Ambiente

L’Ora della Terra

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17 Aprile 2014

Piazza San Pietro invasa dai Panda del WWF

Il 29 marzo è stato il giorno della manifestazione del WWF “Earth Hour” e sono state spente per un’ora le luci dei monumenti, delle Basiliche, delle aziende e delle case private, in Italia e in tutto il mondo


Il World Wide Fund for Nature o WWF, nato nel 1961, è la più grande organizzazione mondiale per la protezione della natura. Nel 1966 Fulco Pratesi ha fondato il WWF Italia.

L'“Ora della Terra” o “Earth Hour” è l'evento di punta con il quale il WWF intende sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità del risparmio energetico per fermare il riscaldamento globale, perché bisogna agire più in fretta possibile per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.

L'”Earth Hour”, che è arrivato all'ottavo anno ed ha assunto le dimensioni di movimento globale, prevede il simbolico spegnimento delle luci dei monumenti, delle piazze, delle abitazioni, delle aziende, in ogni luogo della Terra, per un'ora, unendo i partecipanti in una grande forza planetaria.

Lo spegnimento delle luci è iniziato alle 20,30 nelle Isole Samoa della Polinesia (le 8,30 circa in Italia), è arrivato a Auckland in Nuova Zelanda e seguendo il fuso orario ha fatto il giro della Terra toccando alcune delle più importanti città italiane, Firenze, Torino, Venezia e Roma, dove è stata smorzata l'illuminazione della facciata e della cupola di San Pietro, e tornando nei pressi di dove è partito, è terminato a Tahiti.

L'”Earth Hour” ha avuto il suo inizio nel 2007 nella sola città australiana di Sydney, ma in tre anni ha esteso la partecipazione a tanti altri Paesi grazie al contributo dei social network e ad una diffusione capillare via web. Nel 2010 nell' “Ora della Terra” sono stati spenti 1200 dei più famosi monumenti, le sedi di istituzioni ed imprese, un numero imprecisato ma elevato di case private, le scuole; per un’ora di buio che ha concretamente fatto il giro del mondo, con il contributo di più di 4.500 città di 128 Paesi. Nel 2013 hanno aderito 2 miliardi di cittadini delle varie Nazioni, mentre nel 2014 il numero delle persone potrebbe essere di molto superiore visto che hanno contribuito alla diffusione dell'evento 162 Paesi.

In Italia quest'anno sono state spente le luci di molti monumenti di rilevanza storica. Ponte Vecchio ed il David di Michelangelo di Firenze, la Torre di Pisa, il Maschio Angioino e Piazza del Plebiscito di Napoli, Piazza San Marco e Palazzo Ducale di Venezia, la Mole Antonelliana di Torino, il Teatro Margherita di Bari, la Fontana di Piazza De Ferrari di Genova, il Duomo di Ancona, il Castello Monforte di Campobasso, la Valle dei Templi di Agrigento, il Teatro Massimo di Palermo.


Il fumettista Giacomo Bevilacqua mentre disegna il pallone aerostatico

A Roma oltre alla facciata ed alla cupola di San Pietro sono stati spenti, il Palazzo Senatorio di Piazza del Campidoglio, la Fontana dell'Acqua Paola sul Gianicolo ed infine Montecitorio. La manifestazione romana si è svolta a Piazza Pio XII, davanti la Basilica di San Pietro, con lo sfondo scenografico di 100 piccoli panda di cartapesta insieme all'Orso Polare, tra gli altri partecipanti era presente la delegazione romana di SOS Gaia che ha potuto confrontarsi con i rappresentanti del WWF Italia.

L' “Ora della Terra” ha regalato una bella esperienza agli abitanti di Maddaloni, un paesino in provincia di Caserta, che hanno potuto ammirare ed apprezzare la magia del cielo stellato senza il fastidioso inquinamento luminoso.

Insomma questo evento ha l'unico scopo di aumentare la consapevolezza che ogni nostra azione quotidiana può avere un impatto ambientale, che possiamo ridurre smorzando per un'ora le luci della nostra casa.

