Tradizioni Celtiche

I Celti del Canada

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14 Dicembre 2011

La Parata del “Fergus Scottish Festival and Highlands Games” in Ontario


Ho menzionato recentemente come il Canada sia un paese di contraddizioni culturali e di tradizioni che ancora sono molto presenti. Siamo sotto il periodo di Natale, e già da ora guardo cerco i miei "Christmas Specials" preferiti che includono il First Nations Christmas e i Celtic Christmas. Sono fortunata perché con il semplice tocco del telecomando posso trovarmi sia in mezzo agli aborigeni che in Irlanda e Scozia.

Non so quanti sanno che in Canada c'è una grandissima rappresentanza di discendenti dei Celti, localizzati nell'est del Canada, in Nova Scotia, New Brunswick, Prince Edward Island, Newfoundland e Labrador. Addirittura diversi Primi Ministri furono di origine scozzese e irlandese. Il Canada non ha presidenti o monarchi, benché come l'Australia sia soggetta a Sua Maestà la Regina Elisabetta II.

Anche se la storia ci racconta che nel 1398 una spedizione celtica-vichinga sia approdata in Canada, capitanata dal Pricipe Henry Sinclair, la vera immigrazione di massa iniziò intorno al 1760, dove soldati delle Highlands che combatterono nella guerra dei 7 anni (1756-1763), come pagamento per le loro prestazioni ottennero pezzi di terreno (rubati ai nativi) nel Quebec e nello stato di New York. Secondo i registri ufficiali della Chiesa, nel tardo 1800, più di 250.000 persone parlavano gaelico, rendendolo così una delle lingue ufficiali canadesi. Questa popolazione di cultura celtica era divisa fra: Nova Scotia, Ontario, New Brunswick, una frazione del Quebec, Newfoundland, Vancouver e Winnipeg.


Una insegna in gaelico a Nova Scotia

Il gaelico oggi è una lingua sopravvissuta solo in Nova Scotia, poiché, così come in Scozia, per molto tempo è stata vista con ostilità dalla maggioranza della popolazione non di lingua gaelica residente in Canada. E con il gaelico arrivarono anche i canti popolari, poesie e musiche che oggi fanno parte della cultura della Nova Scotia. Ogni anno a Cape Breton nel mese di ottobre si svolge la manifestazione “Celtic Colours International Festival”, che dura 10 giorni, e lo spettacolo “DRUM!”, che celebra le quattro culture che hanno forgiato la provincia di Nova Scotia, che sono Aborigena, Acadiana (nome originale della presente provincia di Quebec), Africana e Celtica.

L'influenza celtica nell'isola di Cape Breton si nota anche nella vita di tutti i giorni,  dove i segnali stradali sono in inglese e gaelico, oppure nell'espressione di benvenuto "Ciad mile failte", che significa “centomila volte benvenuto”. In Ontario la presenza celtica viene notata molto nella città di Fergus, dove ogni anno viene tenuta la manifestazione “The Fergus Scottish Festival and Highlands Games”, in cui si esibiscono suonatori di cornamusa, ballerini della tradizionale “step dance” e vengono organizzati gli “Highlands Games”, una sorta di olimpiadi a cui tutti coloro che hanno discendenza scozzese e irlandese possono partecipare.

Molto popolare è anche il Saint Patrick's Day, che viene celebrato ogni anno fra il 16 e 17 marzo. Ho avuto il piacere di parteciparvi più volte e posso dire che è un'esperienza assolutamente fantastica. E’ indispensabile indossare qualcosa di verde, e chi non indossa questo colore, viene pizzicato da qualcuno che indossa il verde, e vi assicuro, non sempre solo sulla guancia...

Ovunque tu vada vedi gente che indossa giacche verdi, collane con trifogli e quadrifogli, cappelli di ogni misura e tipo, sempre verdi. La vista di un kilt è cosa comune, e sentire ad ogni angolo della città suonare le cornamusa, ti trasporta lontano nel tempo: se chiudi gli occhi immagini di essere sulle colline irlandesi e scozzesi, in mezzo al verde, con il magico suono delle bagpipes che ti scalda il cuore. Ogni suonatore veste i colori del suo Clan, e per qualche ora ti dimentichi di essere a Toronto.


Lo spettacolo “DRUM!” dove si incontrano la cultura aborigena con quella celtica

Poi c'è la Parata, dove bande di suonatori di cornamusa e bande musicali che fanno musica tradizionale intonano musiche che risalgono a secoli fa. Lo spettacolo dei carri è qualcosa di unico, ogni carro rappresenta una contea irlandese o scozzese, il Galles o la Bretagna.

Alcuni pezzi musicali sono riconoscibilissimi, altri un po’ meno, e quando seguo la parata, in tv o di persona, mi viene in mente quando ero a Torino, e andavo a vedere i concerti del LabGraal. Con la memoria, e con la nostalgia, percorro i 7.000 chilometri che mi separano dall’Italia e rivedo Luca alle cornamusa che cattura il pubblico, la voce da brivido di Rosalba, il flauto quasi magico di Giancarlo, il riverbero mediterraneo del suono del bouzuki di Andrea e i ritmi delle percussioni di Gianluca, che come un'eco antico, ti trasportano indietro nel tempo.

Se vi siete mai chiesti a cosa assomigliano l'Irlanda, la Bretagna o la Scozia, non avete bisogno di un biglietto d'aereo, ma solo di aprire la vostra anima e il cuore alla musica e alle canzoni eseguite dal LabGraal. Proprio come sto facendo io qui da Toronto, mentre sento il legame che unisce tutti i popoli di cultura celtica.