X-Files |
I segreti dell’Area 51, tra UFO e tecnologie militari |
22 Luglio 2011 | |||||||
Fin dove arriva il livello di segretezza della famigerata base aerea statunitense? Nuovi documenti dimostrano che anche i Presidenti non sempre sono a conoscenza delle sue attività
Nessuno, né a terra né all'interno della difesa aerea pakistana, ha notato che l'ultimo giocattolo dell'Area 51 stava sorvegliando il complesso di Osama Bin Laden ad Abbottabad, in Pakistan, nella notte del raid statunitense conclusosi con l'uccisione del leader talebano. Non si tratterebbe di uno degli UFO che, secondo voci di nicchia su Internet, sono stati occultati all'interno di un’area militare statunitense in Nevada: il "giocattolo" sarebbe in realtà l'ultimo modello di drone alla Guerre Stellari, un aeromobile a pilotaggio remoto (APR), sviluppato nella base di cui lo stesso Zio Sam stenta ad ammettere l'esistenza. Soprannominato la "Bestia di Kandahar" dopo essere stato fotografato dalla base aerea di Kandahar, in Afghanistan, nel 2009, questo drone dalle ali di pipistrello, utilizzato per la ricognizione a lunga distanza, ufficialmente noto come RQ-170 Sentinel, rappresenta un ritorno al glorioso passato dell'Area 51, prima che l'avvento dei satelliti spia soppiantasse i velivoli da ricognizione. Per la generazione di X-Files, l'Area 51 sarà sempre sinonimo di teorie di complotto riguardanti alieni e macchine del tempo. Tuttavia, per alcuni giornalisti, fra cui Annie Jacobsen, lo scopo dell'Area 51 è stato - e continua ad essere - lo sviluppo e il collaudo delle ultime apparecchiature provenienti dal complesso industriale militare grazie al quale gli Stati Uniti mantengono il proprio ruolo di superpotenza. "L'Area 51 è stata la base più importante durante la Guerra Fredda; fu infatti creata per battere l’Unione Sovietica sul terreno dello sviluppo scientifico, ottenendo risultati migliori in maniera più rapida", afferma la Jacobsen, autrice del libro ‘Area 51: An Uncensored History’. "L’area per i test situata nel Nevada era utilizzata per la preparazione al terzo conflitto mondiale; allo stesso tempo, nell’Area 51 si lavorava per evitare il conflitto attraverso lo sviluppo di tecnologie di sorveglianza aerea. Forse non sorprende il fatto che, quando si parla dell’Area 51, o di Groom Lake, come usano chiamarla i veterani, sia difficile separare il mito dalla realtà: la base si trova sulle sponde di un lago secco circondato dalle montagne, a sole 90 miglia circa dal mondo fantastico del centro di Las Vegas. Lo stesso nome "Area 51" suona come un marchio commerciale, come del resto gli altri nomi che sono stati attribuiti alla base: Dreamland, Paradise Ranch o Homey Airport. E c'è qualcosa di sinistro e di quasi inverosimile nei cartelli recanti la scritta "l’uso della forza letale è autorizzato", posti a guardia del perimetro della base. Essa è situata all'interno del Nevada Test and Training Range, che si estende su una superficie di oltre 7.500 chilometri quadrati, e accanto al Nevada Test Site (2.172 chilometri quadrati di superficie), dove centinaia di armi nucleari sono state fatte esplodere sia in superficie che sottoterra, fino al divieto di esecuzione di test nucleari imposto dai trattati del 1963 e del 1996. Tuttavia, i recenti documenti declassificati hanno contribuito a far luce sui fatti nascosti dietro il mito dell'Area 51, dalle missioni di spionaggio aereo dell'U-2, che hanno contribuito a svelare i segreti dell'Unione Sovietica negli anni '50, fino all'assoluta innovazione dell'A12, diventato obsoleto ancora prima che servisse il suo paese, dall'SR-71 Blackbird, velocissimo velivolo da ricognizione che ha battuto ogni record, oltre a contribuire alla scoperta di basi missilistiche nel Vietnam del Nord alla fine degli anni '60 e '70, ai primi sviluppi della tecnologia stealth per la progettazione del bombardiere F-117 