In questi giorni gli scienziati dell'Intergovernamental Panel on Climate Change, IPCC, gruppo intergovernativo di esperti di cambiamento climatico, si sono riuniti in Giappone a Yokohama per discutere dei devastanti effetti dell'emissione dei gas serra sul clima del nostro pianeta, la cui primaria causa sono le attività umane. I cambiamenti climatici si stanno già manifestando nell'agricoltura, nella salute, negli ecosistemi e nell'approvvigionamento idrico; rileva l'IPCC che questi mutamenti colpiscono nella stessa misura diverse zone della Terra, i poli e i tropici, le isole e i grandi continenti, i paesi ricchi e quelli poverissimi, lo dimostrano le ondate di calore in Europa, gli incendi negli Stati Uniti, la siccità in Australia. Inoltre tra le gravi conseguenze di questa situazione è stata già accertata una diminuzione dei raccolti di grano e di riso del 2% nell'arco di 10 anni.

Il co-Presidente del Working Group II dell'IPCC, Chris Field, presentando il rapporto, ha sottolineato che, pure se i dati esaminati sono riferiti ad avvenimenti passati, è chiaro che il pianeta si adatta ai cambiamenti climatici riducendone i rischi, ma se le emissioni di gas serra non verranno abbassate la situazione diventerà difficile da gestire. Il Presidente dell'IPCC, Rajendra Pachauri in merito al rapporto ha aggiunto: “È un invito ad agire. Senza riduzioni delle emissioni, l'impatto del riscaldamento potrebbe andare fuori controllo.”

Ecco alcuni slogan elaborati dal WWF che stimolano una profonda riflessione sul problema del climatic change.

“La natura al centro, il cambiamento climatico evolve più rapidamente di quanto previsto: ritrovare un equilibrio con la natura è fondamentale per il nostro futuro.”

“La sfida è cambiare. E il cambiamento vero parte da ciascuno di noi”, “Cambia modo di spostarti”. “Promuoviamo un'economia che ponga al centro l'importanza del capitale naturale e sia capace di farci vivere nei limiti di un solo Pianeta. Nuovi modi di produrre e di consumare anche ad imitazione dei cicli naturali.”

Alla manifestazione romana di Piazza Pio XII ha contribuito il noto fumettista Giacomo Bevilacqua autore di “A panda piace”, che ha realizzato una installazione su un pallone aerostatico di tre metri di diametro dedicata al Panda, il simbolo del WWF, e ai temi dell'”Earth Hour”.


Il Panda, simbolo del WWF

Giacomo Bevilacqua ci ha spiegato le ragioni della sua partecipazione: “Io ed il WWF collaboriamo dal 2008, l'anno in cui è nato il mio personaggio “A Panda piace” e quindi per me è un grande onore partecipare a questo evento e nel mio piccolo fare qualcosa di importante per questa occasione che prevede lo spegnimento di tante luci per il risparmio energetico. Inoltre il mio Panda è anche il simbolo del WWF e nel pomeriggio lo disegnerò sul pallone aerostatico, insieme all'Orso Polare che rischia l'estinzione a causa del riscaldamento globale; i bambini si cimenteranno nella riproduzione di questi disegni.”

Ci spiega ancora Giacomo Bevilacqua che i suoi fumetti non sono casuali ma tesi a stimolare una coscienza ambientale nel pubblico: “Nei miei fumetti cerco di mettere dei messaggi che possono sensibilizzare il lettore dal punto di vista ecologico. Mentre dal punto di vista pratico sono tre o quattro anni che non uso più carta o penne ma soltanto il computer portatile, ed il mio fumetto si può leggere gratis sul sito www.apandapiace.com."

“Il cambiamento climatico evolve più rapidamente del previsto: ritrovare un equilibrio con la natura è fondamentale per il nostro futuro”, “Per dare una speranza al futuro”, sono gli altri slogan che sanciscono gli intenti del WWF.

