Animalismo |
Le iniziative per dire No allo Zoo |
13 Giugno 2017 | ||||||||
Gli eventi di SOS Gaia a sostegno della campagna “No Zoo 2017”
Una serie di iniziative benefit sono state organizzate dall’associazione animalista e antispecista SOS Gaia a sostegno della campagna “No Zoo 2017” contro la riapertura dello Zoo al Parco Michelotti di Torino. Il Comitato promotore della campagna, costituito insieme a SOS Gaia da ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE, LIDA, OIPA, PRO NATURA Torino, ha organizzato da gennaio ad oggi numerosi eventi per sensibilizzare la cittadinanza contro la riapertura dello zoo di Torino, chiuso trent’anni fa. Particolarmente riuscite, tra quelle organizzate da SOS Gaia, sono state la serata del Comico Vegano Manuel Negro e la cena benefit organizzata insieme ad AgireOra. Manuel Negro non è nuovo ad iniziative benefit in favore degli animali e da tempo collabora con SOS Gaia contribuendo alla causa animalista con i suoi esilaranti spettacoli in cui insieme al divertimento fornisce al pubblico informazioni utili per la scelta vegana. Un attore impegnato e sensibile che ha fatto della sua passione un’arte.
Lo spettacolo di Manuel Negro, intitolato “Vegani, se li conosci (non) li eviti”, si è tenuto venerdì 5 maggio presso il Garage di Arte e Cultura di Torino. E’ stato un gradito ritorno al Garage per il comico vegano, che già in altre occasioni nella stessa sede aveva riscosso un notevole successo. Manuel Negro ha da tempo intrapreso con Rosalba Nattero, presidente di SOS Gaia, una serie di progetti volti a sensibilizzare sull’animalismo e antispecismo e per la diffusione della cultura vegan. In questa occasione il comico si è prestato volentieri a organizzare una serata per diffondere la campagna contro la riapertura dello zoo e in particolare per sostenere la manifestazione nazionale del 27 maggio “No allo zoo, no alla privatizzazione dei beni comuni”. La cena benefit organizzata da SOS Gaia e AgireOra si è svolta invece domenica 30 aprile presso il ristorante indiano Karmacola di Torino, che ha accolto gli oltre 120 convenuti in un'atmosfera intima e festosa, deliziandoli con appetitosi piatti etnici tradizionali, rigorosamente vegan. Un'occasione piacevole e divertente per sostenere una causa che sempre più associazioni, sia a livello locale che nazionale, e singoli cittadini hanno deciso di fare propria: fermare quello che a tutti gli effetti appare come un balzo indietro di trent'anni, a quel 1987 in cui la cittadinanza Torinese festeggiò la chiusura dello Zoo, divenuto simbolo di una sofferenza inutile e deprimente.
A molti sembra inconcepibile che oggi, visti i progressi fatti nel campo della difesa dei diritti animali e nonostante la contrarietà della maggioranza della popolazione, si decida di ripercorrere da capo quel fallimento morale ed economico. Mentre nel resto del mondo si chiudono gli Zoo e cresce sempre di più il dibattito intorno ai diritti degli animali, il Comune di Torino – che pure in passato si era dimostrato esemplare per certe tematiche - sceglie di puntare sulla spettacolarizzazione della prigionia di esseri senzienti, condannati a vivere la loro vita in gabbia senza alcuna colpa. Svendendo nel contempo uno dei punti verdi più caratteristici della città. Contro questo vero e proprio scempio, le maggiori sigle dell’associazionismo animalista e ambientalista nazionale si sono riunite in un Comitato, organizzando svariate iniziative in un fitto calendario che è culminato nella Manifestazione Nazionale contro gli Zoo e la svendita del patrimonio pubblico, indetta per sabato 27 maggio a Torino, a cui hanno partecipato più di 2.000 persone. Un evento che ha radunato persone da tutta Italia per ribadire la contrarietà al progetto dello Zoo torinese, che diventa anche un simbolo per testimoniare il dissenso contro ogni Zoo. Contro ogni forma di reclusione e sfruttamento di esseri senzienti, al di là della loro forma o specie.
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