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Un “Boomerang” intorno al Sole

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24 Novembre 2011

Il misterioso oggetto a forma di boomerang, apparso nelle immagini scattate dalla sonda SOHO intorno al Sole

La sonda SOHO della NASA e dell’ESA europea ha fotografato intorno al Sole un oggetto sconosciuto a forma di “boomerang”. UFO o cometa? La coincidenza con altri oggetti volanti non identificati di questa forma avvistati nei cieli della Terra. Le teorie della cospirazione che coinvolgono la NASA


Un UFO sul Sole?

Nel dicembre del 1995 veniva lanciata dalla NASA, in collaborazione con l’ESA europea, la sonda “SOHO”, “Solar and Heliospheric Observatory”, con lo scopo di portarla in orbita intorno al Sole per studiarne le caratteristiche. Tra gli obiettivi c’era la verifica delle oscillazioni del nucleo e del campo magnetico del Sole, l’analisi della corona solare e la densità e il comportamento degli ioni del vento solare che raggiunge la Terra.

Oggi la sonda, del peso di 610 kg, è ancora operativa nello spazio e si trova a orbitare dentro alla corona solare senza mantenere un’orbita stabile. La sua orbita ellittica la porta infatti ad allontanarsi periodicamente dal Sole per avvicinarsi alla Terra e trasmettere i dati rilevati, poiché altrimenti l’inevitabile interferenza radio generata dalla stella renderebbe difficile ogni tentativo di comunicazione. La sonda si trova comunque sempre fra la Terra e il Sole dominando la superficie dell’astro senza interruzioni.


L’ingrandimento dell’oggetto a forma di “V“ o di boomerang osservato a fianco del Sole

A bordo della sonda, tra la varia apparecchiatura dedicata alla missione, ci sono strumenti che hanno lo scopo di osservare lo spazio circostante per rilevare il passaggio di eventuali comete. La quasi totalità delle comete rilevate sinora sono risultate comete radenti del gruppo di Kreutz e dei gruppi Meyer, Marsden e Kracht. Le restanti non sono collegate a nessun gruppo. In seguito si è scoperto che le comete del gruppo Kracht II erano risultate essere un'unica cometa periodica osservata 3 volte.

Proprio questa strumentazione, dedicata alla rilevazione delle comete, ha consentito ai ricercatori della NASA e dell’ESA di effettuare una inaspettata scoperta.

Tra gli scatti fotografici effettuati dalla sonda il 9 settembre 2011 ce ne sono alcuni che mostrano un oggetto insolito, mentre transita all’interno della corona solare, che non ha alcun riscontro con altri oggetti celesti conosciuti sino ad ora.

L’oggetto in questione si mostra come una sorta di gigantesco boomerang luminoso, a forma di V, che campeggia perfettamente distinguibile nel campo visivo dell’immagine. Ovviamente, potrebbe trattarsi di una qualsiasi cometa che per un caso particolare erutta da due punti della sua superficie i suoi getti di materia, spinta dal vento solare.


Un’altra prospettiva dell’oggetto fotografato dalla sonda SOHO

La corona solare si estende per centinaia di migliaia di chilometri ed è visibile, durante le eclissi solari totali, o con l'ausilio di un apposito strumento, il coronografo. È formata da gas, soprattutto idrogeno, e vapori provenienti dagli strati sottostanti dell'atmosfera solare ed estremamente calda, fino a milioni di gradi celsius. La materia contenuta è fortemente attratta dalla forza di gravità del Sole, tuttavia la corona solare esterna sfugge nello spazio interstellare dando vita al vento solare che produce la coda delle comete, soffiando via parte delle particelle ghiacciate di cui sono costituite.

Eppure l’oggetto, fotografato dalla sonda SOHO, per il fatto di trovarsi all’interno della corona solare, e quindi al di fuori dell’effetto provocato dal vento solare, sembrerebbe difficilmente interpretabile come una cometa ordinaria.

A seguito di questa constatazione molti ricercatori dell’insolito hanno avanzato l’idea che potrebbe trattarsi di qualcos’altro, come ad esempio una navicella artificiale di natura sconosciuta. Per la precisazione, un UFO.

La loro convinzione sembra sostenuta dal fatto che oggetti volanti non identificati a forma di boomerang sono stati osservati più volte anche nei cieli della Terra e che il parallelismo risulterebbe piuttosto evidente.



L’avvistamento, riportato da USA Today, del gigantesco UFO a forma di boomerang visto nel 1997 da migliaia di testimoni nel cielo dell’Arizona mentre attraversava l’intero Stato americano

Un gigantesco UFO a forma di boomerang sorvola l’intera Arizona

Il 13 marzo 1997 un UFO di forma triangolare e dalle notevoli dimensioni, circa un chilometro e mezzo di larghezza, apparve nel cielo degli USA, in Arizona.