Proprio del futuro ci ha parlato Vanessa Ranieri, presidente del WWF Lazio: “Questo è un momento importantissimo perché sta avvenendo un passaggio di testimone che deve essere raccolto dalle nuove generazioni. Purtroppo i giovani prendono quello che noi gli lasciamo, ma dobbiamo essere ottimisti perché sicuramente erediteranno quella speranza nel futuro che noi ci impegniamo a costruire per loro. È quindi importante sensibilizzare l'opinione pubblica, e oggi con l'Earth Hour attiriamo l'attenzione sul problema del cambiamento climatico troppo spesso disatteso dalle politiche territoriali e mondiali. I ragazzi devono spegnere la luce tutti insieme e far vedere che sono moltissimi da non poter essere ignorati.”

Attraverso il messaggio globale dell' “Earth Hour” iniziato otto anni fa a Sydney, si è formata una “Ola” mondiale che a livello territoriale, come ad esempio nel Lazio, ha impegnato tantissimi piccoli paesini a cercare il loro simbolo locale per smorzarne le luci in quell'Ora.

Vanessa Ranieri aggiunge ancora: “Ognuno di noi è importante e insieme agli altri fa numero, quindi un singolo individuo farà la differenza per questo pianeta che noi abbiamo il dovere di conservare e trasferire pulito a chi viene dopo di noi”.


Fulco Pratesi, fondatore di WWF Italia

In merito all'energia il WWF propone un reale cambiamento attraverso la sua produzione dalle fonti rinnovabili, al fine di tagliare drasticamente i gas dell'effetto serra; auspicando inoltre uno stile di vita ecosostenibile a mezzo di una alimentazione che non gravi pesantemente sulle specie e sull'habitat, che non intacchi le foreste e non degradi il suolo.

Il Presidente del WWF Italia, Dante Caserta, ci dice: “L' “Earth Hour” è una manifestazione che coinvolge tantissimi Paesi nel Mondo, le istituzioni ed i cittadini, sensibilizzando tutti verso uno sviluppo sostenibile, verso il cambiamento delle nostre politiche energetiche. Purtroppo l'Italia, ma anche tanti altri paesi in Europa e nel mondo, continuano a fare scelte energetiche sulla base delle fonti fossili, noi invece chiediamo il risparmio e l'utilizzo delle fonti alternative come l'eolico ed il solare.”

Il Presidente Caserta sottolinea pure l'importanza dell'alimentazione per ridurre l'inquinamento: “Dobbiamo mettere maggiore attenzione ai nostri consumi alimentari. Come WWF abbiamo fatto una serie di studi che hanno dimostrato che il consumo di carne, eccessivo nella società moderna, determina dei danni ambientali. Quindi se non si vuole proprio scegliere il vegetariano, è auspicabile almeno una riduzione dell'alimentazione carnea, per dare una mano alla natura ed all'ambiente in generale. Lo spegnimento di oggi per un'Ora è simbolico, ci ricorda che ognuno di noi ha un ruolo, le nostre scelte quotidiane possono migliorare l'impronta ecologica. Ad esempio usare meno l'automobile e muoversi in bicicletta o con i mezzi pubblici, chiedendo alle istituzioni di migliorare il servizio. Spegnere le luci quando non ci servono, chiudere lo stand-by degli elettrodomestici che consuma energia inutilmente. Questi e tanti altri piccoli accorgimenti che aiutano il Pianeta si possono reperire nel sito del WWF.”

Il riscaldamento globale è un pericolo per la sopravvivenza della vita come la conosciamo, moltissime specie sono a rischio di estinzione, soprattutto quelle che vivono nelle regioni artiche dove si sta sciogliendo il ghiaccio, l'Orso Bianco è una di queste. “SOS Orso Polare” è una delle campagne più rappresentative del WWF.

Maria Grazia Midulla, responsabile Energia & Clima ci spiega il problema del climatic change: “È una delle maggiori minacce alla sopravvivenza della specie umana, ma in questo momento abbiamo ancora margine per agire.”

