Animalismo |
La storia di Ginetto, il macaco burlone |
27 Novembre 2014 | ||||||
L’ospite insolito dell’Oasi degli Animali
Ho conosciuto Ginetto. Un tipo simpatico, piuttosto burlone anche, indiscutibilmente donato di fascino e autorevolezza, curioso, socievole ma anche schivo. Mi ha subito salutata, per poi voltarsi improvvisamente di spalle e ripetere più volte sia il saluto che il sottrarsi scherzoso. Ginetto è un macaco nemestrino - Macaca nemestrina, detto anche Macaco coda di porco, per la corta coda a ricciolo - arrivato qui da molto lontano, non è chiaro né come né da dove (comunque dall'Asia), ma è certo che ciò sia avvenuto contro la sua volontà, come per tutti i suoi simili. Sequestrato dalla Guardia Forestale di Milano per commercio e detenzione illegale, è approdato all'Oasi degli Animali, un bel Parco Faunistico privato sulle colline di San Sebastiano da Po, Torino, nell'ottobre 2009. L'Oasi degli Animali è un posto molto ospitale, che talvolta accoglie anche animali sotto la protezione di Provincia e Guardia Forestale, in cui il proprietario Dario Garabello e l'altro responsabile Gaspare Canzoneri hanno fin dall'inizio accolto con grande affetto questo ospite insolito. All'Oasi degli Animali si può incontrare infatti una varietà di animali autoctoni ed esotici, ma nessun altro primate. Dal canto proprio, Ginetto ha subito familiarizzato con Dario e Gaspare e fatto amicizia con gli animali del parco.
Il macaco, oggi ormai adulto, è arrivato quando aveva circa un anno e mezzo d'età, con i muscoli così deboli da essere quasi atrofizzati, per la lunga detenzione in uno spazio molto ristretto, e bisognoso di cure, stimoli e attenzioni. In particolare è stato necessario insegnargli ad arrampicarsi ed aiutarlo in questo, sostenendolo fisicamente e incoraggiandolo. Ginetto ha vissuto libero nel parco fino ad un anno fa! Trascorreva buona parte della giornata nella zona della reception, insieme ai Responsabili dell'Oasi, a cani e gatti, veniva accompagnato quotidianamente in giro per il parco, che si estende per 130.000 metri quadrati, in modo che potesse scegliersi le erbe preferite da mangiare e gli insetti e passava la notte in casa. Con la maturità sessuale, che in questa specie viene raggiunta intorno ai quattro anni e mezzo dai maschi e circa un anno prima dalle femmine, Ginetto è diventato piuttosto aggressivo e per motivi di sicurezza, soprattutto nei riguardi dei visitatori, si è dovuto procedere a sistemarlo in una struttura chiusa. Questa soluzione è dispiaciuta a tutti, con ogni probabilità a Ginetto e certamente agli umani, ma è comprensibile che non sia stato possibile fare altrimenti.
Il macaco vive in una struttura di modeste dimensioni, dotata di un reparto in muratura riscaldato, particolarmente adatto per la notte e per ripararsi dal freddo invernale, purtoppo in solitudine. I macachi nemestrini vivono in gruppi, ma Ginetto, strappato alla sua famiglia in tenerà età e cresciuto da esseri umani e senza conspecifici, incontrerebbe purtroppo verosimili difficoltà sia nell'inserimento in una colonia preesistente, sia nell'integrazione di un altro individuo con lui. Il Centro sarebbe però disponibile ad effettuare tutti gli interventi di riabilitazione psicosociale ed integrazione opportuni, qualora risultasse per esempio che una femmina della sua stessa specie, sola anche lei, avesse bisogno di accoglienza. Inoltre si sta valutando la possibilità di costruire per Ginetto una struttura più ampia, elevata in altezza e in una bella posizione, che possa fungere soprattutto da residenza primaverile ed estiva. Sebbene la sua vita sia iniziata all'insegna di gravi traumi, Ginetto ha almeno avuto la fortuna di giungere alle cure affettuose di persone disponibili a fare il possibile per dargli una vita dignitosa. Ginetto ha vissuto parecchie avventure all'Oasi degli Animali, ha architettato scherzi e potuto mantenere senso dell'umorismo e vitalità; speriamo di cuore che possa vivere altre avventure in futuro. Dario Garabello mi ha confidato di trovare ulteriore impulso al proprio appassionato lavoro, nonostante le difficoltà burocratiche e talvolta finanziarie, nella possibilità di dare ad ognuno dei suoi ospiti un ambiente rispettoso delle loro esigenze e la libertà di riprodursi in tutti i casi in cui questo è possibile. Lui e Gaspare riservano un particolare affetto a Ginetto e, in considerazione dei suoi specifici bisogni per quanto riguarda il contatto umano e gli interventi di arricchimento, sperano di poter migliorare ulteriormente le sue condizioni di vita. Per ulteriori informazioni: www.oasideglianimali.it
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