Ambiente

Esserci o non esserci?

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18 Dicembre 2023
Il Monveso di Forzo
Il Monveso di Forzo

Forse, se più persone si rendessero conto di cosa accadde nella prima ondata di estinzione e poi nella seconda, ora sarebbero meno disinvolte circa la terza ondata, cui partecipano. Se noi, ora, ci rendessimo conto di quante specie abbiamo già sradicato, potremmo essere più motivati a proteggere quelle che ancora sopravvivono”. Yuval Noah Harari – Sapiens, Da animali a dèi.


Già, se ci rendessimo conto, facendo nostra l’esortazione dello scrittore israeliano potremmo decidere per una volta di “non esserci”, sciogliendo l’amletico dubbio. Decidere di lasciare un luogo, un angolo di questo Pianeta, a esclusiva frequentazione delle altre specie viventi (e senzienti) a cui abbiamo via via sottratto lo spazio vitale. Le risorse per la loro vita.

Potremmo finalmente decidere di porre un Limite al nostro agire. E questo non per costrizione, ma per autonoma scelta individuale. È questa la finalità del progetto “Montagna Sacra”, ideato in occasione del centenario del Parco nazionale Gran Paradiso, primo parco naturale italiano.

Una montagna sacra per la Natura, sulla cui cima chi aderisce al progetto si impegna a non salire più. In questo modo la montagna prescelta diventa un simbolo di astensione, un simbolo del “non esserci”. Una proposta rivoluzionaria, “sovversiva”, in quanto sovverte modi di essere e di pensare, e soprattutto di rapportarsi alla Natura, alla comunità degli altri esseri viventi che (ancora) popolano il Pianeta.

La montagna, di forma piramidale, ha un’altezza di 3.322 metri
La montagna, di forma piramidale, ha un’altezza di 3.322 metri

Una comunità nei confronti della quale la specie Homo sapiens dovrebbe oggi, anno 2023 nell’era denominata non per nulla Antropocene, maturare atteggiamenti di forte responsabilità. Che significa, trattandosi in questo caso della cima di una montagna, far prevalere la contemplazione e la riflessione sulla conquista. La cima di una montagna, luogo simbolico, luogo di “inutile conquista” (Lionel Terray).

Questa montagna è stata individuata: il Monveso di Forzo. Una scelta ponderata, scaturita da un’analisi del territorio del Parco Gran Paradiso. Il Monveso si trova sul crinale divisorio fra Piemonte e Valle d’Aosta (le due regioni interessate dal parco), tra la Val Soana - dove caratterizza fortemente il Vallone di Forzo, tra i più integri dell’area protetta - e la Valeille in Valle di Cogne. Una bella montagna, di forma piramidale e considerevole altezza (3322 m), poco salita e, soprattutto, ben individuabile dalla pianura canavesana, a Nord di Torino.


Monveso di Forzo “Montagna Sacra” per la Natura

Lanciata ormai tre anni fa, la proposta ha suscitato forte interesse presso i media e, soprattutto, un vivace dibattito. D'altronde creare discussione era ed è l’obiettivo primario del progetto e si può dire che sia stato in buona misura conseguito. Difficile è stato (e tutt’ora è) far capire che il progetto non prevede alcun divieto, peraltro non possibile dal punto di vista formale (è altra cosa dall’istituzione di una riserva integrale codificata), ma soprattutto inopportuno.

Altre perplessità sono scaturite dal termine “sacro”, potente ma anche carico di complessità.

Fin da subito si è cercata la condivisione delle comunità locali sui cui territori si trova il Monveso. Un obiettivo non facile, ma essenziale per un buon esito del progetto. Ad oggi un fattivo interesse è giunto soltanto dal versante piemontese, grazie soprattutto al giovane sindaco del comune di Ronco Canavese che ne ha comprese le motivazioni (coerenti tra l’altro con la storia della valle) e ha palesato un atteggiamento di apertura e collaborazione. Diverse le cose invece sul versante valdostano, dove il comune di Cogne si è dimostrato restio ad accogliere la proposta.

Un’altra immagine del Monveso di Forzo. Foto: Toni Farina
Un’altra immagine del Monveso di Forzo. Foto: Toni Farina

Sia nel 2022 che quest’anno, 2023, nel Vallone di Forzo (comune di Ronco) si sono svolte manifestazioni pubbliche a sostegno del progetto, passeggiate seguite da concerto musicale del Gruppo LabGraal sostenitore del progetto.

Altre manifestazioni sono previste per il 2024. Sempre nel 2022, il 26 novembre, il progetto ha avuto una partecipata presentazione ufficiale presso il Museo nazionale della Montagna a Torino.


Il futuro

Il progetto è sostenuto da un gruppo di lavoro operativo composto da persone di varia competenza. In un recente incontro on line si sono definite le azioni per il prossimo anno che vedranno coinvolto nuovamente il versante piemontese, ma lo scopo è di coinvolgere anche il versante di Cogne. Non solo, il messaggio del progetto è di fatto “universale” e nulla vieta che sia esteso ad altre zone, non limitato a vette montane.

Per approfondire le tematiche e l’evoluzione del progetto si può andare sull’apposita pagina web: www.sherpa-gate.com/la-montagna-sacra

Sulla pagina si trovano i nominativi dei componenti il comitato promotore e del gruppo di lavoro. Ma soprattutto si può aderire nominalmente al progetto compilando l’apposito modulo (si può consultare anche l’elenco degli aderenti aggiornato).


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