| Leggende e Tradizioni |
Un Convegno sulla Stregoneria: Superstizione o Scienza dimenticata? |
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| 18 Novembre 2025 | ||||||||||||||
È stato un Convegno bellissimo quello che si è svolto domenica 12 ottobre 2025 all’Ecovillaggio di Dreamland nel Parco La Mandria, organizzato dalla Ecospirituality Foundation (commissione Centro Studi Giancarlo Barbadoro) in collaborazione con Yume Edizioni dal titolo "Stregoneria: superstizione o Scienza dimenticata?", con ospiti d’eccezione: Massimo Centini, antropologo e scrittore, Katia Bernacci, saggista e immodestamente la sottoscritta Rosalba Nattero, giornalista e scrittrice. Massimo Centini ha parlato di “La schiera del diavolo. Caccia Selvaggia, esercito furioso e mitologia dell’oltretomba”. Katia Bernacci ha parlato della trasformazione da Dea a Strega. Io ho parlato dei legami tra Stregoneria e Sciamanesimo, legami purtroppo dimenticati. Sono intervenute varie persone dal pubblico, ognuna con una domanda per i relatori e dicendo le loro impressioni sul Convegno. A conclusione dell’evento c’è stato un brindisi ai relatori e soprattutto un buffet vegano che suscita sempre tanto entusiasmo. Stregoneria e Sciamanesimo Dal mio intervento al Convegno. Vorrei iniziare con una provocazione: i legami tra Stregoneria e Sciamanesimo sono più che evidenti. Ora vi dimostro perché. La medicina sciamanica è un sistema di guarigione tradizionale che si basa sull'interazione tra lo sciamano e gli stati di coscienza per ripristinare l'equilibrio fisico e psicologico di un individuo. Questo processo include rituali, cerimonie e l'uso di sostanze psicoattive, che possono indurre stati di coscienza più lucidi e favorire la guarigione. La visione sciamanica considera la salute e la malattia come fenomeni che coinvolgono sia la sfera fisica che quella spirituale, e lo sciamano agisce come mediatore per riconnettere l'individuo con le forze vitali necessarie alla guarigione. Gli sciamani dell’Antico Sciamanesimo Druidico usavano come mezzo per guarire unicamente la meditazione. Del resto tutti i Popoli Naturali hanno un che di misterioso, che la Storia non riconosce. Il Mondo Maggioritario non ha nessun interesse a riconoscere altri tipi di società, oltre la sua basata sul profitto e su interessi economici.
I Popoli indigeni che per loro stessa definizione si definiscono “Popoli Naturali”, per il loro legame con la Natura e con Madre Terra, li abbiamo anche qui in Europa, solo che per motivi religiosi vengono definiti “pagani”, con tutta l’accezione negativa del termine, li fanno apparire rozzi e incolti solo perché non seguono i canoni religiosi. Tuttavia questo assioma è negato dal cosiddetto "Paradosso alpino", un fenomeno antropologico e storico per cui le comunità di alta montagna, in particolare nel Basso Medioevo, presentavano livelli di istruzione e apertura culturale superiori a quelli delle zone di pianura, contrariamente al pregiudizio che le considera chiuse ed arretrate. Questo si è manifestato in realtà come gli Escartons, comunità autonome che vantavano un'elevata alfabetizzazione, con l'insegnamento diffuso per scopi pratici e la creazione di professioni legate all'educazione. Diceva il mio amico Bjorn Larsson, scrittore svedese di fama internazionale, che non riusciva a capire "che cosa mai tenesse insieme nazioni come la Galizia, l’Irlanda, la Norvegia, la Scozia - e mi permetto di dire anche il Nord Italia - con gli stessi simboli e gli stessi riti": forse un'antica cultura comune? Un altro popolo misterioso sono i Pitti. Erano una confederazione di tribù celtiche stanziate, prima ancora della conquista romana, in quella che più tardi diventerà la Scozia orientale e settentrionale, fino al X secolo. Le loro origini sono ignote. Alcuni indizi li collegano a popolazioni preceltiche della Britannia, ma le testimonianze linguistiche suggeriscono che parlassero una lingua di tipo celtico. Si suppone fossero stati i discendenti dei Caledoni e di altre tribù nominate dagli storici romani o trovate nel planisfero di Tolomeo.
I loro scontri con l'Impero furono quasi continui durante l’occupazione romana e per tre volte riuscirono a passare il Vallo di Adriano, nel III secolo. La terra dei Pitti, conosciuta anche come Pittavia, gradualmente venne ad assorbire il Regno di Dal Riata per formare il Regno di Alba. Alba è l’antico nome della Scozia. L'archeologia fornisce qualche aspetto della società dei Pitti. Sebbene molto poco sia rimasto dei documenti scritti, la loro storia fin dal tardo VI secolo è conosciuta tramite una varietà di fonti. Sebbene l'impressione popolare che li caratterizzava potesse essere quella di un popolo oscuro e misterioso, i Pitti non lo furono affatto. È pur sempre vero che il mondo maggioritario non ha nessuna convenienza a far conoscere questi antichi popoli, perché vanno contro le concezioni religiose e le proprie verità. Stranamente dei Pitti non si sa niente¸ li dipingevano come un Popolo oscuro e misterioso forse a causa della loro abitudine di pitturarsi o tatuarsi i corpi nudi. I loro simboli non sono mai stati interpretati dalla Storia né dai ricercatori. Avevano oggetti rituali stranissimi come quell’aggeggio che sembra provenire dal pianeta dei Klingon. Pur se confrontate con il carattere generale del Nord, Centro ed Est Europa nella tarda antichità e nell'Alto Medioevo, la storia e la società dei Pitti sono bene attestate. Vi ho anticipato che esistono dei legami tra Stregoneria e Sciamanesimo e io ho una mia teoria. I Popoli Naturali non sono affatto morti. Così come i loro sciamani. Come è possibile che si mantengano vivi i riti e i simboli celtici e pre-celtici se non con l’intervento di qualcosa che la Storia non riconosce? Lo "sciamanesimo primordiale" si riferisce alle pratiche spirituali più antiche, risalenti al Paleolitico, che rappresentano la forma originaria di religione, magia e guarigione umana, precedenti alla nascita delle religioni organizzate. Questo sciamanesimo è caratteristico delle società di cacciatori-raccoglitori, in cui lo sciamano, attraverso l'estasi e il contatto con gli spiriti, funge da intermediario tra il mondo visibile e quello invisibile, svolgendo ruoli di guaritore e mantenendo l'equilibrio della comunità. I "Popoli Naturali" non hanno un'auto-definizione unitaria: i termini corretti e più appropriati sono “popoli indigeni” o “popoli autoctoni”, si riferiscono a coloro le cui origini in un certo territorio risalgono alla preistoria e si identificano come originari di quei luoghi. Si auto-definiscono come "Popoli Naturali", forse per il loro legame con la Natura.