L’oggetto transitò nel cielo dello stato americano, attraversandolo interamente da nord a sud. Transitò, rimanendo visibile per ben 106 minuti, dando la possibilità a gran parte della popolazione di osservarlo e filmarlo.

Anche se procedeva senza produrre rumore, il suo passaggio nel cielo dell’Arizona non passò inosservato. Nelle città di Prescott, Phoenix e Tucson si fermarono addirittura le partite di football in corso e giocatori e pubblico rimasero a guardare l'UFO che fluttuava nel cielo sopra di loro.

Le persone coinvolte nell’avvistamento furono migliaia e molti realizzarono altrettante riprese video dell'oggetto sconosciuto. Le reti TV di tutti gli USA fecero conoscere l’evento in tutta la Nazione, mostrando i filmati e le interviste ai testimoni. Il quotidiano americano “Usa Today” ospitò il caso sulle sue pagine per parecchi giorni.

La prima segnalazione dell’avvistamento fu fatta da un ex ufficiale di polizia all’ufficio del Servizio Meteorologico Nazionale della base aeronautica di Luke. Il testimone aveva notato uno strano gruppo di luci che si muovevano molto velocemente attraverso il cielo notturno vicino a Paulden, a nord di Prescott nella contea di Yavapai. Disse che le luci, “di colore rosso-arancio e molto luminose, creavano la forma di un boomerang”. Secondo la sua descrizione l’oggetto sembrava cambiare forma, apparendo alle volte come un triangolo e altre come una linea dritta, variando il colore delle luci dal rosso brillante al bianco bluastro.


Le “Luci di Lubbock“, il grande UFO a forma di boomerang fotografato nel 1951 nel cielo notturno dell’omonima cittadina in Texas

Un altro testimone, Tim MacDonald, stava uscendo da un incontro nel suo Club di Scout quando vide l'oggetto nel cielo. "Assomigliava a un bombardiere Stealth" raccontò ai giornalisti. “Era a forma triangolare e aveva 3 luci. Si muoveva molto piano. Rimase nel cielo per 2 o 3 minuti.” Le luci si spensero una per volta. “Quando sparì, pensai che fosse un UFO”

Un altro testimone ancora, Mike Fortson di Chandler ha avuto, come tanti altri, nell’immediatezza dell’avvistamento una precisa sensazione. Per lui l’oggetto visto nel cielo "Era una astronave aliena.” Fortson stava guardando fuori dalla finestra della sua stanza, all'incirca alle 20.30, quando vide quello che pensò fosse un aereo, “con tre luci brillanti a triangolo”, che stava precipitando. Disse a sua moglie di uscire a vedere quanto stava accadendo. Dalla loro veranda la coppia vide “un enorme oggetto nero a forma di V”, che Fortson stimò fosse lungo un miglio.


Il boomerang di luci di Lubbock in Texas

L’oggetto che transitò sullo stato dell’Arizona a forma di boomerang non fu l’unico del suo genere. Già circa 45 anni prima di questo avvistamento, nel cielo della cittadina di Lubbock in Texas, il 25 agosto 1951 era apparso un oggetto a forma di boomerang accompagnato da forti luci di colore blu.

L’avvistamento di Lubbock è un altro caso, oltre quello dell’Arizona, di avvistamento di massa di UFO. Ed è considerato inoltre uno dei primi casi di avvistamento di oggetti volanti non identificati negli USA.


L’oggetto a forma di “V“ visto nel cielo notturno di Yantai, nella provincia di Shandong, in Cina nel maggio del 2011

Questo evento ebbe larga pubblicità a livello nazionale, attirando l’attenzione dei media di tutto il mondo. Soprattutto, dopo che i residenti avevano riportato le testimonianze di altri avvistamenti di UFO coincidenti con l’evento principale.


Il confronto tra il logo della compagnia aerospaziale NASA e quello della russa Roscosmos e dell’indiana Isro. Secondo i cultori della teoria della cospirazione la freccia a forma di “V”, che compare in tutti i loghi, potrebbe avere una relazione con l’oggetto fotografato dalla sonda SOHO

I primi a vedere la “strana fila” di luci, le cosidette "Lubbock Lights" volare al di sopra di Lubbock furono quattro professori universitari della Texas Tech University. Cercarono di studiare ciò che videro, senza molto successo, concludendo che non poteva trattarsi di un fenomeno naturale, ma piuttosto di una qualche forma di velivolo alieno guidato da creature intelligenti.


Altri UFO a forma di boomerang

Esistono ancora altri due casi recenti di oggetti volanti non identificati osservati con la forma a boomerang.

