Misteri

Ma i fantasmi esistono ancora?

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30 Marzo 2011

Lo strano effetto di luce catturato dalla fotocamera

Ma i fantasmi esistono ancora? Esiste ancora spazio, nell’era dell’informazione e della globalizzazione, per  quelle presenze sottili che camminano in solaio, che battono sui muri, spostano oggetti e si mostrano, affacciandosi in quell’impalpabile luogo al confine tra la veglia e il sonno, la luce e il buio, il visibile e l’invisibile?
Le televisioni brulicano di programmi dedicati al paranormale, allo sconosciuto, alle scienze dimenticate. Ma  il materialismo scientifico della nostra epoca ci ha poco a poco disabituati a stupirci per i fenomeni sconosciuti. Seguendo una ricerca tutta improntata sul rifiuto a priori di tutto quello che non è misurabile e verificabile, si difende schernendo ciò che non può o non vuole spiegare con gli strumenti limitati e limitanti che si è imposto.

I fenomeni cosiddetti "paranormali" sono relegati nel migliore dei casi al ruolo di burle o di fandonie. Ci sono persino gruppi ed enti che si affannano per screditare questi fenomeni, avvalendosi delle moderne tecniche grafiche e cinematografiche che ci hanno abituati a effetti speciali sempre più sofisticati che banalizzano le nostre intuizioni e le nostre esperienze, non certo all’altezza delle fiction cinematografiche. Per molti un cielo stellato non è altro che il campo per le speculazioni di astronomi e fisici o quello di battaglia di improbabili alieni, nemici giurati dell’umanità che il cinema ci propone, senza che si giunga a intuire l’incredibile e intimo segreto che si nasconde dietro lo “spettacolare” cielo notturno.

Anche i fantasmi rientrano a far parte di quel mondo sconosciuto e inspiegabile che è il "paranormale" e la ricerca su questo particolare fenomeno è sostenuta solo dal contributo di appassionati ricercatori che dal primo secolo d.C. (a tale epoca sembrano risalire le prime testimonianze scritte), con pochissimi mezzi, ma con la mente aperta, hanno raccolto esperienze e testimonianze in una casistica molto ricca sul fenomeno.

Ho approcciato da poco tempo questa ricerca, affascinato e incuriosito da una testimonianza di persone a me care, che reputo razionali e degne di fiducia, che qui riporterò.

Ottavio e Giulia (userò nomi di fantasia) si erano trasferiti da poco in un paesino della Valle di Susa nei pressi di Torino in una grande casa, costruita ai primi dell’Ottocento che ha mantenuto la struttura e l’aspetto esteriore di quel periodo.

Non avevano neanche finito il trasloco che già la prima notte iniziano a sentire strani rumori, che, aggiunti alla frenesia non ancora smaltita, fanno perdere loro il sonno: scatoloni che si aprono, oggetti che si spostano, rumori indefinibili accompagnano la notte inquieta, fino a che la stanchezza non ha la meglio su di loro.

Il mattino dopo ripensano all'accaduto, concludendo che forse, in una casa immersa nel silenzio di un paesino, i rumori si amplificano e si propagano diversamente che in un alloggio in città e che la loro è stata suggestione.

Per parecchi giorni succede poco o niente, finché una notte Ottavio nel dormiveglia vede un gatto accoccolato al fondo del letto e, pensando che sia uno dei due gatti di casa, decide di lasciarlo stare lì. Sta di fatto che il mattino dopo, rendendosi conto che i suoi due gatti erano rimasti chiusi al piano di sotto, si chiede da dove possano essere passati per arrivare alla camera da letto, ma non riuscendo a darsi una risposta, allontana il pensiero.

La situazione inizia a farsi alquanto strana quando una loro amica, che chiamerò Alma, rimane a dormire un paio di volte da loro, nella stanza dedicata agli ospiti in fondo a un corridoio.

In fondo al corridoio, la stanza dove la presenza si è manifestata

La prima volta Alma ha un sonno agitato, lamentandosi nella notte, finché non viene svegliata da Ottavio e Giulia preoccupati per lei.