Io e Giancarlo Barbadoro li abbiamo conosciuti all’ONU sia a Ginevra che a New York, abbiamo steso insieme la Carta dei Diritti degli Indigenous Peoples e ci siamo resi conto del loro pragmatismo e della loro mancanza di emozioni nel prendere le decisioni più difficili per loro e per la loro sopravvivenza. Hanno fondato, nell’ambito delle Nazioni Unite, la Commissione per la Verità e la Riconciliazione, con l’intento di guarire insieme ai sopravvissuti delle scuole residenziali da tutte le nefandezze subite dai Nativi Americani. Io e Giancarlo abbiamo conosciuto il capo di questa Commissione, si chiama Wilton Littlechild, lui stesso è stato rapito secondo il detto “Kill the indian save the man”. Le prove generali delle colonizzazioni sono successe in Europa ad opera della Santa Inquisizione. La Santa Inquisizione era un complesso di tribunali ecclesiastici medievali e moderni, istituiti dalla Chiesa Cattolica tra il XII e il XVI secolo per reprimere le eresie e difendere la purezza della fede. Attraverso processi inquisitori, si indagavano le credenze e le pratiche considerate devianti, con pene che potevano variare da penitenze a punizioni più severe, inclusa la morte al rogo. Il tribunale più noto fu il Sant'Uffizio, istituito da Papa Paolo III nel 1542, che agì principalmente come strumento di controllo sulla fede e sui costumi. Ma non sono solo cose successe nel passato: pochi anni fa in Irlanda sono stati scoperti, presso un ex centro d'accoglienza cattolico, 796 bambini, tra cui molti neonati, sepolti in una fossa comune. Dal 1922 al 1998, quindi fino a pochi anni fa, la Chiesa cattolica e lo Stato irlandese crearono una rete di istituzioni profondamente misogine che prendevano di mira e penalizzavano le donne non sposate. Le ragazze che mostravano secondo la religione cattolica un segno visibile di peccato - una gravidanza o una relazione sessuale - venivano “fatte sparire” dalla parrocchia, e i neonati venivano sepolti in una fossa comune. A centinaia morirono e i loro resti furono gettati via, le madri spesso non seppero mai cosa fosse successo veramente ai loro bambini.
Se facciamo un salto indietro nel tempo, possiamo trovare la figura particolare di Henrich Cornelius Agrippa di Nettesheim, nato a Colonia nel 1486 e morto a Grenoble nel 1535. Fu medico, alchimista, storico, indagatore delle forze cosmiche, studioso delle scienze occulte. Scrisse “Il Libro del Comando”. È un testo esoterico leggendario, spesso descritto come un formulario di magia nera, contenente incantesimi, formule e istruzioni per invocare e controllare spiriti e demoni al fine di realizzare i propri desideri o ottenere poteri. Non si tratta di un unico libro ma di una raccolta di testi folkloristici e occulti, sebbene sia noto anche per la sua attribuzione spuria. Trattandosi però di un testo particolare, destinato solo ai veri iniziati, che non potessero fare abuso degli insegnamenti in esso contenuti, fu tenuto segreto e poco diffuso per lungo tempo. Si tratta, come afferma lo stesso autore, di un testo che insegna la pratica della Magia Cerimoniale, mostrando ciò che deve essere fatto in ciascuna ora del giorno. Esso spiega le diverse funzioni degli spiriti e come essi possano essere indotti a presentarsi e comunicare in determinati luoghi, tempi e circostanze. “L'opera fu fatta a complemento e spiegazioni della Filosofia Occulta e di tutte le operazioni magiche”. Agrippa dice: “Ti raccomando perciò di “tenerlo custodito in silenzio, nei sacri penetrali del tuo petto, e costantemente nascosto”. Vi sono descritti gli spiriti dei vari pianeti e le loro forme particolari, e insegna a preparare pentacoli e sigilli consacrati. Infine, tratta dei legami magici o scongiuri, dei riti di consacrazione dell’acqua, del fuoco, dell’olio, dei luoghi e degli strumenti, oltre che della evocazione dei diversi spiriti. Che dire? Uno sciamano/stregone d’altri tempi, che ha messo in comunicazione le antiche tradizioni con l’era moderna? www.eco-spirituality.org - www.centrostudibarbadoro.it - www.yumebook.it
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