Stealth, uno dei pochi velivoli alleati in grado di penetrare le difese aeree intorno al centro di Baghdad e di bombardare la città con estrema precisione. Un’altra scoperta riguarda i test di volo dei bombardieri MIG "acquisiti" dall'Unione Sovietica, condotti in simulazioni di combattimento, che hanno portato all'istituzione del programma Top Gun, reso noto dall'omonimo film degli anni '80. Perché la Bestia di Kandahar è stata scoperta all'altro capo del mondo e non in Nevada? La posizione isolata della base potrebbe essere una spiegazione sufficiente, insieme alla possibilità di programmare l'esecuzione di test, in modo da poterli condurre quando i satelliti spia non si trovano sopra la base, oppure di utilizzare le strutture sotterranee per evitare sguardi indiscreti. Eppure, secondo Annie Jacobsen, l’efficacia del livello di segretezza mantenuto anche nell’era della fotografia satellitare è da attribuire ai principi di "necessità di sapere" relativi ai programmi top secret ad accesso speciale sviluppati all'interno della base. Questi principi sono stati sviluppati a partire dalla madre di tutti i progetti segreti: il Progetto Manhattan, che ha visto la creazione della prima bomba nucleare al mondo durante la Seconda Guerra Mondiale. E a volte, come in un film campione d'incassi, nemmeno il Presidente viene messo al corrente di ciò che succede.
Secondo la Jacobsen, durante l'indagine del 1994 sulle accuse di esperimenti che prevedevano l'uso di radiazioni su esseri umani durante la Guerra Fredda, "alcuni documenti riguardanti i programmi dell'Area 51 non sono stati condivisi con il Presidente Clinton, in quanto egli non aveva necessità di esserne informato." "Per un individuo privo della necessità di sapere, avventurarsi in una determinata area o dimostrare interesse per qualcosa significava essere immediatamente bandito dall'Area e dal programma." L'efficacia delle tecniche di segretezza è tale che, chiaramente, i programmi segreti continueranno ad aumentare, piuttosto che diminuire.
La Bestia di Kandahar, come del resto gli elicotteri Black Hawk delle Forze Speciali, anch'essi rivelati, o forse addirittura compromessi, dal raid contro Bin Laden, potrebbero fornire indizi a proposito. In base alle dimensioni degli hangar, il progetto attualmente in corso potrebbe avere a che fare con i primi prototipi di bombardieri statunitensi di nuova generazione da 4 miliardi di dollari, già collaudati a Groom Lake. Un’Area 51 britannica? Se esiste un'Area 51 britannica si tratta proprio dell'Area 51, sostiene Nick Cook, ex corrispondente e ora consulente in materia di aviazione della rivista Jane's Defence Weekly e autore del libro The Hunt for Zero Point. "La Gran Bretagna non dispone di spazi sufficienti ad ospitare un centro segreto per prove di volo di dimensioni analoghe", aggiunge. "Boscombe Down potrebbe essere adatta allo scopo, ma è troppo vicina alla statale A303: questo spiega perché, quando un aereo spia statunitense - non ancora identificato - si è schiantato nel 1994, la cosa ha subito fatto notizia a livello nazionale." Cook ritiene che la Gran Bretagna abbia instaurato un rapporto privilegiato con gli americani per quanto riguarda le tecnologie stealth. È di dominio pubblico il fatto che, alla fine degli anni '80, "la RAF ha intrattenuto un programma di scambio con l'Area 51, che ha compreso la formazione di un numero ristretto di piloti della RAF sul bombardiere F117 Stealth. Inoltre, secondo alcune voci, gli anni '90 hanno visto lo sviluppo di un programma Stealth a Groom Lake, una collaborazione fra Stati Uniti e Gran Bretagna." Queste storie ormai appartengono al passato; tuttavia, Bill Sweetman sostiene che il particolare rapporto fra i due paesi sia rimasto immutato nel tempo, essendo recentemente venuto a conoscenza di un possibile "programma segreto di scambio" per i piloti della RAF presso l'Area 51. |