Il primo è avvenuto a Yantai, nella provincia di Shandong, in Cina, il 21 maggio 2011. Un testimone ha potuto osservare e filmare nel cielo notturno della sua città dei punti luminosi di colore bianco disposti in una sorta di formazione a “V”.

Il fenomeno è stato visibile per parecchi minuti e molti altri ancora hanno potuto fotografarlo e filmarlo. L’avvistamento è stato reso pubblico anche da tre stazioni televisive cinesi che hanno mostrato i filmati e le interviste dei testimoni.

Più recentemente, il 3 giugno 2011, un altro oggetto volante non identificato a forma di “V”, o di boomerang, è apparso nel cielo di Newcastle in Inghilterra in pieno giorno.

Il suo aspetto era di colore nero lucente e procedeva a forte velocità senza produrre alcun rumore. Sui fianchi c’era una serie di luci colorate. Non sono mancati i testimoni, numerosi, tra i quali alcuni che hanno potuto filmare l’oggetto.


Il caso SOHO, la NASA e le teorie del complotto

Ad alcuni ricercatori dell’insolito non è sfuggita la somiglianza del disegno a “V” dell’oggetto con quello che si trova per coincidenza nel logo della NASA ed hanno avanzato l’ipotesi fantascientifica che ci possa essere una relazione tra l’oggetto rilevato dalla sonda SOHO e tutti gli altri oggetti volanti non identificati che avevano questa forma.

Alcuni ricercatori non si sono accontentati di accettare la spiegazione data dalla NASA circa la grande “V” che appare nel suo logo ufficiale e in quello di tutte le sue altre missioni nello spazio.

La NASA spiega che la grande V di colore rosso vivo che campeggia nel suo logo rappresenta l’ala a delta che ha caratterizzato tutta un’epoca di scoperte e di innovazioni del volo aereo. Volo aereo per l’appunto. I ricercatori in questione si chiedono perché la NASA usi questo simbolo visto che non effettua voli aerei ma solamente voli nello spazio, dove le ali non hanno significato né possono rappresentare un qualche simbolo di sorta. Un simbolo che ha da sempre accompagnato i loghi delle sue missioni nello spazio, da quelle lunari a quelle degli Shuttle.

I ricercatori si chiedono inoltre come mai questo simbolo, a forma di “V”, compaia nei loghi di altre compagnie aerospaziali del pianeta, come la russa Roscosmos e l’indiana Isro.


Il logo della Flotta Stellare di Star Trek, anch’esso a forma di “V”

Alcuni ricercatori hanno avanzato l’idea che la NASA usi questo simbolo per riferirsi alle proprietà di un propulsore spaziale sconosciuto alla scienza ufficiale, ereditato da una antica conoscenza, forse una civiltà evoluta precedentemente esistita.

La NASA lo applicherebbe a prototipi segreti che le consentirebbero di esplorare lo spazio interstellare senza rivelare una storia del passato che non corrisponderebbe a quella che viene raccontata sui banchi di scuola e su cui si sostengono interessi di ogni genere, evitando così scompensi sociali.


L’oggetto a forma di boomerang osservato, in pieno giorno, nel cielo di Newcastle in Inghilterra nel 2011

Altra tesi non meno fantascientifica, sempre avanzata dai cultori della “teoria del complotto”, è che la NASA e gli altri enti spaziali della Terra usino il simbolo della “V” come segno distintivo di un progetto avviato in collaborazione con una civiltà extraterrestre, che dominerebbe tecnologicamente lo spazio interstellare in cui si trova il nostro Sole, da cui avrebbero ricevuto in dono il misterioso propulsore.

Perché non dare voce anche a un’altra ulteriore ipotesi, non meno fantascientifica delle altre, che vuole che la NASA stia cooperando con viaggiatori del tempo che giungono dal lontano futuro del nostro stesso pianeta? Giungerebbero a bordo di macchine del tempo a forma di “V”, dotate di propulsori spazio-temporali che consentirebbero di accorciare immense distanze interstellari e di spostarsi lungo le epoche del tempo.

Del resto il logo a forma di “V” appare anche nelle vicende di “John Titor”, il “viaggiatore del tempo” che anni fa monopolizzò la curiosità degli utenti sulla rete dicendo che giungeva dal futuro per recuperare un vecchio computer IBM contenente codici secretati. Codici la cui esistenza fu poi confermata in seguito dalla incredula direzione della IBM.

In più, lasciando interrogativi senza risposta e poco convenzionali, il crononauta nella sua breve sosta nella nostra epoca ebbe anche il tempo di rivelare che, anni dopo la sua comparsa, al CERN di Ginevra si sarebbe realizzato un mini buco nero in laboratorio. E che gli USA avrebbero invaso l’Iraq in cerca di armi chimiche che non avrebbero mai trovato.