Società

Magnifico Acquatico, il circo del futuro

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21 Dicembre 2013

Il circo Zoppis senza animali sta mietendo successi in tutto il mondo

Il circo senza animali che sta conquistando il mondo


Il circo Zoppis è stato definito la risposta europea al Cirque du Soleil. Quello che lo distingue dagli altri circhi è la scelta di non usare nessun tipo di animali e di puntare tutti i suoi spettacoli esclusivamente sull’abilità degli artisti. Ma oltre alla grande capacità degli acrobati e alla spettacolarità delle scenografie, c’è una componente filosofica che permea le rappresentazioni: il rispetto per la natura e per tutte le specie viventi.

In questi giorni il Circo Zoppis è a Torino con lo spettacolo “Magnifico Acquatico”. La scelta dell’amministrazione comunale di ospitare un circo senza animali è stata accolta con grande entusiasmo non solo dalle associazioni animaliste ma dal pubblico in generale, come dimostra la folla che ogni giorno si accalca per partecipare agli spettacoli. Un pubblico eterogeneo composto da bambini e adulti, che si diverte un mondo e rimane affascinato dalla spettacolarità di questo grande show.

Nella valutazione del circo per le feste natalizie, il Comune di Torino è andato incontro alle tante richieste arrivate dalle associazioni ambientaliste e dalla Consulta del volontariato animalista, che già gli anni scorsi aveva caldeggiato per il circo Zoppis.

La scelta della famiglia Zoppis di puntare sull’abilità degli acrobati e sulle scenografie anziché sullo sfruttamento degli animali fa sì che la rappresentazione sia infinitamente più spettacolare di quanto normalmente ci si aspetti da un circo.


Una delle tante esibizioni degli artisti del Magnifico Acquatico

Coreografie studiate nei minimi particolari, scenografie grandiose, scelta musicale e tempi perfetti, acrobati di altissimo livello, soluzioni tecniche che lasciano a bocca aperta... tutto questo non è ancora sufficiente per spiegare l’effetto che il Magnifico Acquatico riesce a produrre nello spettatore. Una scelta innovativa e coraggiosa, che precorre i tempi e proietta verso quello che sarà inevitabilmente il futuro dei circhi.

Abbiamo incontrato la produttrice, Heidi Zoppis, che ci ha permesso di assistere alle prove. Heidi  proviene da una famiglia circense, era trapezista ed ha trasmesso la sua passione alle figlie. Pian piano, attraverso le sue parole e l’atmosfera che regnava tra i giovani artisti nel backstage, prendeva corpo in noi l’idea che stessimo assistendo a qualcosa di straordinario, di cui lo show è in fondo la parte più manifesta, la risultante di una magia che si crea ogni giorno e che sfocia nell’esplosione dello spettacolo. Un processo alchemico di cui alcuni ingredienti sono evidenti, come l’abilità e la bravura degli acrobati, altri invece sono la parte nascosta che dà anima al tutto.

La grande famiglia del Circo Zoppis vive come in una bolla, una realtà parallela fatta di armonia, di amicizia e di mutua assistenza, e purtuttavia questa grande famiglia sembra essere più radicata nella realtà di quanto non lo sia chi vive legato alla “normale” routine quotidiana.


I virtuosismi sull’acqua sono la costante di questo spettacolo

Effettivamente la vita circense tanto normale non è, se per “normale” si intende andare a lavorare al mattino, guardare la TV alla sera e fare un viaggio una volta l’anno.

Ma se mai qualcuno pensa che fare la vita da circense sia una fuga dalla vita reale, a contatto con il clan Zoppis si renderà conto che si sbaglia di grosso.

Innanzitutto colpisce l’istruzione di tutti i membri. Tutti parlano perfettamente sei o sette lingue, il meno poliglotta ne conosce almeno quattro. Il circo è seguito dal Ministero dell’Educazione spagnolo, tutti i ragazzi frequentano la scuola itinerante fino al liceo con maestri al seguito e con il supporto di internet che li mantiene in contatto con la scuola a Madrid. Tutti i giorni dalle 8 alle 2 di pomeriggio i ragazzi vanno a scuola. Ogni trimestre arrivano gli ispettori spagnoli per gli esami, mentre  l’esame di maturità viene invece sostenuto a Madrid.

L’altra cosa che colpisce è l’aspetto multiculturale. Ci sono artisti cinesi, russi, rumeni, francesi, italiani, spagnoli, tante persone di diverse etnie, differenti religioni, e nazionalità che si rispettano l’un l’altro e si accettano come fratelli senza nessuna discriminazione. Sono ragazzi che crescono a contatto con persone e luoghi di tutto il mondo, e forse proprio a causa di questo confronto culturale danno l’idea di essere molto più maturi dei loro coetanei non circensi.

La parola che viene più spesso in mente, a contatto con questa realtà, è “rispetto”. Rispetto per la natura, per gli animali, per gli altri, per tutte le culture e le religioni, come emerge dalle parole di Heidi Zoppis. Le chiediamo che cosa li ha spinti alla scelta dello spettacolo senza animali: “Per fare qualcosa di nuovo, di diverso, perché il nostro spettacolo è innovativo. E nonostante non ci siano gli animali piace agli adulti, ai piccoli. E’ stato creato per non avere gli animali e i bambini e gli adulti vedendo il nostro spettacolo non ne sentono la mancanza.


