Animalismo

Artisti uniti per gli animali

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25 Febbraio 2019
L’iniziativa Artists United for Animals ha già raccolto le adesioni di numerosi e rinomati artisti
L’iniziativa Artists United for Animals ha già raccolto le adesioni di numerosi e rinomati artisti


“Desideriamo dedicare le nostre arti ai nostri fratelli animali non umani. Abbiamo intenzione di lanciare un appello a tutti gli artisti sensibili al problema degli animali, usati in tutti i modi più aberranti nella nostra società cosiddetta “civile”, affinché le nostre arti possano costituire un’arma pacifica per diffondere un messaggio di liberazione animale.

Gli animali sono esseri senzienti, non sono degli oggetti da usare a piacimento. Con questa nostra iniziativa desideriamo creare una rete internazionale di artisti che possano diffondere un pensiero volto a far conoscere il problema di questi miliardi di nostri fratelli che vengono uccisi ogni giorno, torturati e fatti vivere in condizioni aberranti. Una fabbrica incessante di schiavi che conosceranno, nella loro breve vita, solo e unicamente sofferenza”

Rosalba Nattero leader e cantante del gruppo LabGraal.


L'arte non è soltanto il luogo dove realizzare la propria individuale creatività.

L'arte non è neanche da intendersi come un club per una supposta élite culturale, autoreferenziale e sterile.

L'arte è un linguaggio universale. In quanto tale il suo scopo è quello di comunicare a quante più persone possibili. Più è reale il significato trasmesso da e per l'artista, più sarà reale l'opera.

Per questo l'arte è vita.

Da sempre artisti di ogni luogo e tempo hanno investito nella loro arte sogni e ideali, spesso anche in largo anticipo sul resto del mondo.

Quest'azione ha portato, nel corso della storia, a una evoluzione della società; contagiando sempre più individui attraverso un potere dirompente e unico del gesto artistico: quello di cambiare le persone, le loro idee e le loro vite.

È questo l'obiettivo e al tempo stesso il presupposto di ‘Artists United for Animals’. Un'iniziativa nata da Rosalba Nattero, leader e cantante del LabGraal e da un'esigenza vera e concreta che accomuna tutti quelli che veramente amano gli animali: fare qualcosa per smuovere le coscienze anestetizzate di fronte al più grande (e più silenzioso) massacro della storia.

Miliardi di individui ogni anno, uccisi e fatti nascere per morire. Privati di ogni libertà, dignità, sviliti in un ciclo senza fine di orrore e sofferenza.

Il LabGraal, promotore di Artists United for Animals, in concerto
Il LabGraal, promotore di Artists United for Animals, in concerto

Tutto questo è troppo. Non è più accettabile.

Non si può stare con le mani in mano, impotenti di fronte alla barbarie.

Il progetto si rivolge a quanti intendono reagire a questo stato di cose, mostrando la strada verso un mondo migliore. Già in tanti hanno aderito e molti altri seguiranno, già si intravedono i prodromi di quello che potrebbe rivelarsi un progetto rivoluzionario a livello globale.

Infatti, combattere per i diritti degli animali, oggi, significa combattere anche per se stessi, contro ogni forma di discriminazione, disuguaglianza, sopraffazione e violenza. Notiamo che non sono solo gli animali a essere sfruttati nel mondo della società produttiva, ma sono solo gli ultimi e più sfortunati in una lunga serie di soprusi che passa per i deboli del momento: dagli anziani abbandonati negli ospizi, ai bambini, le donne, tutti quanti in una misura o nell’altra siamo vittime di questo sistema. In qualche modo vien fatto passare per normale, ma non lo è, ed è proprio nel concetto di specismo, ovvero la discriminazione degli individui a seconda della specie cui appartengono, che possiamo trovare la radice più profonda di questo sistema. Infatti nelle culture che non applicano lo specismo, come quelle dei Popoli Nativi del pianeta, non esiste neanche questo sistema di sfruttamento, ma invece si trova una piena libertà dell’individuo nei confronti dell’esistenza. Una filosofia di vita, definita come ecospiritualità, che pone l’individuo al centro, ma al tempo stesso parte della realtà che lo circonda, dalle sue terre sacre, a Madre Terra, fino ad abbracciare l’intera esistenza, a cui si trova profondamente e intimamente legato, non in antitesi. Questo porta gli individui e le società Native a instaurare un rapporto armonico con l’ambiente che li circonda, rappresentando così un esempio per il futuro dell’umanità.

 Rosalba Nattero, ideatrice dell’iniziativa, presenta Artists United for Animals durante la trasmissione SOS Gaia-Il pianeta vivo sull'emittente televisiva Rete . Con lei alcuni artisti dell'associazione: Manuel Negro, Anna Maria Bonavoglia e Luca Colarelli
Rosalba Nattero, ideatrice dell’iniziativa, presenta Artists United for Animals durante la trasmissione SOS Gaia-Il pianeta vivo sull'emittente televisiva Rete7 . Con lei alcuni artisti dell'associazione: Manuel Negro, Anna Maria Bonavoglia e Luca Colarelli

Nel Manifesto di Artists United for Animals, chiamato “Il manifesto degli Artisti, l’ecospiritualità nel rapporto con le altre specie”, si legge al punto uno “Il principio dell’ecospiritualità porta a dare parità e dignità a tutte le forme viventi che vengono generate da Madre Terra nel corso del suo viaggio attraverso lo spazio. Pertanto a tutti i figli di Madre Terra deve essere riconosciuto il diritto alla vita, alla gioia di vivere, alla spiritualità.”


Artists United for Animals è l'arte al servizio dei più deboli, che si fa voce di chi non ha voce.

Un concetto tanto semplice quanto potente, destinato ancora una volta a ricordarci che un mondo migliore è possibile.


“Siamo come degli avventurieri, liberi pensatori che camminano sulle ossa del tempo per portare la civiltà su questo pianeta.” Giancarlo Barbadoro, LabGraal.


www.artistsunitedforanimals.org

 

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