Gli uomini da duecento anni pompano anidride carbonica nell'atmosfera bruciando combustibili fossili. Il clima che conosciamo è dovuto all'uso dei combustibili fossili che ha riportato fuori il carbonio fossilizzato sotto terra, ricreando le condizioni di milioni di anni addietro; infatti oggi abbiamo una concentrazione di anidride carbonica di 400 parti per milione uguale a quella di 3 milioni di anni fa. Ovviamente con queste immissioni la Terra comincia ad avere piccoli cambiamenti di temperatura, ma siamo ancora in tempo per evitare quel rialzo che sconvolgerebbe la vita. Se agiamo oggi ne trarremo indubbi benefici, come riporta un recente articolo uscito sul British Journal, perché meno combustibili fossili vuol dire meno inquinamento e quindi meno malattie, muoversi in modo diverso significa più movimento fisico e più salute. “Perché non lo facciamo?” continua Midulla “Perché alcune persone hanno interesse a non farlo! Ma il progresso non sono queste persone, ma quello che vogliamo noi unitamente a tanta altra gente che grazie all' Earth Hour non si sente sola. Noi abbiamo il potere di agire: ad esempio una mail mandata ad una azienda particolarmente inquinante, insieme alle altre, crea il caso da risolvere. In questo periodo una società energetica italiana parla di nucleare ignorando le rinnovabili, mandiamo mail! Così potremo influenzare anche chi ci governa.”

La Responsabile Energia & Clima ci parla anche del problema dell'orso: “Con il cambiamento climatico c'è il rischio di perdere un terzo delle specie viventi, ma l'orso bianco a causa dello scioglimento dei ghiacci purtroppo già oggi soffre, non riesce a nutrirsi e va alla ricerca di cibo entrando in competizione con gli altri animali, si avvicina ai centri abitati, insomma è bellissimo e disperato e noi stiamo cercando di aiutarlo. Ma siamo coscienti che se perdiamo questa battaglia vanifichiamo il nostro lavoro degli ultimi 50 anni, per questo vi chiediamo di aiutarci.”


Il pallone aerostatico disegnato da Giacomo Bevilacqua

Fulco Pratesi fondatore del WWF Italia, oggi Presidente onorario, pone l'accento sul grande successo dell' “Earth Hour” grazie alla partecipazione di moltissime persone che aumentano con il passare degli anni, dimostrando che la maggior parte di noi è fattivamente impegnata a ridurre lo spreco di energia e l'uso di combustibili fossili che stanno avvelenando il pianeta.

Ha aggiunto: “I governi si sensibilizzano se noi premiamo su di loro, ma soprattutto se ci comportiamo bene, spegnendo le luci, usando elettrodomestici poco inquinanti; se questi comportamenti virtuosi vengono moltiplicati per i milioni di italiani e per i sette miliardi della popolazione mondiale, qualcosa può cambiare e l'emblema rappresentato da questa ora di buio credo sia importante.”

Il Presidente onorario del WWF ci parla anche dei due animali che rischiano l'estinzione: “Il panda è il simbolo dell'Associazione e da anni lottiamo per salvarlo, oggi ne sono rimasti 1.700 esemplari, mentre l'orso polare è in rapido declino a causa dello scioglimento della banchisa polare.”

Fulco Pratesi definisce l' “Earth Hour” una “Ola” di buio simbolica per ripensare i nostri consumi, i nostri sprechi, la nostra indifferenza nei confronti della Terra, ricordando che se la temperatura sale di 4 gradi sarà veramente difficile per tutti.

Sottolinea che è molto brutto constatare che l'uomo è il peggiore assassino di questo mondo, anche rispetto alle milioni di specie che sono costrette a convivere con lui. Sarebbe ora che si pensasse anche agli animali, o alle popolazioni native che vivevano nei boschi prima che venissero distrutti per coltivare le palme da olio, o ancora alle stupende foreste del Congo saccheggiate dalle trivellazioni per la ricerca del petrolio. Perché in realtà l'uomo si comporta come un parassita.

Infine il Presidente onorario del WWF rivolge un appello: “dobbiamo impegnarci a lottare, a far sentire la nostra voce, ognuno di noi con il proprio impegno può cambiare il pianeta.”

Concludo ricordando che Madre Terra ha impiegato miliardi di anni per creare questo meraviglioso ambiente adatto ad ospitare la vita che conosciamo, essa è la progenitrice di tutte le forme viventi ed ha diritto ad essere rispettata dai suoi figli.


Ivana Pizzorni è la responsabile della sede romana di SOS Gaia


 

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