Sabine Zoppis è trapezista, discendente da una famiglia di trapezisti

Solo l’anno scorso abbiamo fatto un tour europeo che ha toccato otto nazioni e abbiamo avuto un grande successo sia in Spagna che in Italia, in Austria, in Grecia, da tutte le parti è piaciuto moltissimo sia ai grandi che ai bambini. Penso che questo sia inevitabilmente il futuro del circo. Noi vogliamo rispettare la natura, così come rispettiamo tutte le differenti etnie e le diverse religioni che fanno parte di questa famiglia circense.”

Lo spettacolo non è basato solo sulla spettacolarità e sull’abilità degli acrobati. Contiene anche un messaggio, da non sottovalutare, rivolto sia ai bambini che ai grandi. Lo show segue infatti una linea narrativa basata sulle avventure di un marinaio (il clown che fa da filo conduttore nel susseguirsi delle scene) che non sapendo nuotare si inabissa nelle profondità marine e incontra dei  fantastici personaggi, gli animali che abitano gli abissi. Qui impara a rispettare gli esseri marini, l’ambiente, il mare e nel suo percorso, che è la durata dello spettacolo, conosce degli esseri diversi da lui e da ognuno di loro impara qualcosa di nuovo ed interessante, ma soprattutto impara a rispettare le altre culture, a qualunque specie appartengano. Con questa nuova conoscenza decide di tornare in superficie portando con sé il valore dell’amicizia e del reciproco rispetto.

Un messaggio educativo che non può che far onore a questo circo innovativo anche dal punto di vista pedagogico. Far divertire i bambini (ma anche i grandi) dando un messaggio morale edificante credo sia il massimo risultato per uno spettacolo.


Il gran finale con tutti gli artisti

La scelta coraggiosa della Zoppis Production è ampiamente premiata dai risultati: non solo Magnifico Acquatico è stato visto da più di due milioni di persone, ma la produzione ha dato vita ad altri spettacoli altrettanto grandiosi, come il “Circo de los Horrores” che debutta il 20 dicembre a Madrid e gli show spettacolari del parco dei divertimenti Rainbow Magicland di Roma, tutti rigorosamente senza animali.

Entrare un po’ più da vicino nella vita quotidiana del circo Zoppis è come entrare in una vita da sogno, di quelle che si sognano da bambini. Un mondo coloratissimo con clown, grandi pupazzi, animali rigorosamente finti e animati da umani, trapezisti che si esercitano e gruppi di ragazzi che in contemporanea si allenano eseguendo numeri acrobatici complicatissimi. Il tutto condito con l’armonia che emana chi si diverte davvero e fa la cosa che più gli piace.

Sabine Zoppis, 18 anni, figlia di Heidi, è la trapezista che esegue il suo numero sospesa sopra un cerchio costituito da centinaia di fontane con zampilli d’acqua che si innalzano verso di lei, creando un effetto affascinante. Sabine, che presto intraprenderà gli studi universitari, dice: “La vita circense è una opportunità bellissima di conoscere tante culture, tanti posti e non ti annoi mai,  non c’è tempo di annoiarsi.”

Ivelise Zoppis, l’altra figlia di Heidi, che nello spettacolo fa acrobazie con la moto d’acqua, conosce perfettamente il cinese sia scritto che parlato avendolo imparato dagli artisti cinesi che fanno parte di questa “famiglia” circense.


Rosalba Nattero intervista Heidi Zoppis, produttrice dello spettacolo

“Questo è uno dei lati positivi del circo, - ci racconta Heidi Zoppis - conoscere il mondo, ma non come un turista bensì come un cittadino del luogo. In questo momento siamo tutti cittadini di Torino, e quando saremo in un’altra città saremo cittadini di quella città. Siamo cittadini del mondo.

Il nostro mondo è una proiezione nel futuro, i nostri giovani hanno la possibilità di conoscere il mondo e le usanze di ogni luogo. I ragazzi circensi di oggi sono avvantaggiati rispetto alla mia generazione perchè tramite internet rimangono collegati con i loro amici, fanno amicizia nei luoghi che incontrano e poi con i social network, con le mail, rimangono in contatto continuo, cosa che noi prima non potevamo fare.”

“Il nostro non è solo un lavoro – dice Heidi Zoppis - è una scelta di vita. Siamo sempre in viaggio, si cambiano città, e in qualunque città si arrivi siamo come una grande famiglia, ci proteggiamo a vicenda. Qualunque cosa abbia bisogno chi ci sta vicino, non è solo il nostro collega artista, è il nostro compagno di viaggio, è il nostro vicino di casa, è il nostro amico. Viaggiamo tutti insieme come una  grande famiglia unita che viaggia per il mondo.”

Sentendo queste parole, e respirando l’aria della quotidianità di questa grande famiglia, una punta d’invidia nasce dentro di noi insieme a un pensiero folle:  l’assurda voglia di mollare tutto e unirsi a loro.

 

Il Magnifico Acquatico rimarrà al Parco della Pellerina di Torino fino al 6 gennaio.

Info: www.circoacquatico.net


Foto Maurizio Maggiore e Rosalba Nattero


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