Scienze

Universo, i cinque segreti svelati

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29 Giugno 2016
Universo, i cinque segreti svelati

Le cinque scoperte che hanno rivoluzionato la nostra conoscenza dell’universo


Onde gravitazionali

L’11 febbraio 2016 viene annunciata la scoperta delle prime onde gravitazionali previste dalla teoria della relatività generale di Albert Einstein cento anni fa, nel 1916. Le onde sono generate dalla fusione di due buchi neri rispettivamente di 29 e 36 masse solari e sono state raccolte dalle due antenne Ligo americane. Le onde gravitazionali aprono una nuova finestra di osservazione dell’universo accanto a quella delle onde elettromagnetiche finora usate. E le onde gravitazionali raccontano aspetti nuovi dei fenomeni prima irraggiungibili. Nasce così la nuova astronomia gravitazionale.


Radiazione cosmica di fondo

È la radiazione elettromagnetica che permea l’intero universo e quanto rimane dalla sua nascita, dopo il Big Bang. Viene scoperta nel 1964 per caso dai due ingegneri Arno Penzias e Robert Wilson mentre collaudano delle nuove antenne da loro ideate con le quali colgono l’inaspettato disturbo. È la radiazione cosmica di fondo che racconta le prime epoche del cosmo e i due ricercatori conquistano il premio Nobel. Con loro nasce la radioastronomia.


Energia oscura e accelerazione dell’Universo

Nel 1998 tre astronomi americani Saul Perlmutter, Brian Schmidt e Adam Riess studiando delle supernovae si rendono conto del loro moto progressivamente accelerato. È la conferma della presenza nell’universo dell’energia oscura che permea il 70 per cento del cosmo. E sarebbe questa forma di energia ancora sconosciuta nelle sue caratteristiche che provoca l’aumento della velocità di astri e galassie. Prima si pensava che la velocità di espansione fosse costante. La scoperta premiata con il Nobel cambia il destino dell’universo.


Primo esopianeta

È il 1992 quando gli astronomi Aleksander Wolszan e Dale Frail scoprono attorno alla pulsar «PSR B1257+12» i primi tre pianeti extrasolari, cioè attorno ad un’altra stella che non fosse il nostro Sole. Sono nella costellazione della Vergine e distano circa 980 anni luce dalla Terra. Da allora è stato un crescendo e oggi sono circa 3400 gli esopianeti scoperti dimostrando quanto sia normale la loro formazione intorno agli astri. E ora si è impegnati nella ricerca del gemello della Terra che forse potrebbe ospitare anche la vita


Laghi sotto i ghiacci delle lune

Le sonde interplanetarie della Nasa come Voyager e Galileo nei loro incontri ravvicinati con i pianeti del sistema solare hanno raccolto indizi sulla presenza di laghi d’acqua sotto la coltre ghiacciata di alcune lune, come Europa intorno a Giove. Questo dimostra che una fonte di calore interna al corpo celeste può non solo mantenere l’acqua allo stato liquido ma forse creare pure le condizioni perché anche la vita si possa sviluppare in modo diverso da quello che conosciamo.


(Dal Corriere della Sera del 25 giugno 2016 – Per gentile concessione dell’Autore)


Giovanni Caprara, giornalista e scrittore, è responsabile della redazione scientifica del Corriere della Sera