La seconda volta la situazione ha una evoluzione. La sera organizzano una cena con gli amici e mentre Giulia e Alma si trovano in cucina, chiacchierando allegramente, vengono interrotte da un bottiglia che, da sola, si sposta rumorosamente, vibrando sul piano piastrellato.

Le due amiche si guardano sbigottite, verificando che nessuna delle due aveva inavvertitamente toccato la bottiglia.

Quando la serata finisce Alma resta a dormire nuovamente nella camera degli ospiti. Il mattino seguente si sveglia un po’ sconvolta, raccontando di aver avuto alcune esperienze particolari. Spiega che un gatto ha iniziato a graffiare il divano letto dove era sistemata per la notte e a passeggiare sopra il letto, allontanandosi poi miagolando. Poi sente qualcosa che le soffia sul viso, come una sorta di respiro, e subito dopo avverte una pressione sul letto, come se qualcuno si sedesse. Molto impressionata, intravede nella penombra della stanza quella che le sembra una figura umana che le si avvicinava, cercando di toccarle un piede. Alma a quel punto si agita, e, rifugiandosi sotto le coperte, chiede alla presenza - sentendosi peraltro ridicola - di lasciarla dormire e di non spaventarla più, e così avviene.

Da quella notte in poi in quella stanza non ha dormito più nessuno, almeno nel primo periodo dopo le particolari esperienze successe ad Alma, ma molti altri piccoli avvenimenti si sono susseguiti: passi e rumori di mobili spostati nel sottotetto, soffi e respiri nel silenzio del dormiveglia, presenze di gatti che non c’erano e così via.

Ottavio a cui non era mai successa una cosa del genere, decide di approfondire la questione e approfittando di un incontro con l’ex padrona di casa le chiede senza mezzi termini di parlargli del fantasma.

La signora sgrana gli occhi alla domanda inaspettata, ma dopo un attimo di titubanza inizia a raccontargli una serie di eventi, molti dei quali coincidenti con quelli vissuti dalla coppia.

Oltre alle manifestazioni già accennate che la signora conferma con il suo racconto, degni di nota sono alcuni episodi particolari.

La figlia nel dormiveglia vede una sfera luminosa, rilassante, rimbalzarle dolcemente sul corpo finché, accendendo la luce per vederla meglio, svanisce. Un altro episodio è quello in cui, dopo un sonnellino pomeridiano, la signora apre gli occhi e vede una grossa ragnatela sul soffitto; il primo pensiero è quello di avere più cura per la pulizie generali della casa, ma mentre pensa questo, la ragnatela inizia a fluttuare e viene come “risucchiata" in un angolo del soffitto, fino a scomparire.

In un’altra occasione, di notte vede il marito che si alza per andare in bagno, o questo perlomeno è quello che pensa, fino a che non lo vede di ritorno e gli chiede se si sente bene, il marito non risponde e fa il giro del letto e mentre sta per coricarsi, lei in realtà si accorge che il marito era già a letto e la figura si adagia proprio su di lui. Spaventata accende la luce e sveglia il marito che non si era accorto di nulla.

Infine, sempre la figlia con il suo fidanzato dormono in casa l’ultima notte prima del trasloco. Sul pavimento, in mezzo ai pacchi imballati, vedono spostarsi le cartacce rimaste a terra fino a formare un corridoio che arriva fino al loro letto, e poi più nulla.

Questa serie di racconti colpisce molto Ottavio, che in fondo non si aspettava una risposta così chiara e ricca di particolari.

Ci sono quindi davvero delle presenze nella casa. Di sicuro dal giorno del loro trasloco Giulia e Ottavio hanno dovuto dare un significato diverso alla loro razionalità. Ancora oggi dopo qualche anno molti altri episodi di questo genere sono successi e ancora continuano ad accadere.

Io stesso ho potuto constatare  alcuni di questi fenomeni che si manifestano nella loro casa.

Forse varrebbe la pena di addentrarsi meglio nello studio del fenomeno dei fantasmi.

Sicuramente posso affermare che questo fenomeno esiste ed è ben vivo nelle esperienze di chi lo vive in prima persona, nonostante il tentativo di scettici e scientisti di relegarlo al ruolo di superstizione popolare.