordia non sembra essere la sola base a trattenere informazioni che non devono essere divulgate.

Sui segreti custoditi dalle basi antartiche posso citare quanto ebbi modo di leggere in un articolo pubblicato sul bollettino ufficiale della base statunitense di McMurdo Station in Antartide. Una base che è a tutti gli effetti una vera e propria città pressoché autonoma, in cui trovano ospitalità circa 1.250 ricercatori e tecnici di ogni disciplina.

L'articolo era stato scritto da un ufficiale di stanza alla base:

"In tutte le ricerche che si svolgono in questo grande continente, vi è una sospetta mancanza di attenzione a certe teorie, assolutamente straordinarie, che meritano un esame approfondito. Stiamo vivendo sulla superficie di una terra in gran parte inesplorata, ed è da tempo che abbiamo preso in considerazione solo semplici rocce, ghiacciai e pinguini.

Sto parlando dell’evidenza che è stata sollevata a più riprese, che rivela che non siamo i primi esseri viventi ad abitare questo luogo, e che la ricerca scientifica non è l'unica attività che viene svolta qui. Quando riconosceremo che ci possono essere molte più cose oltre le apparenze che abbiamo sotto gli occhi?

Come tutti sanno, il continente è pressoché completamente ricoperto dai ghiacci. Cosa si nasconda sotto quel ghiaccio, a chilometri di profondità in molti luoghi del continente, è un fattore ancora sconosciuto. La verità viene fuori, tuttavia, da poche anime coraggiose che cercano delle risposte ad alcune domande inquietanti. Esiste nel loro lavoro una forte evidenza che rivela che l'Antartide è stata abitata molto tempo fa da creature sconosciute, quando la temperatura di questo continente era molto più calda”.

Una panoramica della base americana di McMurdo Station in Antartide. Costituisce una vera e propria città pressoché autonoma, in cui trovano ospitalità circa 1250 ricercatori e tecnici di ogni disciplina

 I misteri dell'Antartide. Un oggetto impattato al suolo guardato a vista da quattro blindati?

Una panoramica della base americana di McMurdo Station in Antartide. Costituisce una vera e propria città pressoché autonoma, in cui trovano ospitalità circa 1250 ricercatori e tecnici di ogni disciplina I misteri dell'Antartide. Un oggetto impattato al suolo guardato a vista da quattro blindati?

www.giancarlobarbadoro.net

 

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